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domenica, gennaio 01, 2012

Le origini del dissesto finanziario italiano 1

Questa serie nasce dalla curiosità di approfondire le cause che hanno portato l'Italia a sfiorare il precipizio, o l'orlo di un burrore, per usare di una frase cara al nostro attuale presidente del Consiglio Mario Monti. Pericolo non ancora scampato. La curiosità mi è nata ieri sera, mentre ascoltavo l'omelia di fine anno del parroco della chiesa centrale del mio paese di provincia. Nell'omelia egli ha stigmatizzato sull'ampio dolore che stanno vivendo molti suoi parrocchiani, a causa della debacle finanziaria in atto nel nostro paese. Ne ha addossata gran parte della colpa alla corruzione, che avrebbe ormai permeato settori sempre più vasti delle amministrazioni pubbliche di questa nazione. Un livello di corruzione tale che ci relegherebbe ai posti più bassi di una "ideale" classifica mondiale, ponendoci su gradini ancor più bassi rispetto a quelli occupati da certi stati africani, conosciuti per essere i più corrotti del mondo. 
Dopo aver ascoltato la confessione qui sotto di Craxi al processo Cusani, a titolo personale, e dopo aver appreso di nomi di personaggi assolutamente insospettabili, posso aggiungere che la corruzione di cui parlava il mio parroco ha origini molto antiche. Alcune delle persone nominate sono ancora in vita, e occupano ancora importanti posti di comando della nazione.

Buon ascolto.


 

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