marshall

giovedì, febbraio 01, 2007

Vicenda Mediaset

Grazie al disegno di legge Gentiloni, ieri ho venduto le mie residue azioni Mediaset.
Dopo mesi di ripensamenti, sono giunto a questa decisione, e penso di non rientrare più su questo titolo.
Il ricavato lo investirò in azioni indiane o australiane, mediante acquisto di ETF dedicati.
E così, piano piano, avvio la diversificazione estera dei miei residui risparmi.

Per essere arrivato a questa decisione, devo essere proprio esasperato.
Sono stato azionista Mediaset della prima ora. Ho partecipato alla OPV lanciata da Fininvest nell'estate 1997, sottoscrivendo le azioni Mediaset, e, dall'anno seguente, ho sempre incassato i suoi buoni dividendi. Sono stato, e lo sono tuttora, grande "tifoso" del suo fondatore, Berlusconi.

Ma ora basta, sono giunto al capolinea, complice questo governo col suo ministro Gentiloni e con gli altri suoi ministri che non fanno nulla per fermare o tarpare le ali di qualche ministro semplicemente arrivista o che vuole mettersi in evidenza compiendo azioni "dannose".

Credono che Mediaset possa stare ugualmente a galla e mantenere l'attuale livello occupazionale, anche se le impongono riduzione di fatturato e tetto pubblicitario.

Meglio tardi che mai!: apprezzo la discesa in campo di Catricalà, a favore di Mediaset.
Ma egli dovrebbe far sentire più forte la sua voce, ed imporre la sua tesi prima che Mediaset diventi un altro caso come Telecom, che è agonizzante a causa di tutti i paletti e divieti che le sono stati imposti.

Ministri come questi, pretenderebbero di essere i nuovi salvatori della patria. Essi pensano, magari, di essere nuovi geni della finanza, perchè credono che Mediaset possa mantenere inalterata la sua struttura anche se le si frappongono tutti questi ostacoli e paletti.

Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ha potuto farlo solo GESU'; Berlusconi non è ancora a quel livello di santità.

Per questo io ho tirato i remi in barca e ho smesso di lottare su questo fronte. Saranno, ora, i dipendenti Mediaset e i cittadini italiani, cui sta a cuore la sorte di Mediaset, a darsi da fare per far si che non inizi la lenta opera di dissolvimento di questa società.

5 Comments:

  • Questa volta non sono d'accordo.
    E' probabile che il valore dell'azione cali, ma il rendimento che ci può dare resta.
    Mediaset è una società sana, quindi redditizia.
    Il titolo non è speculativo, ma da cassettista :-)

    By Blogger Massimo, at 1 febbraio 2007 alle ore 20:35  

  • Massimo,
    d'accordo col tuo ragionamento!
    Non vorrei, però, che a furia di paletti, di ostacoli alla sua libertà d'azione, di divieti, di multe per presunte violazioni della libera concorrenza o per abuso di posizione dominante o per aver sforato i tempi concessi (vedi multa comminata a Rete4 perchè Emilio Fede aveva sforato i tempi in campagna elettorale), ecc.ecc., la solidità di Mediaset cominci ad incrinarsi.
    Intanto quest'anno si prevede già un utile inferiore del 20 percento.
    C'è uno studio molto ben fatto, su questo argomento, da Zener, che è un semplice commercialista, ma molto in gamba in tema di analisi finanziarie.

    Ad ogni modo, quando cadrà questo governo degli scempii, ricomprerò e farò ricomprare azioni Mediaset.

    Promesso!!

    p.s.
    Ci sono problemi d'accesso al tuo blog, a quello di Monica e ad altri di blogspot. Spero sia un disguido momentaneo.

    marshall

    By Anonymous Anonimo, at 1 febbraio 2007 alle ore 21:08  

  • Massimo,

    ho scritto, or ora, un lungo commento al tuo post odierno su Mediaset e Microsoft, ma non è stato accettato in nessun modo dal tuo commentario. Nè col mio link, nè nelle versioni "altro" o "anonimo".
    In ogni caso mi dava password sbagliata o, nel caso di anonimo ed altro, non veniva accettato in nessun modo.

    marshall

    By Anonymous Anonimo, at 1 febbraio 2007 alle ore 22:17  

  • Mi dispiace davvero. Comunque, una cosa come quella di Gentiloni dalle mie parti si chiama "vendetta"... poi, il sedicente ministro può anche dire il contrario, ma "vendetta" resta.

    By Anonymous Anonimo, at 1 febbraio 2007 alle ore 23:58  

  • Elly,
    ho meditato a lungo prima di risponderti.
    E' interessante la tua tesi, rafforzata, della "vendetta".
    Se così fosse, i piccoli azionisti avrebbero tutti i diritti di cominciare a chiedere i danni al ministero in questione attraverso il Tribunale dei diritti Europeo. Come la causa che sta intentando Benetton, azionista di maggioranza di Autostrade (a ruota verranno poi anche i suoi piccoli azionisti), a causa della perdita di valore delle azioni Autostrade causato a sua volta dal divieto imposto da Di Pietro alla fusione con Abertis.
    L'Europa ha dato ragione a Benetton, e quindi si alla fusione.

    Tieni presente che su Mediaset ci sono perizie serie che le attribuiscono un valore di non meno di euro 12,5 ad azione, mentre in borsa quota intorno ai 9 euro a causa di tutte queste voci e di questi ostacoli "politici" frapposti dalle autorità italiane che ne frenano e ne fanno diminuire le quotazioni borsistiche.

    Vedrai che se Benetton riuscirà ad avere un risarcimento, essendoglisi messa di mezzo, e a favore, l'Europa, sarà un bel precedente che mozzerà per sempre le ali ai "persecutori politici".
    E tieni altresì presente che io, nel mio piccolo, ho subito perdite da Mediaset a causa di queste vicende, e, come me, centinaia di migliaia di piccoli azionisti.
    Ciao.
    Marshall
    11/2/07

    By Blogger marshall, at 11 febbraio 2007 alle ore 23:01  

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