Il Sentiero del Viandante
Fino agli inizi del XIX secolo gli spostamenti tra Lecco e la Valtellina potevano avvenire solo attraverso disagevoli sentieri di montagna e mulattiere. Caduto Napoleone nel 1815, seguì la Restaurazione durante la quale l'Austria rimise in suo asservimento la Lombardia. Divenne più guardinga, tirannica e sospettosa verso i lombardi, tra l'altro introducendo o ripristinando il "rito" del coprifuoco. Per rendere più agevole e velocizzare lo spostamento di truppe da e verso la madre patria, progettarono poi una vera strada militare per lo Stelvio. La strada fu inaugurata nel 1832, ed è l'attuale provinciale 72 Lecco-Colico. Fino a quel periodo, gli spostamenti in quel versante del lago di Como potevano avvenire solo via lago o attraverso sentieri e mulattiere, unica rete di collegamento via terra. Un tempo quel sentiero era indicato come Via Ducale o Via Regia. In tempi più vicini a noi era chiamata "Strada dei Viandanti".Di essa, ormai in disuso e trascurata, se ne stavano perdendo tracce e perfin la memoria. Da anni le proloco dei paesi interessati sono attivamente impegnate, a scopo didattico-turistico, per far ripristinare e far rivivere quegli antichissimi sentieri. Di alcuni tratti si sarebbero riscontrate enormi difficoltà nell'individuazione del giusto itinerario, o quello principale. E' il caso di Dervio, ad esempio, il cui tratto cittadino del sentiero è stato inglobato nella suddetta provinciale 72, per tutto il tratto di via Duca d'Aosta, che ne ha assorbita ogni traccia; proseguendo per il centro storico cittadino, invece, il sentiero si allontana dalla provinciale, in via Diaz, quasi a volerla baipassare, in realtà staccandosi da essa da dopo il ponte austriaco della provinciale sul fiume Varrone e su fino al quartiere Castello, costeggiando la Torre Medievale. Il tratto di sentiero che va dal Varrone alle tre fontane credo sia uno dei più suggestivamente malinconici del percorso cittadino. Compie un breve tragitto passando tra le antiche case del vecchio centro storico, quasi tutte ripristinate. Il sentiero-viottolo è stato tutto pavimentato di recente con i sanpietrini. Unico neo riscontrato, rispettando l'antico tracciato alcuni tratti dello stradello sono fatti a gradini per poter "mangiare" il dislivello esistente tra il ponte sul Fiume e le tre fontane; ragion per cui è di difficle fruizione da parte di un disabile in carrozzella. Delle tre fontane - che zampillano in continuazione acqua fresca, ricca di minerali ferrosi - una è stata spostata più a valle per renderne più facilmente fruibile l'utilizzo. Quella via del tratto cittadino si chiama appunto Sentiero del Viandante. Gli amanti della passeggiata potranno gustare quel tragitto domenica 19 settembre, quando si svolgerà la seconda delle cinque tappe della passeggiata da Colico ad Abbadia.
Gl'interessati possono consultare in rete il programma, cliccando qui di seguito Il sentiero del Viandante.
Gl'interessati possono consultare in rete il programma, cliccando qui di seguito Il sentiero del Viandante.
La partenza è prevista dalla stazione ferroviaria di Bellano, da dove si partirà in treno per Dorio. Qui s'inizierà la passeggiata con visita al borgo rurale di Mandonìco ed alla chiesa di S.Giorgio del '400.
Passeggiata lungo il sentiero fino al BORGO MEDIEVALE DI CORENNO PLINIO con visita guidata alla chiesa di S.Tommaso di Canterbury con le arche degli Andreani ed al borgo con il Castello e le famose "scalotte", lunghe scalinate molto ampie, con i gradini scolpiti direttamente nella roccia. Dopo questo tuffo nella "Storia" l'animo sarebbe già abbondantemente appagato della pur piacevole faticata della passeggiata, ma dobbiamo proseguire perchè siamo solo agli inizi della camminata...
... ci attende il Castello di Dervio, dotato di torre d'avvistamento in vista lago, ancora integra, risalente al tardo medioevo.
Dopo una sosta di ristoro con visita a Dervio, si riparte in direzione del Santuario di Lezzeno dedicato alla Madonna delle lacrime, risalente al 1690.
Passeggiata lungo il sentiero fino al BORGO MEDIEVALE DI CORENNO PLINIO con visita guidata alla chiesa di S.Tommaso di Canterbury con le arche degli Andreani ed al borgo con il Castello e le famose "scalotte", lunghe scalinate molto ampie, con i gradini scolpiti direttamente nella roccia. Dopo questo tuffo nella "Storia" l'animo sarebbe già abbondantemente appagato della pur piacevole faticata della passeggiata, ma dobbiamo proseguire perchè siamo solo agli inizi della camminata...
... ci attende il Castello di Dervio, dotato di torre d'avvistamento in vista lago, ancora integra, risalente al tardo medioevo.
Dopo una sosta di ristoro con visita a Dervio, si riparte in direzione del Santuario di Lezzeno dedicato alla Madonna delle lacrime, risalente al 1690.
Discesa a Bellano toccando la frazione di Ombriaco.
Tappa obbligata all'Orrido di Bellano, dopo di chè si torna verso la stazione ferroviaria toccando la monumentale chiesa parrocchiale trecentesca dei S.S. Nazaro e Celso.
Foto: dall'alto:
- Dorio (luogo di partenza della seconda tappa della camminata sul Sentiero del Viandante);
- tramonto sul lago con vista su Dorio (le due foto sono di Angela Acerboni)
- Corenno Plinio
5 Comments:
Marshall
provinciale 72 Lecco-Colico è quella che va al passo dello Stelvio passando per Bormio? La Valtellina l'ho percorsa diverse volte,quando andavo a sciare sullo Stelvio. Di solito all'andata facevo la salita dalla parte di Merano,troppo divertente da fare in auto, mentre al ritorno scendevo da Bormio verso il lago di Como.
Bei panorami da entrambi i versanti.
Ciao
Sarc.
By sarcastycon, at 14 settembre 2010 alle ore 08:44
Sarc.,
al tuo commento sarebbe più indicato ti rispondessero gli amici che ho conosciuto quest'anno sul lago: veri esperti e conoscitori di tutti quei tragitti che citi, ed esperte guide del Sentiero del Viandante, almeno per il tratto Colico-Bellano.
Dici bene: panorami meravigliosi da entrambe i versanti. A tal proposito racconterò di un aneddoto su papa Giovanni XXIII quand'era andato in convalescenza a Menaggio, da semplice prelato.
E pensare che quei luoghi li riscoprii solamente l'anno scorso...sulle tracce della Filanda Gavazzi e del Cotonificio Cantoni, entrambe di Bellano, come ho raccontato nel post di settembre dell'anno scorso!!!
E' da ridere: scoprire panorami naturali ineguali, andando alla scoperta di archeologia industriale!!!
A proposito del Castello di Corenno Plinio, nel 2008 Bredd Pitt lanciò una proposta d'acquisto, onde restaurarlo salvandolo da sicuro degrado: è una perla, ultima testimonianza significativa di un'epoca che fu. Ma di questo parlerò in apposito post.
Una constatazione: dai tuoi post e commenti sto scoprendo che hai girato mezza Europa; e anche da sportivo!
Complimenti.
Ciao, e buona giornata. Per me sarà una mattinata campale.
By marshall, at 14 settembre 2010 alle ore 09:25
Sì la provinciale 72 Lecco-Colico era un tratto della SS36 che da Milano porta allo Stelvio, dopo l'apertura del tratto di superstrada Lecco Colico (prevalentemente in galleria)questo tratto che costeggia il lago da Lecco a Colico è diventata S.P.72
Ciao Angela
By Ange, at 2 dicembre 2010 alle ore 23:59
Angela,
benvenuta nel blog.
Il prossimo racconto che pubblicherò sul Giardino delle Esperidi (dove ho pubblicato le storie del Medeghino e di Forte Fuentes), sarà dedicato a Bianca Maria Visconti, i quali Visconti, duchi di Milano, avevano miniere di ferro e altri metalli a Premana e suoi dintorni.
Ciao, e salutami i "paesani".
By marshall, at 3 dicembre 2010 alle ore 00:19
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