marshall

giovedì, maggio 04, 2006

A Bruno Sterzi: Padrone-Lavoratore

Sono indignato e non mi sono ancora ripreso dallo spettacolo del I° Maggio, quando un gruppo di facinorosi ha preso a bordate di fischi la signora Letizia Moratti e le ha scaricato addosso la “celebre” frase: Questa-è-la-festa-dei-lavoratori-Vergogna!
Vergogna!
Vergogna chi le ha profferite e chi le ha applaudite. Vergogna!
Essi forse non sanno che un datore di lavoro, un “padrone”, prima di essere datore o padrone è anche lavoratore: il primo dei suoi lavoratori. E quindi quella festa, oggi e qui in Italia, è festa di tutti: datori e dipendenti.
Questo post non è dedicato ai “padroni negrieri”, che qui in Italia, se esistono, mi dissocio da loro. E’ dedicato a tutti gli altri “padroni”.
Primo fra tutti è dedicato al Conte Bruno Sterzi.
Era un industriale italiano, proprietario di un cartiera che portava il suo nome.
Poco prima, o poco dopo il terremoto dell’Irpinia, si suicidò. E lo fece nel peggiore dei modi, dandosi fuoco come un bonzo. Accanto al corpo bruciato trovarono un biglietto nel quale chiedeva perdono ai suoi operai, alle famiglie dei suoi operai.
Perdono per che cosa? Per il gesto inconsulto? Per cosa?
Non conosco esattamente la storia, ma lessi che aveva problemi con le banche, con i sindacati. Ed era un periodo che “lavorava” giorno e notte, 16 ore al giorno, e il sabato e la domenica, pochi giorni di ferie e con le sue carte appresso. Non a caso scelse di morire un giorno di domenica, nello scantinato della sua fabbrica, per impedire di essere soccorso.
E’ una storia che mi aveva scioccato, e infatti ancora oggi la ripenso.
E costui cos’era? Un datore? Un lavoratore?
E quanti datori come lui sono morti o si sono suicidati per problemi vari legati al lavoro?

Signori miei che avete fischiato e urlato, lo faccio io per voi.
Chiedo scusa, per voi, a tutti i datori a tutti i “padroni” che il I° Maggio si sono sentiti avviliti, disonorati, mortificati da quei fatti.
Comunque, signori Padroni, sappiate che non tutti la pensano come quegli incoscienti. Molti giovani la pensano come me.
Basta fare un giro tra i Blog, e lo scoprirete.
Di nuovo, Vi chiedo tante scuse.

24 Comments:

  • non ho ricordi di quest'uomo,ma forse mio padre del settore ne avrà.

    lo spettacolo del primo maggio è stato uno show: da una parte e dell'altra.
    Letizia poteva esimersi dallo struscio (visti i fischi degli episodi precedenti) e quei nullafacenti potevano evitare fischi e urla.

    E non mi venire a dire che la passeggiata della Moratti era paragonabile a quella di un normalissimo cittadino: non si tratta di concedere libertà ed uguaglianza, si tratta di regole diplomatiche e politiche che non vengono seguite nè dall'una nè dall'altra parte.

    By Blogger aroti, at 4 maggio 2006 alle ore 10:43  

  • Non ho visto lo struscio della Moratti. Ho visto solo la faccia di quei tre a Striscia la Notizia.
    Forse dava fastidio perchè è candidata sindaco e a quelli non è gradita.
    Su imhotep stiamo indicando le nostre preferenze per l'incarico di Presidente della Repubblica.
    Partecipa.

    By Blogger marshall, at 4 maggio 2006 alle ore 13:00  

  • Credo che in Italia ci sia ben poco da festeggiare per il 1° maggio. Mercato del lavoro immobile, raccomandazioni imperanti, sfruttamento dei lavoratori , uso eccessivo del co.co.co (o collaborazioni a progetto che poi sono la stessa cosa... solite cose ridicole all'italiana), tasse spaziali sui liberi professionisti e sulle aziende. E chi ha voglia di festeggiare 'sto schifo?

    By Blogger Grissino, at 4 maggio 2006 alle ore 20:43  

  • Quale moratti? Letizia o la cognata, seduta accanto a Ferrante???

    By Blogger Niccoló, at 4 maggio 2006 alle ore 21:32  

  • grissino, i co.co.co. non esistono più; sono diventati co.co.pro.

    By Blogger aroti, at 4 maggio 2006 alle ore 21:36  

  • Io non l'ho vista molto bene.
    Ti faccio rispondere da ape.

    By Blogger marshall, at 4 maggio 2006 alle ore 21:38  

  • @Ape, infatti io avevo scritto:
    (o collaborazioni a progetto che poi sono la stessa cosa... solite cose ridicole all'italiana). Intendendo che hanno cambiato il nome e qualche regolina ma il precariato per le persone è sempre lo stesso purtroppo!

    By Blogger Grissino, at 5 maggio 2006 alle ore 22:25  

  • ...ricordo bene quell'uomo..... moriva 27 anni fà, di questi giorni...nello scantinato dei suoi uffici...

    By Blogger olga, at 15 novembre 2007 alle ore 21:56  

  • Signora Olga,
    penso di conoscerla.

    Era il mattino seguente, un lunedì di novembre, quando un tipografo, cliente della gloriosa Cartiere Sterzi, mi comunicò di aver appreso dai giornali della morte del Conte Bruno Sterzi.
    Ricordo tutto di quei giorni e di quel periodo, a riguardo anche della mia vita.

    Un caro ed affettuoso saluto.

    By Blogger marshall, at 16 novembre 2007 alle ore 09:59  

  • Anch'io vorrei dire due parole, anche se con ritardo, su questa splendida persona a cui sono stato, come dipendente, a stretto contatto per sette anni. concordo con quanto hai scritto, vorrei solo aggiungere che se avesse avuto il cosidetto pelo sullo stomaco, come la maggior parte degli industriali odierni, una soluzione per salvare la sua azienda c'era: entrare in borsa e scaricare sugli altri parte dei debiti. non lo ha fatto perchè questo era contrario alla sua etica morale.
    un caro saluto alla sig.ra olga che anch'io credo di conoscere

    By Anonymous Anonimo, at 9 dicembre 2007 alle ore 13:35  

  • Caro anonimo,
    ti ringrazio per la testimonianza. Io gli sono stato vicino molto più tempo di te, quindi dovremmo essere stati colleghi.
    Concordo su quanto dici di lui. E dopo 27 anni ce l'ho ancora forte nei miei pensieri: è stata una persona splendida.
    Ancora un caro saluto alla Signora Olga, se dovesse ripassare da queste parti.

    By Blogger marshall, at 9 dicembre 2007 alle ore 19:13  

  • Meglio mettere un data.
    L'ultimo commento di anonimo e la mia risposta, sono del 9 dicembre 2007.

    By Blogger marshall, at 9 dicembre 2007 alle ore 19:15  

  • si marshall,
    siamo stati colleghi per molti anni e ci sentiamo spesso anche al telefono. saluti.
    alberto

    By Anonymous Anonimo, at 13 dicembre 2007 alle ore 11:31  

  • oggi nell'androne di attesa di una sala oculistica, mi sono intrattenuto a chiaccherare con la moglie, la quale senza avermi mai visto prima è stata capace di trasmettermi tutto quello che di bello aveva visto nella vita. Ho passato quasi due ore con le orecchie trasformate in riceventi, riceventi di un messaggio di gioia di vita.
    vrei voluto salutarla e augurale buona Pasqua, ma il susseguirsi delle visite, non me lo hanno permesso...

    By Anonymous Anonimo, at 9 aprile 2009 alle ore 17:13  

  • salve a tutti, sono stato dipendente delle Cartiere Sterzi fino a dicembre 1973, e negli ultimi mesi ho lavorato con la mia scrivania di fronte alla scrivania del Conte Bruno Sterzi.
    Vi dico che aveva una forza d'animo, una coerenza con il lavoro che svolgeva, comune a pochi. Controllava tutto e tutti, ma soprattutto me che allora vevo solo 20 anni ( e la scrivania di fronte alla sua) Seppi della sua morte, ma soprattutto come avvenne, per puro caso.
    Era un grande uomo.

    piero

    By Blogger piero, at 3 gennaio 2010 alle ore 17:06  

  • Piero,
    hai per caso abitato a Cinisello, dove la Sterzi aveva un deposito?

    By Blogger marshall, at 3 gennaio 2010 alle ore 17:19  

  • certo che abitavo a Cinisello, e portavo i calzoni corti, però non ho capito chi sei "marshall"

    piero

    By Blogger piero, at 3 gennaio 2010 alle ore 17:35  

  • Piero,
    io, invece, ora ho capito benissimo chi sei. Quando sei "scappato" da Cinisello, anzi da Sesto, sei andato ad abitare "oltre" Roma, e tua madre faceva la sarta in casa.
    Ben ritrovato.
    Ciao.

    By Blogger marshall, at 3 gennaio 2010 alle ore 17:57  

  • Occorre precisare che i commenti di Piero, il cremonese, sono di ieri, domenica 3 gennaio 2010.

    By Blogger marshall, at 4 gennaio 2010 alle ore 11:36  

  • Un aneddoto riguardante il Conte Sterzi.
    Il disco Le 4 stagioni di Vivaldi, di cui al mio post

    http://ecopolfinanza.blogspot.com/2010/01/antonio-vivaldi-linverno.html

    del 3 gennaio 2010, è stato pagato dal conte Sterzi.
    Era la primavera di non so quale anno, era un sabato e c'era in corso una riunione tra i venditori della Lombardia e i capi deposito del nord Italia. Contrariamente alle abituali riunioni del lunedì, quella volta avvenne di sabato. Ma tant'è, i suoi venditori, e i suoi addetti dell'ufficio vendite erano abituati alle riunioni del sabato.
    Il capo deposito di Padova, e il suo venditore di punta, sig. G..., se non sbaglio, sottoposero al conte il problema del cartoncino per le custodie dei dischi (c'era in discussione un grosso ordine per la fornitura di tale cartoncino (TC2 da 110 gr.) nella zona del padovano). Il conte, allora, per avere in mano qualcosa di concreto con cui poter discutere, chiese al più giovane dei venditori, il suo "pupillo" e all'impiegata Rosanna B. di andare a comprare due dischi.
    La scelta dei due (più dell'uno, che di lei) cadde su "Le 4 Stagioni" e "Il lago dei cigni" di Cajkovskij.
    Ora quei dischi sono in possesso del sottoscritto.

    p.s. dedicato ad Olga, in ricordo del suo amato Padre.

    Scritto il 30 gennaio 2010

    By Blogger marshall, at 30 gennaio 2010 alle ore 22:36  

  • Marshall grazie, quasi tre anni per rispondere è un'indecenza, ma è un caso aver ritrovato questo post.
    ma che coincidenza; domani è il 32esimo anniversario della morte di mio padre (8/11/80), e io sto leggendo i vostri gentili ricordi. Olga, 7/11/12

    By Anonymous olga, at 7 novembre 2012 alle ore 18:03  

  • Olga,
    grazie per il passaggio.
    Io, Alberto e soprartutto Nando abbiamo semppre in mente quella domenica...
    Conservo anche il triste ricordo della funzione funebre che facemmo nella "bella" chiesa di di Sant'Antonio, per la quale avevo scritto questo post
    (cliccare qui per leggere). Il più bel ricordo lo lesse il rag.Sita.

    Molti miei ricordi della Cartiera Sterzi sono contenuti in questi articoli (cliccare qui per leggere). Nel secondo di questi articoli parlo anche del Cimitero Monumentale.

    Ma ora il mio maggior interesse è per un blog letterario dove sto trasferendo anche i miei ricordi
    QUI e QUI troverà qualcosa. Vediamo se scoprirà il personaggio del primo racconto. Anche Lui non è più tra noi. Fu molto vicino a suo Padre.
    Un caro saluto.

    By Blogger marshall, at 7 novembre 2012 alle ore 20:13  

  • Ho visto per puro caso questi commenti e volevo salutare sperando che il mio pensiero arrivi la carissima Olga che ho ben conosciuto ai tempi della scuola media di via della Spiga e della quale ero affascinato per la sua bellezza e simpatia come un regazzino puo' esserlo . Mi dispiace per il papa, e veramente un caro saluto Paolo B.

    By Blogger Paolo, at 15 ottobre 2016 alle ore 16:44  

  • Ho visto per puro caso questi commenti e volevo salutare sperando che il mio pensiero arrivi la carissima Olga che ho ben conosciuto ai tempi della scuola media di via della Spiga e della quale ero affascinato per la sua bellezza e simpatia come un regazzino puo' esserlo . Mi dispiace per il papa, e veramente un caro saluto Paolo B.

    By Blogger Paolo, at 15 ottobre 2016 alle ore 16:49  

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