marshall

martedì, gennaio 30, 2007

I veri costi del Quirinale

Tempo fa, parlai dei costi del Quirinale.
Un articolo di Mario Cervi, apparso oggi sul Giornale, mi da modo di aggiornarli.
I dipendenti sono 2181, di cui 1095 addetti al ruolo alla Presidenza. Il loro costo, per l'anno in corso, sarà di 235 milioni di euro (455 miliardi di vecchie lire). L'appannaggio per il Presidente è di 218.407 euro.

I dipendenti della Casa Bianca sono 450, mentre in Germania ammonta a 160 il personale a servizio del Presidente.
Corte faraonica, dunque. Neanche il Re aveva tanto personale alle sue dirette dipendenze. E, a dispetto del risparmio, i costi del Quirinale sono triplicati in 20 anni.

Penso che non potremmo e non dovremmo permetterci un simile lusso. Forse, all'estero ridono di noi, di questa situazione, coi conti disastrati che abbiamo.

Quando criticano questi generi di costi, viene risposto che sono i costi della democrazia, che sono i costi della sicurezza per la massima istituzione dello stato.

Io penso invece che, con le moderne tecnologie difensive, il costo del personale addetto alla sicurezza può essere ridotto drasticamente. Tanto è vero che nel numero dei 450 dipendenti della Casa Bianca o nei 160 della Germania penso vi siano compresi gli addetti alla sicurezza.
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Parliamo del Premio Bamba di ieri che è andato al Senato. Senato, inteso in senso lato, come luogo istituzionale.

Non appena Vittorio Feltri ha annunciato il vincitore, ho pensato che fosse stato assegnato al Senato a seguito di quell'intervista, da leggere, rilasciata da Gustavo Selva e recensita da Zener.blog

E invece, no.
E' stato assegnato al Senato per via dei lavori spasmodici che fervono entro le mura del senato per adeguare i bagni e renderli più fruibili per i senatori anziani.
I bagni vengono così spostati e collocati il più vicino possibile, in prossimità delle porte d'ingresso dell'Aula, dove si svolgono le votazioni.
Questo, per consentire, soprattutto ai senatori a vita, di svolgere il più celermente e speditamente i frequenti bisogni corporali.
Insomma, la conclusione ironica di Vittorio Feltri è stata che questo governo ha bisogno dei senatori a vita per stare in piedi, e per questo li coccola in tutti i modi.

Quindi, conclude Feltri, questo governo si regge sulla pipì. Dunque, Premio Bamba al Senato.

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