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domenica, luglio 27, 2008

Licitra a Pechino

Ne ha fatta di strada Salvatore Licitra, se quest'anno lo vedremo, come ospite d'onore, alle Olimpiadi di Pechino. Eppure, in Italia il suo nome è poco conosciuto, anche all'interno del suo stesso ambiente, quello operistico. Al contrario, è molto noto a New York, dove anche il pubblico indistinto ha di lui una buona conoscenza. E' abbastanza celebre a Los Angeles, Chicago, Londra, Vienna, Zurigo, Tokyo e, da ultimo, perfino in Cina: luoghi dove spesso si reca per intrerpretare i suoi cavalli di battaglia: opere di Verdi, Puccini, Giordano, Cilea, Bizet, Mascagni, Leoncavallo.

E' talmente misconosciuto, qui da noi, in Italia - il che non fa onore al Paese del Bel Canto -, che la notizia della sua presenza alle Olimpiadi di Pechino, nella veste di quasi Ospite d'onore, per cantare in occasione dei vari festeggiamenti, ho dovuto apprenderla dal suo sito personale http://www.salvatorelicitra.com/ , dove gli interessati protranno leggervi il programma.

Salvatore Licitra, la sua vita, prima che sfondasse nel mondo della lirica, all'età di quasi trent'anni, è stata costellata da tormenti e sacrifici, suoi e della sua famiglia. Famiglia che ho conosciuto quando lui aveva 12 anni e frequentava un corso per il tempo libero tenuto da un conoscente.
I suoi, erano stati giovani emigranti siciliani. Si erano stabiliti a Berna, dove nacque Salvatore il 10 Agosto 1968. Qualche anno dopo, tornarono in Italia, andando a vivere a Nova Milanese, dove li conobbi anni più tardi. Si trasferirono poi a Cinisello, dove la madre si diede ad inventarsi diversi lavori a domicilio, per mantenere il figlio alla Scuola di Musica Giuseppe Verdi di Roncole di Busseto. Lavorava alla rifinitura e supervisione di maglie d'alta moda in lane pregiate; al completamento e rifinitura di borse, borsoni e borsette d'alta moda. Quante nottate deve aver fatto, per mantenere il figlio agli studi!

Il suo debutto avvenne al Teatro Regio di Parma, in una memorabile domenica pomeriggio di febbraio 1998. Dal suo paese, partirono sei corriere organizzate per andarlo a vedere. Interpretava Riccardo, conte di Warwich, governatore inglese del Massachusetts, il personaggio principale dell'opera Verdiana "Un Ballo in Maschera". Fu un trionfo. Fu scoperto da Carlo Bergonzi, che si adoperò per farlo debuttare, in quel ruolo, nel giugno di quell'anno, all'Arena di Verona per sostituire l'interprete principale, che aveva dato forfait.

Conosco molto delle sue performances successive. Non le narro, per non tediare più di tanto i lettori di questo blog. Gl'interessati possono comunque trovare altri riferimenti in altri post.

Resta il fatto, assai positivo, che lo vedremo a Pechino, a rappresentare simbolicamente l'Italia del bel canto, assieme all'altro tenore italiano Marcello Giordani, e al tenore messicano Ramon Vergas.


 

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