Sapienza di giudici
I giudici della Corte Europea, che hanno emesso quel diktat sulla eliminazione dei crocifissi in tutte le scuole italiane, i quali, data la loro posizione preminente di "sapienti", dovrebbero far parte di tale elitè terrestre, con tale sentenza hanno dimostrato d'averne poca di sapienza; meno ancora di quella che hanno i bambini di San Siro, a Milano, i quali hanno invece affrontato di petto tale tema, e in maniera totalmente opposta. I bambini delle scuole elementari multietniche di via Dolci e via Paravia, in maggioranza arabi, hanno detto sì al crocifisso, mostrando che a loro il crocifisso non fa paura.
Oppure con tale sentenza i sei giudici della Corte europea dei diritti dell'uomo hanno preferito lavarsene le mani, come fece Ponzio Pilato.
Oppure hanno dimostrato ignoranza della storia europea, che ha radici saldamente cristiane (in tale ipotesi non si riesce a capire come possano occupare quel posto di giudici supremi).
Oppure, eventualità ancor più agghiacciante e pericolosa per le popolazioni autoctone europee, hanno dimostrato odio latente; una sorta di vendetta del mondo islamico verso il mondo cristiano, colpendoli nel loro simbolo religioso per eccellenza: il crocifisso.
Considerando le varie ipotesi, comincio perciò a dar vero credito a quest'ultima, quella che mi sembra la più plausibile. Pensarlo è lecito, visto che tra i sei giudici che hanno emesso la sentenza vi è la turca Isil Karakas che, prima della nomina a giudice, ricopriva l'incarico di vicepreside della facoltà di legge all'università di Galatasaray. Vi è anche la giovane 39 enne Danute Jocienè, che ricopriva lo stesso incarico della Karakas presso l'università di Vilnius. Par di capire, che gli europei puri, o almeno quelli appartenenti alla "prima Europa" siano soltanto quattro su sei (come dire che le due menzionate c'entrino assai poco con l'Europa dei padri fondatori). Il collegio giudicante, che ha emesso quella sentenza all'unanimità, è poi composto da una belga, la presidente, da un italiano (nominato dall'Ulivo e in scadenza), da un portoghese e da un ungherese. In totale, soltanto tre membri su sei provengono dalle fila dell'Europa Unita dei dodici; gli altri si potrebbero configurare come corpi totalmente estranei.
Perciò mi viene spontaneo pensare che sotto quella sentenza vi sia odio latente e strisciante degli islamici verso i cristiani, per quella sconfitta subita a Vienna nel 1683 dai turchi ottomani islamici contro gli europei cristiani. Quell'odio latente, appunto, a cui accenna Renzo Martinelli nell'intervista trasmessa su Rai2 il 26 settembre 2009. (vedere post del 2 ottobre: Marco d'Aviano ). Penso, e ne sono quasi certo, che la decisione della turca abbia condizionato la decisione degli altri cinque.
Oppure con tale sentenza i sei giudici della Corte europea dei diritti dell'uomo hanno preferito lavarsene le mani, come fece Ponzio Pilato.
Oppure hanno dimostrato ignoranza della storia europea, che ha radici saldamente cristiane (in tale ipotesi non si riesce a capire come possano occupare quel posto di giudici supremi).
Oppure, eventualità ancor più agghiacciante e pericolosa per le popolazioni autoctone europee, hanno dimostrato odio latente; una sorta di vendetta del mondo islamico verso il mondo cristiano, colpendoli nel loro simbolo religioso per eccellenza: il crocifisso.
Considerando le varie ipotesi, comincio perciò a dar vero credito a quest'ultima, quella che mi sembra la più plausibile. Pensarlo è lecito, visto che tra i sei giudici che hanno emesso la sentenza vi è la turca Isil Karakas che, prima della nomina a giudice, ricopriva l'incarico di vicepreside della facoltà di legge all'università di Galatasaray. Vi è anche la giovane 39 enne Danute Jocienè, che ricopriva lo stesso incarico della Karakas presso l'università di Vilnius. Par di capire, che gli europei puri, o almeno quelli appartenenti alla "prima Europa" siano soltanto quattro su sei (come dire che le due menzionate c'entrino assai poco con l'Europa dei padri fondatori). Il collegio giudicante, che ha emesso quella sentenza all'unanimità, è poi composto da una belga, la presidente, da un italiano (nominato dall'Ulivo e in scadenza), da un portoghese e da un ungherese. In totale, soltanto tre membri su sei provengono dalle fila dell'Europa Unita dei dodici; gli altri si potrebbero configurare come corpi totalmente estranei.
Perciò mi viene spontaneo pensare che sotto quella sentenza vi sia odio latente e strisciante degli islamici verso i cristiani, per quella sconfitta subita a Vienna nel 1683 dai turchi ottomani islamici contro gli europei cristiani. Quell'odio latente, appunto, a cui accenna Renzo Martinelli nell'intervista trasmessa su Rai2 il 26 settembre 2009. (vedere post del 2 ottobre: Marco d'Aviano ). Penso, e ne sono quasi certo, che la decisione della turca abbia condizionato la decisione degli altri cinque.
1 Comments:
scrivi in riferimento ai giudici:
"ignoranza della storia europea, che ha radici saldamente cristiane (in tale ipotesi non si riesce a capire come possano occupare quel posto di giudici supremi)."
c'è un problema di fondo:
i giudici sono un semplice braccio del potere politico.
è la politica che ha creato i presupposti che hanno portato a questa sentenza.
è la politica hce ha escluso il riconoscimento delle radici cristiane dallo statuto dell'europa.
il giudice di fatto esegue o se preferisci al giudice viene lasciata la libertà di eseguire un disegno di un certo tipo.
in ogni caso il problema sta nel legislatore.
(è il giudice che entra in politica, mai il politico che diventa giudice. evidentemente è considerato uno scatto di carriera).
By LL, at 6 novembre 2009 alle ore 13:31
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