marshall

giovedì, febbraio 08, 2007

Trallallero trallallà

Hanno applicato alla lettera l'Art.27 della Regia Marina Borbonica del 1841 "Facite Ammuina", quattro dipendenti del Tribunale di Monza, Sezione distaccata di Desio.

Detto Articolo, riesumato da Massimo (Monsoreau), nel suo post del 5 febbraio, reca la seguente disposizione: chi nun tiene nient'a ffà / s'aremeni a'cca e a'll'à (io aggiungo, di mio: trallallero, trallallà).

La notizia è stata diffusa questa mattina nel mezzo della rassegna stampa di Radio Padania Libera, ripresa dal Corriere, se non erro.

I quattro, o le quattro, timbravano il cartellino e poi uscivano a farsi le loro faccende private senza più farsi vedere per tutto il giorno. Si ripresentavano la sera per fare gli straordinari autorizzati. Detto più brutalmente: per scroccare anche gli straordinari, autorizzati e pagati. Per fare tutto questo è ovvio che c'è stata connivenza e compartecipazione di superiori.

Questo è solo uno dei tanti esempi di truffe autorizzate ai danni della collettività che vengono a galla. E per collettività qui intendo coloro che pagano le tasse. Perchè a chi non le paga o non ne paga, ma, anzi, prende soldi dallo stato sotto una delle tante forme previste dalla nostra legislazione assai buonista, non gliene può fregare più di tanto e di fronte a notizie come questa rimane impassibile, imperturbabile, come se fosse connivente con i malaffaristi.

Ieri, poi, ho assistito direttamente ad una di queste, fra le tante, scene di trallallero trallallà, che sarà oggetto di un prossimo post.

Tornando al fatto di Desio, l'episodio balzato agli onori della cronaca è avvenuto nel Tempio della Giustizia. Voglio vedere ora che provvedimenti verranno presi dalle autorità preposte al funzionamento e controllo di questa istituzione. Nel frattempo, la pretura di Monza ha aperto un'indagine.
Il danno arrecato alle casse dello stato, solo per pagare gli straordinari non fatti, pare ammonti a 100.000 euro, se ricordo bene la notizia.

Questo fatto - piccola goccia in un mare di sopraffazione che la maggioranza silenziosa del Nord sta subendo - porterà come inevitabile conseguenza al ritorno sulla scena politica di un forte partito della secessione del Nord - frangia di un partito che non crede nemmeno più al federalismo - dal resto dell'Italia. La pena, a quel punto del non essere ascolati, sarà l'eventuale scoppio di una disastrosa guerra civile così come accaduto in Yugoslavia.

A quel punto, tutti i pacifisti, i benpensanti, i teorici della politica moraleggiante dovranno addossarsi le colpe per quell'evento che il loro atteggiamento moraleggiante/accomodante, stupidamente solo di parte, non ha saputo far si che non accadesse.

3 Comments:

  • tutti a parlare di meritocrazia.... il punto è questo ma non solo..... le colpe vanno sanzionate con immediati licenziamenti... senza se e senza ma... ti beccano a fare il furbo e sei fuori...il problema sta nel far si che chi è + alto in grado abbia le medesime responsabilità... ovvero... sia motivato a denunciare dette porcherie.... e pagare in prima persona....
    oltre al licenziamento immediato bisognerebbe anche fare in modo che i danni arrecati siano ripianati dai responsabili... sequestri di immobili... pignoramenti... ecc ecc...
    bol.

    By Anonymous Anonimo, at 9 febbraio 2007 alle ore 13:02  

  • Monica,
    a me sembra che invece di progredire abbiamo innestato la retromarcia.
    Altro che progressismo.
    Vedrai tra dieci o vent'anni, se andiamo avanti così!

    Ciao.
    Marshall

    By Anonymous Anonimo, at 10 febbraio 2007 alle ore 09:48  

  • bol.,
    sono d'accordo.
    Invece qui siamo un paese di buonisti. Sempre a giustificare ogni marachella. Anche gli atti
    delinquenziali più efferati.
    Finchè non ti trovano i colpevoli: tutti agitati, tutti a fare proclami, tutti a dare caccia alle streghe. Quando li si beccano: diventato tutti buonisti, tutti pacifisti e perdonisti. Appiccicano al colpevole l'etichetta di estremista (in questo caso di destra, chissa perchè? chissa come l'hanno dedotto?)
    Guarda il caso di Catania. Si è trovato il colpevole, e i genitori cosa fanno? Quasi a giustificare l'atto efferato del figlio, facendolo passare per capro espiatorio!
    Saluti.
    marshall

    By Anonymous Anonimo, at 10 febbraio 2007 alle ore 10:05  

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