Ti cerco da sempre
A grande richiesta, ieri sera nell'Auditorium Comunale di Nova Milanese è andata in scena la replica della commedia Ti Cerco Da Sempre, scritta e diretta dal regista Franco Pozzi, e di cui s'è già accennato in questo blog.
L'opera, squisitamente genuina, non ha avuto nulla da invidiare a grandi e costose realizzazioni teatrali. Due ore di recitazione serrata, senza soste, tranne i dieci minuti d'intervallo tra il primo e il secondo tempo. Frequenti cambi di scena (circa venti). Al termine della recitazione molti del pubblico avrebbero desiderato il prolungamento dello spettacolo, eventualmente mediante inserimento di altri episodi nella storia, oppure la sua replica. Una replica che, a buon ragione, si sarebbe potuta effettuare oggi, se non fosse che il teatro era già stato prenotato da tempo da un'altra compagnia. E' certo che una replica in data odierna avrebbe comportato molto meno disagi per il gruppo. Per la realizzazione delle scene sono infatti necessarie molte ore di lavoro da parte di volontari, che prestano gratuitamente la loro attività, durante il loro tempo libero (vedi foto di scena, qui e in alto, tratte dall'archivio fotografico di Roberto Visigalli: qui altre foto ).
Per dare vita allo spettacolo, completamente gratuito, tranne un'offerta finale, totalmente anonima e su base volontaria, da destinare alla beneficenza, è stato necessario l'assiduo impegno di ben quarantatre persone, ivi compresi i diciannove Attori per Caso.
Ieri sera è stata una serata del tutto speciale per il gruppo: si raccoglievano fondi per finanziare "La Curiera".
La Curiera (cliccare qui per accedere al loro sito) di Nova Milanese si occupa dei disabili mentali e fisici presenti nel territorio, ed è orientata unicamente a rendere loro un pò meno scomodo questo mondo, che non è stato pensato a misura dei disabili. La Curiera è una ONLUS accreditata per poter essere sostenuta dal 5 x 1000 (vedere codice dal loro sito).
Iniziata la missione quasi in sordina, la loro avventura ha poi preso il grande volo avvalendosi delle esperienze acquisite dal gruppo "La Cordata" di Gorgonzola (cliccare qui per accedere al loro sito) , attiva da oltre dieci anni in tale campo.
Quando La Curiera nacque, 11 anni fa, sicuramente pochi loro concittadini sarebbero stati pronti a scommettere su tale longevità. La Curiera è così entrata di diritto nel novero delle scommesse vinte, da parte dei loro ideatori, così come lo è stato per La Prateria di Paderno Dugnano, città ai confini di Nova Milanese. La Prateria, nata nel 1980 per volontà di Fabbro Maria Norma, genitore di un ragazzo disabile, e di un gruppo di amici e genitori, oggi è diventato un centro lombardo di primaria eccellenza, nel campo della riabilitazione generale.
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Quando La Curiera nacque, 11 anni fa, sicuramente pochi loro concittadini sarebbero stati pronti a scommettere su tale longevità. La Curiera è così entrata di diritto nel novero delle scommesse vinte, da parte dei loro ideatori, così come lo è stato per La Prateria di Paderno Dugnano, città ai confini di Nova Milanese. La Prateria, nata nel 1980 per volontà di Fabbro Maria Norma, genitore di un ragazzo disabile, e di un gruppo di amici e genitori, oggi è diventato un centro lombardo di primaria eccellenza, nel campo della riabilitazione generale.
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Passando allo spettacolo, qui di seguito la presentazione tratta dal loro volantino. In chiusura trascrivo anche la citazione, molto bella, del sacerdote ambrosiano don Federico Mandelli, con la quale si è aperta la commedia.
E' la storia del "dottor Elvis Maria Mengozzi, dottore ma non medico" che nell'arco dei 14 giorni in cui si dipana il racconto passerà dall'essere manager ambizioso e cinico a "vicino di casa" disponibile, protetto ed innamorato. Ognuno degli spettatori può ritrovare piccoli episodi, espressioni dialettali, modi di dire, ricordi, il cui insieme ci darà il senso e l'urgenza di "stabilire contatti" umani, duraturi e significativi.
Per quanto possiamo essere di casa nella vita, rimaniamo sempre stranieri, in esilio; sempre a imparare d'accapo l'abc delle cose essenziali. Veniamo al mondo senza sapere cosa significhi nè cosa occorra per vivere, e così per tutte le stagioni che attraversiamo: si impara ad amare, si impara a crescere un figlio, si impara cosa sia un lavoro, si impara lo scorrere del tempo, si impara il declino delle forze nell'accumulo dei giorni...Si impara sempre d'accapo, sempre al primo giorno di scuola. Si impara perchè non si conosce. Si impara quando si sa di non sapere. Si impara se ci si riconosce stranieri, alle cose proprie e altrui, a sè come agli altri...
foto dalle scene finali
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