La fine delle illusioni
Commento all'articolo di Marcello Foa, recensito da Eleonora.
In un certo senso sono contento della situazione che s'è venuta a creare sul debito pubblico sovrano, ora tutte le ipocrisie, le falsità, le bugie, le nefandezze che venivano inventate su Berlusconi, per forza di cose dovranno cessare per sempre; credo che nessuno di testa sana darà più retta a certi sproloqui. Credo anche che i nostri futuri leader di partito, per almeno cento e forse più anni, a meno che siano stolti, ricorderanno per sempre a cosa si va incontro non avendo mai in mente le cifre del debito pubblico; pare infatti che nel mondo non ci sia più nessuno disposto a finanziarcelo; dovremo imparare a cavarcela da noi stessi, con i nostri mezzi. Non entro nel merito della manovra Monti, tanto, son sicuro, emendamenti verranno fatti in parlamento, ma i leader delle opposizione, di qualsiasi colore politico essi saranno, non potranno più dimenticare questa lezione assai salutare, non potranno più far finta che non sia successo nulla; e quindi non potranno più raccontare frottole ai loro elettori. E sarà sempre più dura fare il politico in futuro; diventerà una vita di veri sacrifici, con pochi soldi (pian piano verranno smantellati anche tutti i loro bonus e privilegi, perchè soldi ce ne saranno sempre meno), e farà il politico solo chi avrà una vera passione per la politica, poichè sarà solo quella che lo reggerà nei momenti bui.
Nel blog Il Giardino delle Esperidi, Hesperia ha pubblicato un inconsueto post, che tratta questo tema contingente; ebbene, tra i commenti si parla anche di come Argentina, e forse Burkina Faso stiano sopravvivendo appoggiandosi esclusivamente sulle loro forze, senza ricorrere ai prestiti strozzacollo del FMI.
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