marshall

venerdì, aprile 18, 2008

L'àlea della fame nel mondo

25 aprile 2008: aggiornamento
àlea: Rischio eventuale (vocabolario Zingarelli)

Corriere della Sera, 24 aprile 2008, pag.35: "RISO, NUOVO RECORD. Il prezzo del riso alla Borsa di Chicago ha raggiunto la soglia dei 25 dollari per cento libbre (+ 70% da gennaio)."
Per me, tale notizia è doppiamente negativa, dato che mi è stato prescritto latte di riso.

(riprende il post del 18 aprile)

Il prezzo del riso, a livello globale, continua ad accumulare record su record. Ieri, dopo cinque giorni consecutivi di aumenti ha fatto registrare un'impennata del 16% nell'ultima settimana. E l'incremento di prezzo del grano non è di meno, anzi lo supera di gran lunga. A causa della domanda mondiale assai sostenuta, le scorte statunitensi al 12 febbraio avevano raggiunto il livello più basso dal 1948. Questo fatto aveva innescato la speculazione, tanto che il prezzo del granoturco, fatto registrare alla borsa di Chicago, aveva avuto un incremento del 125% in sole tre settimane (dal 21/1 al 11/2), passando da 5,1 dollari per bushel ad 11,5 dollari (elaborazione dei dati di Websim rilevati dal sito di Fineco Bank).

Stando all'articolo di Websim del 12/2 a far lievitare i prezzi in modo così considerevole aveva contribuito anche la notizia che per maggio ci sarà un calo delle scorte di grano, negli Stati Uniti, del 7%. Tale aspettativa farà si che le quotazioni sui futures del grano continueranno a salire fino a che il mondo finanziario non verrà a conoscenza di quel dato esatto sulle scorte. E' prevedibile che nel giorno del fixing (quando verrà reso pubblico il dato sulle scorte reali) ci sarà un ulteriore ritocco ai prezzi del frumento, in aumento o in diminuzione a seconda dello scostamento reale di quel dato rispetto al 7% ipotetico.

In ogni caso, appare del tutto ovvia la necessità di aumentare le aree coltivabili da destinare alla produzione di grano, riso e cereali in genere. Altrimenti lo spettro della fame nel mondo comincerà a concretizzarsi, e i post del genere di quelli di Pseudosauro dovranno cominciare ad essere presi in seria considerazione da tutte le potenze mondiali.

http://pseudosauro.blogspot.com/2006/08/in-italia-siamo-troppi.html

5 Comments:

  • Cioé? Dobbiamo prepararci a coltivare gli orticelli? Sempre che si abbia qualche lembo di terra...La vedo male per i cittadini metropolitani e dipendenti dalla catena della distribuzione dei grandi Supermercati, allora.

    By Blogger Nessie, at 18 aprile 2008 alle ore 10:56  

  • Nessie,
    penso proprio di si. Chi può avere un orticello, ed è in grado di coltivarlo, si può ritenere molto fortunato.
    In ogni caso, il problema reale qui esposto è quello riguardante grandi aree da destinare alla coltivazione di cereali, dei quali, in presenza di una popolazione sempre crescente, ci sarà una grande carenza mondiale negli anni a venire, se non si interverrà celermente con provvedimenti globali di varia natura. Il problema principale sarà quello di reperire grandi estensioni di terreno fertili. Ma dove?
    D'altronde, avevo letto nel post di Pseudosauro, che ho linkato in un mio precedente, che, secondo un certo studioso, in un regime autarchico il territorio italiano è atto a sfamare solo 30 milioni di persone. Trai un pò tu le conclusioni!
    Ciao.

    By Blogger marshall, at 18 aprile 2008 alle ore 12:11  

  • non sono troppo d'accordo marshall.

    dobbiamo prima di tutto smetterla di produrre carburanti con i cereali! è un'assurdità mostruosa!

    contestualmente dovremmo smetterla di distruggere il pianeta inaridendolo e sconvolgendo anche il clima in modo che aumentino le zone coltivabili o perlomeno il processo di perdita di supercifie coltivabile si fermi. non ci sono parole per dire quanto sia idiota distruggere la foresta amazzonica per coltivare il grano da mettere nelle auto.

    è altresì mostruoso tenere interi continenti sotto scacco cioè, mentre al contempo li sfruttiamo in tutti i modi continuiamo a favorire che essi si riproducano. lasciamoli in pace, lasciamoli sbagliare e crescere e se proprio vogliamo aiutarli bombardiamoli di preservativi invece li stiamo tenendo alla canna del gas, impssibilitati a produrre per sè stessi da un lato e mantenuti con le razioni alimentari che arrivano dal mondo cosìddetto sviluppato.

    poi, va da sè che male non sarebbe coltivare il proprio orticello... a chi lo vieni a dire ;-)

    ciao, luca

    By Blogger LL, at 19 aprile 2008 alle ore 12:21  

  • Cioè oltre a tutti i cazzi nostri dobiamo pure trovare il tempo di zappare la terra?
    Al Bano Carrisi,aiutaci tu ....

    By Anonymous Anonimo, at 25 aprile 2008 alle ore 13:30  

  • Ecco altri bei problemi dei quali, purtroppo, si parla molto poco!
    Per quelli più terra-terra (immigrazione, monnezza ecc.), si sta cominciando (forse) ora a fare un po' sul serio.
    Per conoscere meglio il mio pensiero in proposito, consiglio andare sul blog www.tommasopellegrino.blogspot.com.
    Buona lettura e salutoni.
    Tommaso Pellegrino-Torino

    By Blogger Tommaso Pellegrino, at 24 maggio 2008 alle ore 15:52  

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