marshall

lunedì, novembre 09, 2009

Cristianesimo e crocifisso

( Crocifisso di San Damiano )

Il termine zoccola deriva dallo scalpitare che facevano speciali zoccoli fatti calzare alle "favorite" del serraglio, quando queste dovevano raggiungere l'alcova del sultano, o del grande dignitario arabo. Questa è storia. Per favorita, intendo la prescelta dell'harem "obbligata", per quella notte, a sottostare alle di lui "voglie". Per adempiere al proprio "dovere", la favorita veniva anche "umiliata" facendole calzare quegli speciali zoccoli, in modo facesse rumore e si notasse il suo passaggio dal serraglio all'alcova. Queste poverette non si può dire fossero zoccole, secondo l'accezione moderna. E questa ritengo sia solo una delle pagine meno nobili che apprenderemmo dallo studio della cultura araba.

Ovviamente, la storia araba contiene anche pagine di grande e sublime storia, cui sono fervidamente interessato e appassionato, dovuta a "Immense" personalità di quella cultura, che noi occidentali potremmo solo invidiare non essere appartenuti alla nostra. Primo fra tutti: Abramo.
Ieri, in quel Domenica Cinque, di cui al post precedente ( leggere anche questa notizia ), Daniela Santanchè ha esplicitato che il "Profeta" avesse avuto 9 mogli, di cui pare che l'ultima abbia avuto solo 9 anni. Fosse vero il fatto, non potrei che essere d'accordo con quanto detto dalla Santanchè. Inoltre, vorrei replicare all'anonimo commentatore al precedente post che, stando così le cose, dall'islam ci sarebbe ben poco di buono da imparare, oltre a quello che viene già insegnato dai Vangeli. E che pertanto preferisco il cristianesimo, il cui simbolo d'eccellenza rimane il crocifisso. A tal proposito mi piace ricordare la storia della Collina delle Croci in Lituania, dove Giovanni Paolo II andò ad inginocchiarsi nel 1993.

"Si tratta di una piccola altura su cui si ergono oltre cinquantamila croci, piantate per devozione dai pellegrini secondo una tradizione popolare che dura da alcuni secoli, ma che ha preso un enorme impulso nella seconda metà del XX secolo come simbolo dell'identità nazionale lituana. Nel 1900 c'erano soltanto 130 croci sulla collina. Durante l'epoca sovietica (guarda caso), per tre volte le croci della collina furono completamente abbattute, ma ogni volta ricomparivano sempre più numerose. Oggi si contano circa 56.000 croci di ogni dimensione, foggia e materiale, da piccole croci in plastica fabbricate in serie a croci artistiche monumentali.

(da: il Cittadino di Monza e della Brianza, 7/11/2009 - Luigi Losa)

Nota: dopo quanto letto, a proposito della Collina delle Croci, trovo strano che uno dei sei giudici componente la Corte dei Diritti Umani di Strasburgo, cui si deve la sentenza per l'eliminazione dei crocifissi dalle aule scolastiche, fosse proprio lituana.

7 Comments:

  • Marshall
    questa volta non sono molto d'accordo con te, di Abramo si parla nella Genesi ed è considerato il patriarca dell'ebraismo, poi dei cristiani in quanto religione conseguente al all'antico testamento.
    Il fatto che maometto lo consideri un progenitore dell'islam attraverso Ismaele ben 26 secoli dopo, mi sembra una forzatura e si riferisce al versetto della Genesi dove Dio dice: "Non ti chiamerai più Abram
    ma ti chiamerai Abraham
    perché padre di una moltitudine
    di popoli ti renderò."

    Cmq Abramo era ebreo e la sua cultura,se mai ne avesse avuta una, non era certamente araba.

    Parlare di "cultura"araba da invidiare,mi sembra eccessivo,molto di quello che è stato attribuito a loro merito, in effetti è solo uno sviluppo di cose scoperte od inventate da altri popoli.Ad esempio i numeri,che tutti chiamano arabi, appartengono invece alla cultura indiana.
    Un personaggio degno di rillievo è Averroè,ma è nato e vissuto in Spagna.... era uno studioso,tra le altre cose, di filosofia greca,specie di Aristotele.Alla fine fu esiliato dalle miopi autorità arabe.
    E' chiaro che in secoli di dominazione araba ci siano stati anche personaggi di un certo rilievo,ma a mio giudizio,non sono assolutamente paragonabili ai nostri Dante,Petrarca,Leonardo da Vinci,Michelangelo,tanto per citarne alcuni.

    Per quanto dice la Santanchè sulla sposa di 9 anni è vero. Fa parte della tradizione narrativa di certi testi arabi e pertanto da considerarsi accettata dallo stesso mondo mussulmano.
    La cosa per i mussulmani non desta scandolo in quanto le donne hanno ben poca considerazione e sono sottomesse in tutto e per tutto all'uomo.
    ciao
    Sarc.

    By Anonymous sarcastycon3, at 9 novembre 2009 alle ore 15:59  

  • Sarc.,
    ripasserò più tardi perchè vedo che inizi con un argomento molto forte: l'ebraismo, argomento sul quale non molto ferrato.
    Comunque, grazie anticipate per lo stimolo a compiere ricerche.

    By Blogger marshall, at 9 novembre 2009 alle ore 17:05  

  • Sarc.,
    ho riletto su Wikipedia la "storia" di Abramo, e ho visto, dai tanti dubbi sorti intorno alla figura, che potrebbe essere valido argomento da forum Aquaeductus.
    Intanto, il mio riferimento alle sue origini arabe è nato dal fatto che, tre domeniche fà, la lettura biblica della santa messa verteva su di un brano riportato nell'enciclopedia online; ed era stato puntualizato che Ur fosse una località araba. Da lì è nato il mio "arabeggiamesco".
    A dopo. Mi prendo una pausa perchè sono stato impegnato nella risposta al post precedente.
    Ciao.

    By Blogger marshall, at 9 novembre 2009 alle ore 18:31  

  • Marshall
    Ur era una città dell'antichissima civiltà sumerica in mesopotamia nel 2000 a.c. circa, poi è stata usurpata dagli arabi,ma molti secoli dopo; oggi è una città irachena.
    Non diamo meriti agli arabi che non hanno: le loro principali attività erano conquistare, sottomettere e distruggere.
    E da allora,pur con alti e bassi,non sono cambiati di una virgola.
    ciao
    Sarc.

    By Anonymous sarcastycon, at 9 novembre 2009 alle ore 21:14  

  • Sarc.,
    è come dici tu: Ur era una città dell'antica Mesopotania, facente ora parte di quello stato, l'Iraq, nato da un'idea di Churchill. Nome e confini li aveva stabiliti lui a tavolino. E' per questo che in quel post in cui parlo di Marco d'Aviano accenno ad un libro intitolato "La follia di Churchill, l'invenzione dell'Iraq". In quel libro, molto istruttivo, c'è anche una breve storia sugli arabi conquistatori. Lo devo rileggere.
    Per il resto, vedo che sei drastico nel giudizio verso di loro. Ma forse tu sei realista, mentre io a volte divento troppo condiscendente.
    ---
    p.s. fino a domani pomeriggio è probabile non mi troverai in rete. Se lasci commenti, è probabile non li vedrai pubblicati fino ad allora.
    Ciao.

    By Blogger marshall, at 9 novembre 2009 alle ore 22:06  

  • MI sa , caro Marsh, che i nostri crocifissi ben presto saremo costretti a metterli come banner nei blog. Da lì almeno, non li può sfrattare nessuno.

    By Blogger Nessie, at 9 novembre 2009 alle ore 23:44  

  • Nessie,
    ti ringrazio anzitutto per la visita che fai quotidianamente al mio blog.
    Non so dove trovi il tempo e le energie, poichè ti vedo molto impegnata col tuo blog, dove i commenti sono ormai non meno di cinquanta per ogni post (ne ho visto alcuni sulla soglia dei cento).
    Mi hai dato un'idea: appena avrò imparato come si fa, metterò il crocifisso come banner nei miei blog.
    Ciao, lavoratrice indefessa.

    By Blogger marshall, at 10 novembre 2009 alle ore 13:00  

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