Bersani l'illusionista
Con riferimento alla frase "Del resto è una vita che il centrosinistra vive d’aria", scritta nell'articolo di Mario Giordano, recensito da Eleonora, ieri Bersani deve averne sparata un’altra grossa delle sue. Pensa di poter illudere tutti gli italiani facendo credere che lui risolverebbe la crisi finanziaria italiana, che non è solo italiana ma è mondiale, semplicemente tassando i grandi patrimoni immobiliari. Il fatto è che, complici le nostre sinistre (partiti, sindacati, mass-media) ci hanno abituati a guardare solo alle nostre manchevolezze, trascurando quelle degli altri. Infatti, come risulta da questo studio del Sole 24Ore, che non è mai stato tanto tenero col governo Berlusconi, risulta che Germania, Inghilterra e Francia non stanno poi tanto meglio rispetto all'Italia, quanto a debito pubblico. Un pò di studio e un pò di decenza, quindi, nel diffondere certi catastrofismi. Ma veniamo alla geniale idea di Bersani, quella di tassare i grandi patrimoni immobiliari per risolvere la questione del debito pubblico.
Povero illuso, e poveri illusi tutti i citrulli che prendono per oro colato le sue parole. E chi sarebbero questi proprietari di grandi patrimoni immobiliari? Grandi gruppi in dissesto finanziario, come si evincerebbe dalle quotazioni dei titoli di borsa delle società immobiliari facenti capo a: gruppo Ligresti, a capo di Fondiaria SAI e Milano Assicurazioni; gruppo Pirelli Real Estate, ora Prelios; gruppo Aedes. E poi il gruppo Beni Stabili, un gruppo che però investe prevalentemente in centri commerciali e supermercati; il gruppo Risanamento, anche con vecchi interessi nell'ex area Falk, ora nel mirino degli inquirenti per il noto caso Penati; la Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue. Come vedete, i primi tre dell'elenco non vanno granchè bene, e una tassa sugli immobili sarebbe il colpo di grazia, e non farebbe portare nulla nelle casse dello Stato; gli ultimi due sono praticamente intoccabili; di Beni Stabili s'è detto. Ecco quindi dimostrato che ieri il leader PD ha parlato a vanvera.
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Stralcio dall'articolo di Mario Giordano, contenente la famosa frase
Del resto è una vita che il centrosinistra vive d’aria, d’amore e di straordinarie coincidenze.
Nell’ottobre 1989, per esempio,venne accertato nell’ambito dell’inchiesta Enimont, che Raul Gardini entrò a Botteghe Oscure con un miliardo di lire e uscì senza: vedi alle volte le straordinarie coincidenze, che ti combinano? Il pm Nordio indagò su 370 milioni passati dalla coop Unieco a Marcello Stefanini, allora tesoriere del Pd, ma dovette concludere che si trattava di straordinarie coincidenze. Le stesse straordinarie coincidenze che hanno portato miliardi nel borsellino di Primo Greganti, il mitico compagno G, o sui conti esteri di Cesare De Piccoli, ex parlamentare veneto del Pci. Vogliamo arrivare a periodi più recenti? Secondo voi perché D’Alema telefona a Giovanni Consorte, numero uno di Unipol, durante la scalata Bnl, e gli dice «vai facci sognare»? E perché Fassino gli chiede «abbiamo una banca? ». È evidente: si tratta di coincidenze. Forse volevano anche loro comprare un ristorante, ma non si sono spiegati bene.
2 Comments:
Bersani, parlando, ha perso quella patina di credibilità che aveva quando stava zitto. E' la prova vivente della validità del proverbio per cui meglio stare zitti e lasciare il dubbio di non essere competenti, che parlare e togliere ogni dubbio in merito.
By Massimo, at 11 settembre 2011 alle ore 17:08
E' proprio così. Ha parlato a vanvera, dando prova di totale incompetenza. Il settore edile è nella crisi più nera dal dopoguerra, e lui pensa di dargli un'altra mazzata. Così, oltre a non costruire più, perchè c'è già molto invenduto, e perchè sarà sempre più difficile vendere a prezzi congrui, nessuno restaurerà neanche più l'usato. A qual pro, se poi si alza il valore dell'immobile, e si viene considerati più ricchi, e quindi da tartassare?
E' talmente incompetente da non aver nemmeno considerato le conseguenze negative sul piano occupazionale!
By marshall, at 11 settembre 2011 alle ore 23:16
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