23 maggio 1992
Statua di Sciascia a Racalmuto - da Wikipedia - autore Davide Mauro
Giornata buia quella del 23 maggio di 21 anni fa: con La strage di Capaci l'Italia sembrava ritornare indietro di 20 anni, al periodo degli Anni di piombo. Nella strage, compiuta dalla mafia, perirono il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani.
Anni prima un grande scrittore descriveva cosa fosse la mafia moderna nel suo più celebre dei romanzi: Il giorno della Civetta. Romanzo divenuto famoso anche per quella frase messa in bocca al boss don Mariano: "gli uomini si dividono in cinque categorie: uomini, mezzi uomini, ominicchi, piglianc*lo, e quaquaraquà".
Chi volesse risentire la celebre frase, interpretata da Orso Maria Guerrini, non ha che da sintonizzarsi questa sera su Rai5, dove, dal Teatro di Racalmuto, Sebastiano Somma, e il regista Fabrizio Catalano - nipote di Leonardo Sciascia - metteranno in scena Il giorno della civetta, uno spettacolo che da tre anni sta facendo il giro dell'Italia.
1 Comments:
E poichè le disgrazie non vengono mai sole, dopo le bombe che uccisero Falcone, la moglie e la scorta, ecco Scalfaro presidente della repubblica.
By Massimo, at 23 maggio 2013 alle ore 18:19
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