marshall

lunedì, aprile 20, 2009

Un caso di revisionismo storico

Le bugie, si sa, hanno le gambe corte, e anche le verità nascoste, o volutamente o forzatamente nascoste.
Leggendo l'articolo qui sotto, A futura memoria , ripreso dal sito Aquaeductus, e riportato da Il Domenicale del 10 aprile, a firma di Augusto Zuliani, sorgono parecchi dubbi sul fatto che Palmiro Togliatti, leader del PCI di allora, non sapesse di quanto era avvenuto e stava avvenendo in Unione Sovietica, sotto il regime di Stalin. Circa i motivi che fanno insorgere tali dubbi, li si possono ricercare meditando sull'articolo in questione. Insomma, i fatti venuti a galla sono stati di una tale evidenza, enormità, efferratezza, che sembra sia stato impossibile il non sapere e il non vedere, a meno di essere stati totalmente ciechi e totalmente sordi. Per quanto le bocche del popolo russo fossero state cucite dal terrore, qualcosa sarà pur trapelato.
E non sapere e non vedere cosa? Ciò che dall'informazione qui sotto avrei desunto: che il regime staliniano potrebbe essere stato anche di un'efferatezza superiore a quello hitleriano.

l’NKVD (Il Commissariato del popolo per gli affari interni) e l’NKGB (il Commissariato del popolo per la sicurezza dello Stato) decisero di eliminare tutti i “nemici del popolo”: e cioè i delinquenti comuni, i lavoratori coatti e i prigionieri politici accusati di “deviazionismo trotzkista” o di “sciovinismo”.... Nella Polonia occupata dai sovietici il terrore era pratica corrente; tra il 1939 e il 1941 circa 1, 5 milioni di persone vennero arrestate e deportate, e di loro quasi il 90% morì. Inoltre, secondo lo storico statunitense Carroll Quigley (1910-1977), venne ucciso un terzo dei 320mila polacchi catturati come prigionieri di guerra dall’Armata Rossa nel 1939.
E mi fermo qui perchè altrimenti dovrei fare il copia-incolla di tutto l'articolo sotto.

Fanno bene, quindi, gli ex comunisti di Nova Milanese, ora diessini, anzi partito democratici, a cambiare la dicitura del loro Centro Sociale, dedicato al leader del PCI e posto nell'omonima via, a trasformarla in Circolo, dedicandolo ad una personalità locale, Enrico Rossi, smarcandolo così dalla politica.

E' quanto si apprende dal Cittadino, settimanale d'ispirazione cattolica, di sabato scorso 18 aprile.

3 Comments:

  • "Fanno bene, quindi, gli ex comunisti di Nova Milanese, ora diessini, anzi partito democratici, a cambiare la dicitura del loro Centro Sociale, dedicato al leader del PCI e posto nell'omonima via, a trasformarla in Circolo, dedicandolo ad una personalità locale, Enrico Rossi, smarcandolo così dalla politica".

    Stavolta non sono d'accordo Marsh: troppo comodo cambiarsi etichetta e non pagare mai il dazio del loro allineamento alle politiche sovietiche da parte di Longo, Togliatti & brutta compagnia.
    Forse mi sono distratta, ma io una vera rettifica da parte loro non l'ho mai vista né sentita. Solo operazioni cosmetiche di facciata con cambio repentino di simboli e loghi l'indomani della caduta del Muro.

    By Blogger Nessie, at 20 aprile 2009 alle ore 11:18  

  • Nessie,
    sono d'accordo con te.

    Evidentemente, quella di Nova è un'operazione di facciata; per buttare un pò di fumo negli occhi agli ex democristiani che fanno parte della compagine di governo della città, assieme agli ex comunisti, rifondatori comunisti, verdi, e compagnia varia. E, sempre evidentemente, costoro si sentono "più puri" di quei cattolici passati a Forza Italia o di coloro che nutrono simpatia per Lega Nord.
    In realtà, a leggere sul bollettino che editavano costoro (Il Grillo - ottobre 1999) quando sono stati per breve periodo all'opposizione, a un cattolico si accaponerebbe la pelle nel leggere la cattiveria e il livore che essi avevano contro quelli di Forza Italia, nel periodo in cui costoro sono stati al "comando" della città. Oggi, che i ruoli sono invertiti, chi comanda si lamenta della presunta feroce opposizione; forse dimentichi del famoso proverbio che dice: chi la fa, l'aspetti.
    Ciao.
    E scusa se mi sono dilungato, andando un pò a ruota libera.

    By Blogger marshall, at 20 aprile 2009 alle ore 15:11  

  • condivido nessie.

    e aggiungo:

    il fratello di mio nonno in un campo di prigionia sovietico ci è morto, una delle ultime cose che avrà visto sarà stata una bandiera rossa con su falce e martello... ASSASSINI!!!!!!!!

    By Blogger LL, at 23 aprile 2009 alle ore 11:35  

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