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venerdì, dicembre 16, 2011

A TG.COM.24

Se quello di Monti fosse veramente il governo dei tecnici e dei coraggiosi, così come è stato dipinto, avrebbe dovuto mettere in cantiere da subito la seguente semplice manovra.

- Anzichè reintrodurre l'ICI così semplicemente, avrebbe dovuto renderla totalmente detraibile da IRPEF o IRES che sia, ovvero considerarla come se fosse una ritenuta d'acconto a fni IRPEF o IRES.
- Oltretutto si conseguirebbero numerosi vantaggi, in primo luogo si contribuirebbe a ricucire lo strappo con la Lega, da subito contraria alla reintruduzione dell'ICI, dando anche loro il segnale che si andrebbe verso la pratica attuazione del federalismo fiscale/federalismo municipale.
- I soldi pagati come ICI non verrebbero più pagati come IRPEF / IRES; e lo stato, avendo meno entrate dalle voce IRPEF / IRES, farà a sua volta minori trasferimenti ai comuni. 
- Dal momento che verrebbe considerata ritenuta d'acconto, nessuno più avrebbe ragioni o interessi particolari ad evaderla.
- Siccome scatterebbe il reciproco interesse di Stato e Comuni, scatterebbe anche il reciproco interesse a stanare i proprietari dei 2.000.000 di immobili non censiti (si creerebbe anche lavoro indotto, con la creazione di nuovi posti per addetti al catasto).
- Vista come manovra Salva Italia sta bene la reintroduzione dell'ICI, fatta però come sopra, e considerandola alla stregua di una ritenuta d'acconto IRPEF / IRES.
  

1 Comments:

  • Posso convenire che considerare l'ici una ritenuta d'acconto annullerebbe il suo perverso effetto. Resto comunque dell'idea che la semplificazione vorrebbe una sola tassa diretta, a percentuale limitata tipo il 20%, uguale per tutti e su tutti i redditi. Poi ognuno si paga i servizi di cui usufruisce. E niente tassa sulle case.

    By Blogger Massimo, at 16 dicembre 2011 alle ore 17:59  

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