Indignati speciali
L'amico Alberto mi ha inviato la mail di cui sotto, che pubblico volentieri.
Mercoledì è stata la giornata contro le barriere architettoniche, ma nessuno, di cui mi sia accorto facendo zapping, ne ha parlato; tranne Emilio Fede, che, come fa da diversi anni, nel Tg4 delle 19 manda in onda ampi servizi a ricordo dell'evento. Nella Tv di stato, in questi giorni, non si è fatto altro che parlare di IVA a Sky Tv, come fosse il problema nazionale del momento.
VERGOGNA!
Poi leggo la notizia sotto che è oltremodo scandalosa. E ne restiamo indignati anche per via degli sprechi perpetrati in continuazione in occasione delle varie "Isole", dei vari"pacchi" e dei vari "supercompensi".
E poi, non ci sono i soldi per completare l'abbattimento di barriere architettoniche negli edifici pubblici. Barriere che, dopo quasi vent'anni dalla promulgazione della legge (1989), sono ancora presenti nel 60 percento dei casi, come ho appreso da quel servizio del Tg4, mandato in onda l'altra sera.
La Rai chiuderà il 2008 in rosso di 35 milioni.
04/12/2008
La Rai chiuderà il bilancio 2008 con perdite vicine ai 35 milioni di euro. E' questa l'ultima previsione per l'esercizio in corso, formulata dal direttore generale, Claudio Cappon, durante l'audizione davanti alla commissione parlamentare di Vigilanza Rai. Cappon ha sottolineato che le ultime previsioni per raccolta pubblicitaria indicano un mancato introito di 40-50 milioni causa la crisi economica e i minori investimenti in spot delle aziende. "La previsione di perdite per 35 milioni”, ha spiegato il dg al termine dell'audizione, “che abbiamo presentato ieri al cda, sconta la situazione peggiore e cioè una minor raccolta pubblicitaria per 50 milioni" lasciando intendere che quindi se a dicembre le cose andassero meglio la perdita di bilancio potrebbe essere inferiore."Quello che voglio sottolineare”, ha aggiunto Cappon, “è la particolarità della Rai: abbiamo una posizione finanziaria positiva (potrebbe esserci a fine anno una cassa attiva per 10 milioni) e niente debiti, e questo da ben 5 anni". Il dg ha sottolineato come l'azienda abbia reagito immediatamente alla crisi finanziaria generale."Già dal 7 ottobre ci siamo mossi per mettere a punto interventi capaci di far fronte alla nuova realtà". Il piano di “savings” ammonterà a circa 110 milioni e svolgerà i suoi effetti in gran parte nel 2009, ma già i risparmi attuati in questi ultimi mesi "hanno permesso di assorbire i 3/4 dell'effetto dei mancati introiti da pubblicità" ha sottolineato il dg.I tagli hanno toccato anche i contratti dei “big” televisivi con risparmi tra il 20-30% sui compensi ai grandi artisti. Ma la Rai ha risparmiato anche sui diritti televisivi, con tagli che hanno raggiunto anche il 50% rispetto agli anni passati per diritti sportivi e di altri manifestazioni e programmi.Il presidente della società, Claudio Petruccioli, ha ricordato come il budget iniziale del 2008 "prevedeva un disavanzo di 92 milioni di euro, che però era stato ridotto a 25 milioni nella revisione di settembre". In sostanza il risultato finale del bilancio Rai 2008 si aggraverebbe di 10 milioni rispetto alle previsioni di settembre, a causa di tre mesi di "gelata" nella raccolta pubblicitaria. "Ma nessuno faccia paragoni tra la nostra situazione e l'Alitalia" ha ammonito Petruccioli. "La Rai non ha un euro di debito e comunque il nostro risultato sarà in linea con gli impegni del piano industriale, e grazie anche ad un piano di risparmi da 110 milioni, che è un proposito molto arduo visto che si tratta quasi del 4% del fatturato".Sia Petruccioli che Cappon hanno sottolineato l'importanza che alla Rai siano date le necessarie risorse finanziarie pubbliche con l'aumento del canone per il 2009. "Nelle ultime ore si avvertono segnali positivi" ha affermato il presidente in Vigilanza, in riferimento alle dichiarazioni del governo che ha preannunciato un incremento di 1,5 euro del canone che però deve essere ancora formalizzato. "Vista la situazione del mercato", ha concluso Petruccioli, "un'ulteriore contrazione delle entrate di qualche decina di milioni per mancato adeguamento del canone, potrebbe costituire per la Rai il colpo di grazia".
Amerigo Francia
Mercoledì è stata la giornata contro le barriere architettoniche, ma nessuno, di cui mi sia accorto facendo zapping, ne ha parlato; tranne Emilio Fede, che, come fa da diversi anni, nel Tg4 delle 19 manda in onda ampi servizi a ricordo dell'evento. Nella Tv di stato, in questi giorni, non si è fatto altro che parlare di IVA a Sky Tv, come fosse il problema nazionale del momento.
VERGOGNA!
Poi leggo la notizia sotto che è oltremodo scandalosa. E ne restiamo indignati anche per via degli sprechi perpetrati in continuazione in occasione delle varie "Isole", dei vari"pacchi" e dei vari "supercompensi".
E poi, non ci sono i soldi per completare l'abbattimento di barriere architettoniche negli edifici pubblici. Barriere che, dopo quasi vent'anni dalla promulgazione della legge (1989), sono ancora presenti nel 60 percento dei casi, come ho appreso da quel servizio del Tg4, mandato in onda l'altra sera.
La Rai chiuderà il 2008 in rosso di 35 milioni.
04/12/2008
La Rai chiuderà il bilancio 2008 con perdite vicine ai 35 milioni di euro. E' questa l'ultima previsione per l'esercizio in corso, formulata dal direttore generale, Claudio Cappon, durante l'audizione davanti alla commissione parlamentare di Vigilanza Rai. Cappon ha sottolineato che le ultime previsioni per raccolta pubblicitaria indicano un mancato introito di 40-50 milioni causa la crisi economica e i minori investimenti in spot delle aziende. "La previsione di perdite per 35 milioni”, ha spiegato il dg al termine dell'audizione, “che abbiamo presentato ieri al cda, sconta la situazione peggiore e cioè una minor raccolta pubblicitaria per 50 milioni" lasciando intendere che quindi se a dicembre le cose andassero meglio la perdita di bilancio potrebbe essere inferiore."Quello che voglio sottolineare”, ha aggiunto Cappon, “è la particolarità della Rai: abbiamo una posizione finanziaria positiva (potrebbe esserci a fine anno una cassa attiva per 10 milioni) e niente debiti, e questo da ben 5 anni". Il dg ha sottolineato come l'azienda abbia reagito immediatamente alla crisi finanziaria generale."Già dal 7 ottobre ci siamo mossi per mettere a punto interventi capaci di far fronte alla nuova realtà". Il piano di “savings” ammonterà a circa 110 milioni e svolgerà i suoi effetti in gran parte nel 2009, ma già i risparmi attuati in questi ultimi mesi "hanno permesso di assorbire i 3/4 dell'effetto dei mancati introiti da pubblicità" ha sottolineato il dg.I tagli hanno toccato anche i contratti dei “big” televisivi con risparmi tra il 20-30% sui compensi ai grandi artisti. Ma la Rai ha risparmiato anche sui diritti televisivi, con tagli che hanno raggiunto anche il 50% rispetto agli anni passati per diritti sportivi e di altri manifestazioni e programmi.Il presidente della società, Claudio Petruccioli, ha ricordato come il budget iniziale del 2008 "prevedeva un disavanzo di 92 milioni di euro, che però era stato ridotto a 25 milioni nella revisione di settembre". In sostanza il risultato finale del bilancio Rai 2008 si aggraverebbe di 10 milioni rispetto alle previsioni di settembre, a causa di tre mesi di "gelata" nella raccolta pubblicitaria. "Ma nessuno faccia paragoni tra la nostra situazione e l'Alitalia" ha ammonito Petruccioli. "La Rai non ha un euro di debito e comunque il nostro risultato sarà in linea con gli impegni del piano industriale, e grazie anche ad un piano di risparmi da 110 milioni, che è un proposito molto arduo visto che si tratta quasi del 4% del fatturato".Sia Petruccioli che Cappon hanno sottolineato l'importanza che alla Rai siano date le necessarie risorse finanziarie pubbliche con l'aumento del canone per il 2009. "Nelle ultime ore si avvertono segnali positivi" ha affermato il presidente in Vigilanza, in riferimento alle dichiarazioni del governo che ha preannunciato un incremento di 1,5 euro del canone che però deve essere ancora formalizzato. "Vista la situazione del mercato", ha concluso Petruccioli, "un'ulteriore contrazione delle entrate di qualche decina di milioni per mancato adeguamento del canone, potrebbe costituire per la Rai il colpo di grazia".
Amerigo Francia
2 Comments:
"un'ulteriore contrazione delle entrate di qualche decina di milioni per mancato adeguamento del canone, potrebbe costituire per la Rai il colpo di grazia".
io non piango di certo: nè fiori nè opere di bene al funerale Rai.
Ma purtroppo è un sogno,un luogo dove i politici mangiano a tutta ganascia figurati se lo chiudono...
tanto paga pantalone
ciao
sarc.
By Anonimo, at 5 dicembre 2008 alle ore 10:47
Sarc.,
ieri sera mi sono imbattuto "per disgrazia" su Anno Zero. Pussa via!!
Appena ho visto la faccia del "maestro", anzi, di quel "professorino" (che non è Santoro), sono "scappato" su Canale 5 a rigurdarmi Il Capo dei Capi, che ho trovato molto più ben fatto che non l'altra volta.
Ciao.
p.s.
(riceverai visite importanti per le tue vignette).
By marshall, at 5 dicembre 2008 alle ore 11:02
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