Dongo, ovvero delle origini della Falk
Anche Dongo, come detto, faceva parte delle Tre-Pievi, essendone la propaggine più a sud.
Negli anni '80, quando iniziai ad interessarmi attivamente di borsa, mi consigliavano di seguire attentamente 4 titoli: i due che finivano in elli, Pirelli e Agnelli (FIAT), poi Pesenti (Italcementi), quindi Falk. Tra le quattro era anche nato un sodalizio perfetto, fatto di partecipazioni incrociate. Prima di quel periodo, quindi prima degli anni '80, ero ragazzo ed abitavo a Cinisello. Mattina, giorno e sera, ma soprattutto intorno alle 14, quando finiva ed iniziava il turno di quell'ora, mi capitava d'incrociare operai della Falk che dal mio paese si recavano al lavoro in bicicletta verso Sesto San Giovanni, dove le Acciaierie avevano il loro più grande stabilimento (enorme, occupava quasi metà città), con i loro maggior alti forni (che oggi non esistono più); dava lavoro, e quindi ricchezza, a migliaia di famiglie del circondario e della bergamasca, da dove molti venivano. Non a caso ho parlato di ricchezza, perchè due di tali operai, che conobbi fraternamente, morti gli anni addietro, hanno lasciato in eredità ai loro figli fior fior di case (case, al plurale) e cospicui conticini in banca. Erano risparmiatori all'osso. Per accantonare tutti quei soldi, si erano alimentati soprattutto ad uova, che facevano produrre dalle loro galline, e poi, come se non bastasse, nel tempo libero - si fa per dire - si costruivano le case. E' così che l'Italia è cresciuta in quegli anni. E' così che l'Italia si era risollevata dai guasti della guerra.
A quei nonni, che hanno ricostruito l'Italia e creato il benessere di cui noi godiamo - checchè se ne dica - dobbiamo la nostra infinita riconoscenza. Già perchè finito il pesante lavoro dell'acciaieria, si caricavano di straordinari coltivando l'orticello e accudendo a conigli e galline.
Ebbene, le origini della Falk, e della Pirelli, sono da attribuire al lago di Como. La Falk è nata nei pressi di Dongo. Il fondatore delle Industrie Pirelli era nato a Varenna (Lecco), figlio di un fornaio del posto. Ma di costui parleremo in successivi post, qui ci occupiamo della "bella" storia della Falk.
In epoca comunale, "Dongo fu Borgo cinto da mura di cui rimane un piccolissimo avanzo con porta ad arco in piazza Vertua Gentile. ... dal secolo XV in poi vi sorsero i forni per il minerale di ferro che si cavava dalle miniere di Barbignano e Tegano nella sua valle, e che si portava dalle altre miniere della valle Morobbia attraverso la strada del San Jorio. Erede di questa antica lavorazione del ferro fu alla fine del settecento la famiglia Rubini, che nel 1839 si continuò nella Ditta Rubini - Scalini - Falk.
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Dal 1880 le miniere di Dongo furono abbandonate, ma l'industria del ferro vi si continua tuttora (nota bene: stiamo parlando degli anni '60, quando fu scritto il presente capitolo) dalla Società Acciaierie e Ferriere Lombarde Falk, che ha estesissimi stabilimenti ed un proprio porto al di là della foce dell'Albano".
Bibliografia: L'Alto Lario - Minima Lariana - Mariuccia Belloni Zecchinelli
Foto: Dongo dal lago. Dal sito del Comune di Dongo
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