Il canto del cigno
Premessa
La morale che se ne potrà trarre da questo post, va messa in relazione con i punti programmatici dell'articolo di Nessie sull'inutile corteo sindacale dei trombati.
Fino agli inizi del 2010, credo sia stato l'unico settore profittevole dai tempi del crollo della New economy, ma ora temo che anche per questa branchia industriale sia venuto il momento del canto del cigno. Si tratta del settore dei pannelli solari. Da quanto si apprende in ambienti borsistici, Solon, leader mondiale dei pannelli solari, ha dato il via alla procedura di insolvenza. Il gruppo, presente anche in Italia, è quotato alla borsa di Francoforte, dove oggi ha perso il 47%, a 0,41 euro, con un minimo intraday di 0,335.
Pare che in Germania il settore dei produttori di fotovoltaico sia in forte crisi, forse anche a causa della concorrenza asiatica, che vende in Europa a prezzi insostenibili per le aziende locali. A causa della crisi finanziaria che ha investito gli stati europei, è anche in corso una forte riduzione degli incentivi pubblici. La società aveva in corso trattative con potenziali investitori e banche creditrici, che, a quanto pare, si sarebbero defilati, costringendo così l'azienda a fare ricorso alla procedura di insolvenza.
Nel 1998, Solon era stata la prima società del fotovoltaico a quotarsi in borsa. Le società che in Italia avevano seguito le sue orme, per un pò di tempo erano state delle galline dalle uova d'oro, ma poco dopo la fortuna era cessata anche per loro.
Secondo il parere di diversi analisti finanziari, il fallimento di Solon, poichè di questo si tratta, potrebbe essere il primo di una serie nel settore fotovoltaico.
Morale della favola: finchè non si prenderanno seri provvedimenti, non ci saranno manovre che tengano, per salvare posti d lavoro e pensioni future.
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2 Comments:
Ci vuole altro che la "green economy", per rilanciare l'economia. Mi sa che la prossima bolla sarà ..."verde".Grazie per il link :-)
By Nessie, at 14 dicembre 2011 alle ore 19:59
Ci vorrebbe tanto ! Certamente le tasse sono la soluzione peggiore se non è accompagnata dalla chiusura dei rubinetti della spesa.
By Massimo, at 15 dicembre 2011 alle ore 06:54
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