Premio Bamba all'ignoranza storica
Al sindaco di Parigi, Vittorio Feltri ha conferito il Premio Bamba di ieri sera. L'ha meritato in seguito alla frase pronunciata in un discorso, o intervista, nella quale ha dichiarato che "in Italia si trovava meglio quando sindaco di Roma era quello precedente"
(Veltroni).
Questo fatto, unito al contenuto di due post, che linko più sotto, e dei quali consiglio la lettura, mi porta a suppore che costui di storia sappia assai poco, mentre invece dovrebbe conoscerla quasi a menadito, dato il posto di rilievo e di prestigio che occupa. Il popolo della strada suppone infatti che chi è chiamato a svolgere ruoli di così alto livello, abbia anche un grado di cultura elevato, consono e proporzionato a quel mandato.
Cosa ne sa costui dei trascorsi politici dell'ex sindaco di Roma, e quindi cosa ne sa di storia, se è giunto alla conclusione di preferire Veltroni ad Alemanno? Di Alemanno, si sa universalmente che proviene dalle fila del Movimento Sociale, il quale affonda le proprie radici storiche dove tutto il mondo sa. Ma di Veltroni? Che ne sa costui, il sindaco di Parigi? Un bel niente, a quanto pare. E non è detto che l'ideologia con la quale è stato formato Veltroni, fin da piccolo, fosse umanitariamente migliore di quell'altra; anzi, leggendo gli articoli a futura memoria, da me recensito dal blog di Anna Vercors e quest'altro, sempre de Il Mascellaro, sembrerebbe di poter affermare quasi il contrario, se in un paese come la Polonia, il regime comunista con loro confinante è "riuscito" a "disperdere" (eufemismo di tutt'altra parola) più di un milione e mezzo di polacchi, rei di essere contrari all'ideologia comunista "dilagante"che si sarebbe voluta imporre con la forza, anche lì da loro.
Pensate per un attimo a cosa sarebbe successo in Europa, se non ci fosse stata una forza contraria a tale espansione (e con questo non è che voglio parlare bene di costoro: non fraintendiamoci!). E, in particolare, cosa sarebbe successo dell'Italia?
Per questo si può affermare con forza che chi si candida a voler occupare certi posti, dovrebbe conoscere quasi a menadito la storia, per evitare, poi, certe misere figure, come è capitato in questo frangente al sindaco di Parigi; o, peggio ancora, che si debba poi fare "carte false" per cercare di tener nascosti certi trascorsi (l'amico Marcello sa a cosa mi riferisco, e lo scongiuro a non farmi commenti al riguardo).
(Veltroni).
Questo fatto, unito al contenuto di due post, che linko più sotto, e dei quali consiglio la lettura, mi porta a suppore che costui di storia sappia assai poco, mentre invece dovrebbe conoscerla quasi a menadito, dato il posto di rilievo e di prestigio che occupa. Il popolo della strada suppone infatti che chi è chiamato a svolgere ruoli di così alto livello, abbia anche un grado di cultura elevato, consono e proporzionato a quel mandato.
Cosa ne sa costui dei trascorsi politici dell'ex sindaco di Roma, e quindi cosa ne sa di storia, se è giunto alla conclusione di preferire Veltroni ad Alemanno? Di Alemanno, si sa universalmente che proviene dalle fila del Movimento Sociale, il quale affonda le proprie radici storiche dove tutto il mondo sa. Ma di Veltroni? Che ne sa costui, il sindaco di Parigi? Un bel niente, a quanto pare. E non è detto che l'ideologia con la quale è stato formato Veltroni, fin da piccolo, fosse umanitariamente migliore di quell'altra; anzi, leggendo gli articoli a futura memoria, da me recensito dal blog di Anna Vercors e quest'altro, sempre de Il Mascellaro, sembrerebbe di poter affermare quasi il contrario, se in un paese come la Polonia, il regime comunista con loro confinante è "riuscito" a "disperdere" (eufemismo di tutt'altra parola) più di un milione e mezzo di polacchi, rei di essere contrari all'ideologia comunista "dilagante"che si sarebbe voluta imporre con la forza, anche lì da loro.
Pensate per un attimo a cosa sarebbe successo in Europa, se non ci fosse stata una forza contraria a tale espansione (e con questo non è che voglio parlare bene di costoro: non fraintendiamoci!). E, in particolare, cosa sarebbe successo dell'Italia?
Per questo si può affermare con forza che chi si candida a voler occupare certi posti, dovrebbe conoscere quasi a menadito la storia, per evitare, poi, certe misere figure, come è capitato in questo frangente al sindaco di Parigi; o, peggio ancora, che si debba poi fare "carte false" per cercare di tener nascosti certi trascorsi (l'amico Marcello sa a cosa mi riferisco, e lo scongiuro a non farmi commenti al riguardo).
2 Comments:
a proposito di roma ho visto che alemanno vuole fare in modo che basti il possesso di un coltello per essere arrestati se te lo porti per strada, mi auguro vivamente ce la faccia!
ps: sul 25 aprile non dici niente? mi aspetto un tuo post controcorrente al pensiero unico
partigiano = eroe
By LL, at 27 aprile 2009 alle ore 15:11
Luca,
sul 25 aprile avrei poco da dire, perchè non ho seguito i festeggiamenti. Però, mentre ero impegnato in tutt'altre questioni, guardavo la corsa ciclistica che si è svolta a Roma, trasmessa su Rai3: tragitto di 6 km ripetuto 23 volte. E ti confesso che ho visto Roma tanto bella, come non l'avevo vista mai (e non c'entra la politica!). Così, senza traffico automobilistico, ho potuto apprezzarne in pieno il suo fascino di capitale d'Italia.
Se mi riesce, scriverò invece qualcosa in onore degli antichi Celti, con riferimento alla loro festa del Primo Maggio, andata avanti per secoli.
Ciao.
By marshall, at 27 aprile 2009 alle ore 19:06
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