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sabato, luglio 05, 2008

La rivalutazione delle uova

Uova Italiane , ovviamente: uova prodotte da galline italiane, allevate nelle migliori condizioni igienico-salutari-alimentari, dai migliori allevatori italiani. E la cui provenienza italiana sia resa (e continui ad essere) ben riconoscibile da chiare ed esaustive etichette (Uova Italiane, in primis). E non avvenga, anche nel caso delle uova, quello che i commissari europei si preparano ad attuare per i polli italiani: far togliere dalle etichette dei polli italiani il made in Italy, sostituendolo con il più generico Made in Europa. Questa sì sarebbe una "porcata" (è ovvio che chi segua una dieta a base di carni bianche, scelga polli italiani e non genericamente europei. E non mi si tiri in ballo la discriminazione).

Per sapere di più su tale questione, portata alla ribalta da Luca L., invito a leggere il suo breve articolo: http://rumorsrisparmio.blogspot.com/2008/07/vi-spiego-perch-il-popolo-non-vuole.html

Passando all'argomento di questo post, e confrontando diete che debbono seguire ammalati di varie patologie, si scopre che esse spesso si assomiglino; e possono pertanto essere impiegate su larga scala, ivi compreso un'ampia gamma della popolazione sana, onde prevenire i più svariati malanni moderni. Si parla, qui, delle uova, sconsigliate o vietate per chi soffra di talune patologie, come la sclerosi multipla, il cui consumo diretto è stato da loro quasi messo al bando.

Eppure, su Salute, inserto settimanale di Repubblica, del 19 giugno scorso, a pagina 40 c'è l'interessante articolo di Eugenio Del Toma - nutrizionista che abbiamo spesso visto ad Elisir, di Michele Mirabella - che espone il suo pensiero sulle uova, rivalutandone l'immagine a tutto campo.

Di tale articolo c'è un paragrafo che ha attirato la mia attenzione:

"...Forse non tutti sanno che gli studiosi della nutrizione paragonano il valore biologico delle varie fonti proteiche avendo come campione di riferimento proprio la completezza aminoacidica dell'uovo. Precisiamo però che si parla dell'uovo intero e non soltanto del tuorlo che molti considerano, erroneamente, l'unica parte nutriente dell'uovo, trascurando così i pregi dell'albume che invece non sono da sottovalutare (i culturisti e altri sportivi sanno bene che l'albume è proteina pura senza grassi e colesterolo. ...In conclusione, la letteratura scientifica ha ormai minimizzato la pericolosità del colesterolo delle uova al punto che la prestigiosa rivista medica JAMA ha pubblicato, almeno dieci anni fa, un lavoro dei ricercatori della Harvard University su un gruppo di 120.000 soggetti, seguiti per 15 anni, dove non si è osservato alcun aumento del rischio cardiovascolare tra quanti avevano fatto uso di un uovo al giorno..."

Detto ciò, non si comprende perchè l'uovo debba essere escluso dalle diete di chi soffre di sclerosi multipla. Non è forse vero che sono il grasso "cattivo" e il colesterolo cattivo a far peggiorare i sintomi della malattia? Stando alle conclusioni dell'articolo di cui sopra, sembrerebbe che queste due componenti cattive spariscano o degradino, fino ad annullarsi, se le uova vengono consumate intere e cotte alla coque.

Come si vede, la questione è molto controversa. Da una parte abbiamo i nutrizionisti che bandiscono le uova dalle diete per ammalati di sclerosi multipla (ed altre patologie) dall'altro c'è chi ne promuove il valore e le proprietà dietetiche nutrizionali.

Non si sa a chi dar torto o ragione. Da inesperti, attendiamo chiarimenti da chi ne sa di più.

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