marshall

giovedì, gennaio 22, 2009

Le ragioni di Berlusconi su Alitalia

Le conversazioni reali con Umberto Seregni, quelle immaginarie con Giovannino Guareschi, e poi altre ancora, m'avevano insegnato a ragionare in certo modo. Mi risulta pertanto difficile credere che, nella vicenda Alitalia, i francesi si sarebbero poi accollati gratuitamente il debito di costei, ammontante a circa 4 miliardi di euro. E quindi fa bene Berlusconi a prendersela contro chi diffonde la falsa voce che se Alitalia fosse stata venduta ai cugini transalpini, questi si sarebbero poi accollati tale debito, senza alcuna condizione di sorta.
Al di la di ogni altra considerazione, bisogna essere dei gran creduloni, per dar retta a una tal baggianata. Avete mai visto qualcuno accollarsi debiti di qualcunaltro, senza una contropartita, un tornaconto, una garanzia o qualsiasi altro marchingegno finanziario simile alle obbligazioni strutturate, le quali danno un qualcosa al verificarsi di alcuni eventi vincolanti?
Beh, io la penso esattamente come Berlusconi, su questo punto. E se qualcuno mi dovesse venire a raccontare una tale favola, gli riderei in faccia.
Che poi fossi stato più propenso o più favorevole ad un fallimento di Alitalia (cliccare Vicenda Alitalia, nel riquadro in alto a sinistra: CERCA NEL BLOG) anzicchè accollare alla comunità italiana tutti quegli anni di mobilità speciale a quella notevole massa di esuberi, e di questi tempi di grande crisi, poi, è un'altra faccenda.

2 Comments:

  • Una cosa è certa:è che noi il debito ce lo siamo preso gratis et amore dei,senza nessuna contropartita.

    By Anonymous Anonimo, at 22 gennaio 2009 alle ore 18:23  

  • Frank77,
    e anche questo è vero, purtroppo.
    In un caso o nell'altro, sarebbe andata comunque così, tranne che se fosse fallita. In tal caso il maggior onere sarebbe andato agli azionisti (ma ormai il valore delle azioni era quasi a zero), i fornitori e, via via tutti gli altri creditori.

    By Blogger marshall, at 22 gennaio 2009 alle ore 21:19  

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