marshall

venerdì, settembre 07, 2007

Ventimiglia mon amour


Cos'è successo quest'anno a Ventimiglia? Questa la domanda che mi sono posto, appena messo piede e fatto un giro per la ridente località della Riviera dei Fiori, lo scorso mese di agosto. Dall'ingresso in città e fino a casa, percorrendo viale Rossi, lungo la foce del fiume Roja (il viale delle palme delle cartoline storiche di Ventimiglia), per poi imbattersi nella Passeggiata Oberdan - un tratto, recentemente riadattato, di quella che costituisce la lunga strada costiera di Ventimiglia; un rettilineo di alcuni chilometri, fino alla foce del torrente Nervia, affiancato, per quasi tutta la sua lunghezza, salvo brevi interruzioni, nel suo tratto iniziale, per la presenza di bar, ristoranti e locali di intrattenimento, da un ampio marciapiede, comodo per passeggiate in gruppo, corse di allenamento, anche con pattini a rotelle, che separa la strada dalla spiaggia - non ho visto un solo venditore ambulante vuccumprà. "Venditori" che invece, gli anni addietro, ma in modo massiccio l'anno scorso, turisti e locali si erano quasi forzatamente assuefatti alla loro invadente, anche se apparentemente cortese, presenza. Questo avveniva soprattutto nel tratto di quella strada denominata Passeggiata Oberdan e che inizia tra i Giardini Pubblici e la Passerella Squarciafichi - un ponticello pedonale che sbocca in corrispondenza di una lapide recante impressi i versi della poesia di Salvatore Quasimodo "Alla foce del fiume Roja" - e termina presso la nuova Piazza degli Spettacoli, una sorta di vasta terrazza a mare.

Lo "scempio" avveniva soprattutto di venerdì, giorno di mercato internazionale. Gli "abusivi" approfittavano degli arrivi massicci di avventori dalla Francia e dal comprensorio di Sanremo per mischiarsi a loro e girovagare o stazionare tra le bancarelle regolari, per piazzare indisturbati la loro mercanzia, nella più completa illegalità, in barba e dispregio delle forze dell'ordine, e senza alcun contributo alle spese comunali per la pulizia e ripristino delle strade, al termine del mercato. Si diceva in giro che la presenza dei vuccumprà contribuiva a far affluire più turisti dalla Francia, perchè là da loro, a Mentone, Montecarlo (men che meno), Nizza, la presenza di vuccumprà per le strade cittadine non è tollerata. Là da loro basta l'avvistamento o una segnalazione, e scatta subito la "caccia all'uomo" con fermo di polizia e sequestro delle merci. Per "assistere" allo "spettacolo" dei venditori vuccumprà, si diceva che venivano qui da noi, in Italia. Ad ogni modo, non mi è sembrato che l'assenza di vuccumprà, nel giorno di mercato, abbia fatto calare il numero di presenze straniere. Il mercato del venerdì di Ventimiglia è un rituale ed un richiamo al quale pochi dei vacanzieri o turisti che stazionano nei paraggi sanno sottrarsi: che ci siano o che non ci siano i vuccumprà. Il mercato di Ventimiglia è anche un vero evento di aggregazione sociale.

Parlando di ordine pubblico, se ordine e legalità è stato riportato in questa bella città, che sembrava perduta, quasi in balia di prepotenti orde barbariche, perchè non è possibile fare altrettanto nelle numerose altre "città perdute" del nostro bel paese?

Secondo alcuni abitanti di Ventimiglia, il merito maggiore per l'ordine e la legalità ricostituite è da attribuire al loro nuovo sindaco Gaetano Scullino, che avrebbe scelto la linea dura e intransigente - detta anche "tolleranza zero", dagli intellettuali cosiddetti di sinistra (per loro autodefinizione), (senza però che, da parte loro, vengano mai prospettate soluzioni fattibili, praticabili e realistiche; non campate in aria, insomma, per risolvere diversamente i problemi).

In un altro post, vi parlerò del giardino pubblico di Ventimiglia, una delle opere ammirevoli di questa città, recuperato totalmente alla libera e sicura fruibilità di cittadini e turisti, tanto da meritarsi una sosta e una visita da parte di turisti in transito sulla Via Aurelia. E anche per questa opera va dato atto e merito all'amministrazione cittadina, con l'ovvio contributo finanziario della popolazione locale, per l'amore e la cura con cui si prodigano al mantenimento e alla cura di un bene pubblico di così vasto valore.

3 Comments:

  • La "tolleranza zero" si pratica, non la si annuncia. Così nessuno di noi sapeva nulla di ventimiglia che l'ha praticata per la gioia dei suoi cittadini e dei turisti, mentre sappiamo tutto degli annunci - mai seguiti da fatti concreti e durevoli - da parte delle "stars" delle giunte rosse (di vergogna).

    By Blogger Massimo, at 7 settembre 2007 alle ore 18:11  

  • Massimo,
    frequento da nove anni questa località, per il clima veramente splendido per il mio malanno, e durante tutto questo periodo l'ho vista migliorare continuamente. Nonostante ciò, per i fatti raccontati nel post, fino a un mese fa non ci avrei investito nulla; ma oggi, col miglioramento tangibile e visto con i miei occhi, in tema di ordine pubblico, sarei pronto ad investirci qualcosa.
    Come vedi, basta poco (o tanto, a seconda dei punti di vista) per migliorare la vivibilità, e quindi il valore di una città.

    By Blogger marshall, at 7 settembre 2007 alle ore 21:01  

  • Marsh, nel mio blog c'è un post con la petizione contro l'islamizzazione europea. Se ti va di firmare è a tua disposizione. Basta che clicchi sul mio nick.

    By Anonymous Anonimo, at 8 settembre 2007 alle ore 00:02  

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