La catena di Sant'Antonio
Poichè il post precedente ha dato adito a discussioni - che non era mie intenzioni accendere, su ebrei e affare Mardoff - serve un chiarimento all'espressione: siamo tutti benefattori.
E devo farlo partendo dalla catena di sant'Antonio.
Nella mia carriera di venditore, ho avuto anche clienti sagaci e buontemponi, che oggi, a distanza di anni, ricordo comunque con grande piacere.
Ce n'era uno, in particolare, che condizionava i suoi ordini al fatto che io aderissi, ogni volta, a qualche sua "iniziativa!" o "strepitosa invenzione!". E così, un giorno, mi avrebbe passato un succulento ordine se avessi finalmente deciso di partecipare ad una catena di sant'Antonio, della quale mi parlava da tempo (era sempre alla ricerca di "iniziative" per cercare di far soldi con facilità!") e nella quale si era evidentemente trovato "immischiato". Aderii a malincuore, perchè sapevo che era una stupidata solenne: un mezzo goliardico per buttar soldi.
Si trattava di mandare, a mezzo vaglia postale, una determinata somma al primo di una lista di sette o otto persone, fornitami dall'ultimo di quella lista, che, nel mio caso, era stato quell'amico buontempone. La "lunghezza" di quell'elenco, sette o otto, ma che potevano/possono anche essere cinque o sei oppure nove o dieci ecc., lo decide l' "organizzatore" del gioco, colui che trarrà senzaltro il massimo del beneficio da tale "gioco/catena".
Spedita la somma a quel tale, avrei dovuto compilare tre liste simili a quella che mi era stata consegnata, dopo aver trovato tre "gonzi" come me a cui "impartire" le medesime istruzioni che mi erano a mia volta state impartite, depennando il primo (quello al quale avevo spedito i soldi) e mettendo al suo posto, quindi al primo posto, quello che nella lista consegnatami era al secondo posto.
In tal caso, se tutti avessero rispettato a perfezione, e senza alcuna interruzione, le regole del "gioco", colui, che, nelle tre liste da me compilate, era passato dal secondo al primo posto, veniva citato al primo posto di 81 oppure 243 oppure 729 oppure 2187 oppure 6.561 oppure 19.683 (se non addirittura il tutto moltiplicato per tre, a seconda se dovetti spedire tre e non un solo vaglia) a seconda se l'elenco da me compilato doveva essere costituito da una lista di 5 oppure 6 oppure 7 oppure 8 oppure 9 oppure 1o nominativi con tanto di indirizzo cui far spedire i soldi.
A seconda delle varie possibilità, fate voi il calcolo di quanto avrebbe incassato il primo della lista!!
E' evidente che si tratta di una truffa in grande stile. Con piccoli singoli versamenti, il primo della lista riceverebbe (teoricamente) una montagna di soldi e, prima o poi, la catena si verrebbe comunque ad interrompere, per "esaurimento" di persone da "immischiare nel giro", lasciando così gli ultimi della catena con il classico cerino acceso in mano. Nel caso mio, anche grazie all'aiuto di una circostanza fortuita, che mi fece salvare capra e cavoli, la interruppi al mio "anello".
Era successo questo fatto.
Sapevo che era una grande cavolata, che mi avrebbe fatto fare la figura del bamba, ma sapevo anche che avrei dovuto mostrare, a quel mio cliente, la prova che avevo spedito il vaglia (o forse tre vaglia). Ma non volevo fare la figura del macaco, verso amici e paesani. Decisi così di compiere "l'operazione postale" in una posta periferica, lontana dal mio paese, dove invece tanti m'avrebbero riconosciuto e avrei così dovuto, in un certo qual senso, raccontare i fatti miei, spiattellando così la bambanaggine o citrullineria derivantami dall'essermi fatto accalappiare dalla "famigerata" catena di sant'Antonio.
Ma successe un fatto che mi fece recuperare i soldi, salvò la mia "reputazione popolare", e non mi fece andare in "disgrazia" agli occhi del mio cliente/amico buontempone.
Era successo che, durante i vari passaggi, la lista, pervenuta a mie mani, era stata compilata in modo sbagliato. L'indirizzo a cui dovevo mandare i soldi era errato o inesistente, per cui il vaglia (o uno dei tre; non ricordo se dovetti spedirne uno o tre, a tre nomi diversi) tornò al mittente, con "preghiera di controllare l'esattezza dell'indirizzo destinatario". Ciò che mi guardai bene dal fare, nonostante l'insistenza della sportellista postale (evidentemente anche lei caduta nella "trappola della catena") la quale si sarebbe spontaneamente prodigata nel cercare l'indirizzo esatto del destinatario, e cercando di convincermi a "non interrompere la catena". Ma io approfittai dell'inconveniente per salvare capra e cavoli e riportare a casa tutti o parte dei miei soldi * (qualora fossero stati tre i vaglia che dovetti fare. Nel qual caso, due saranno andati a "buon fine").
Il meccanismo "ideato" da Mardoff, a quanto si è appreso, è stato simile ad una catena di sant'Antonio.
E il seguito della vicenda, e quanto ad essa collegato, sarà oggetto di un successivo post.
* si sta parlando di due o tremila lire, e quindi di una cifra che non porta nessuno al fallimento!
Link a cui è interessata Sara: http://eleonoraemme.blogspot.com/2008/12/inquisitori-e-inquisiti-partiti-puliti.html
E devo farlo partendo dalla catena di sant'Antonio.
Nella mia carriera di venditore, ho avuto anche clienti sagaci e buontemponi, che oggi, a distanza di anni, ricordo comunque con grande piacere.
Ce n'era uno, in particolare, che condizionava i suoi ordini al fatto che io aderissi, ogni volta, a qualche sua "iniziativa!" o "strepitosa invenzione!". E così, un giorno, mi avrebbe passato un succulento ordine se avessi finalmente deciso di partecipare ad una catena di sant'Antonio, della quale mi parlava da tempo (era sempre alla ricerca di "iniziative" per cercare di far soldi con facilità!") e nella quale si era evidentemente trovato "immischiato". Aderii a malincuore, perchè sapevo che era una stupidata solenne: un mezzo goliardico per buttar soldi.
Si trattava di mandare, a mezzo vaglia postale, una determinata somma al primo di una lista di sette o otto persone, fornitami dall'ultimo di quella lista, che, nel mio caso, era stato quell'amico buontempone. La "lunghezza" di quell'elenco, sette o otto, ma che potevano/possono anche essere cinque o sei oppure nove o dieci ecc., lo decide l' "organizzatore" del gioco, colui che trarrà senzaltro il massimo del beneficio da tale "gioco/catena".
Spedita la somma a quel tale, avrei dovuto compilare tre liste simili a quella che mi era stata consegnata, dopo aver trovato tre "gonzi" come me a cui "impartire" le medesime istruzioni che mi erano a mia volta state impartite, depennando il primo (quello al quale avevo spedito i soldi) e mettendo al suo posto, quindi al primo posto, quello che nella lista consegnatami era al secondo posto.
In tal caso, se tutti avessero rispettato a perfezione, e senza alcuna interruzione, le regole del "gioco", colui, che, nelle tre liste da me compilate, era passato dal secondo al primo posto, veniva citato al primo posto di 81 oppure 243 oppure 729 oppure 2187 oppure 6.561 oppure 19.683 (se non addirittura il tutto moltiplicato per tre, a seconda se dovetti spedire tre e non un solo vaglia) a seconda se l'elenco da me compilato doveva essere costituito da una lista di 5 oppure 6 oppure 7 oppure 8 oppure 9 oppure 1o nominativi con tanto di indirizzo cui far spedire i soldi.
A seconda delle varie possibilità, fate voi il calcolo di quanto avrebbe incassato il primo della lista!!
E' evidente che si tratta di una truffa in grande stile. Con piccoli singoli versamenti, il primo della lista riceverebbe (teoricamente) una montagna di soldi e, prima o poi, la catena si verrebbe comunque ad interrompere, per "esaurimento" di persone da "immischiare nel giro", lasciando così gli ultimi della catena con il classico cerino acceso in mano. Nel caso mio, anche grazie all'aiuto di una circostanza fortuita, che mi fece salvare capra e cavoli, la interruppi al mio "anello".
Era successo questo fatto.
Sapevo che era una grande cavolata, che mi avrebbe fatto fare la figura del bamba, ma sapevo anche che avrei dovuto mostrare, a quel mio cliente, la prova che avevo spedito il vaglia (o forse tre vaglia). Ma non volevo fare la figura del macaco, verso amici e paesani. Decisi così di compiere "l'operazione postale" in una posta periferica, lontana dal mio paese, dove invece tanti m'avrebbero riconosciuto e avrei così dovuto, in un certo qual senso, raccontare i fatti miei, spiattellando così la bambanaggine o citrullineria derivantami dall'essermi fatto accalappiare dalla "famigerata" catena di sant'Antonio.
Ma successe un fatto che mi fece recuperare i soldi, salvò la mia "reputazione popolare", e non mi fece andare in "disgrazia" agli occhi del mio cliente/amico buontempone.
Era successo che, durante i vari passaggi, la lista, pervenuta a mie mani, era stata compilata in modo sbagliato. L'indirizzo a cui dovevo mandare i soldi era errato o inesistente, per cui il vaglia (o uno dei tre; non ricordo se dovetti spedirne uno o tre, a tre nomi diversi) tornò al mittente, con "preghiera di controllare l'esattezza dell'indirizzo destinatario". Ciò che mi guardai bene dal fare, nonostante l'insistenza della sportellista postale (evidentemente anche lei caduta nella "trappola della catena") la quale si sarebbe spontaneamente prodigata nel cercare l'indirizzo esatto del destinatario, e cercando di convincermi a "non interrompere la catena". Ma io approfittai dell'inconveniente per salvare capra e cavoli e riportare a casa tutti o parte dei miei soldi * (qualora fossero stati tre i vaglia che dovetti fare. Nel qual caso, due saranno andati a "buon fine").
Il meccanismo "ideato" da Mardoff, a quanto si è appreso, è stato simile ad una catena di sant'Antonio.
E il seguito della vicenda, e quanto ad essa collegato, sarà oggetto di un successivo post.
* si sta parlando di due o tremila lire, e quindi di una cifra che non porta nessuno al fallimento!
Link a cui è interessata Sara: http://eleonoraemme.blogspot.com/2008/12/inquisitori-e-inquisiti-partiti-puliti.html
12 Comments:
Bravo, ti leggo con molto piacere, racconti cose sempre carine e diverse, posso chiederti di cosa ti occupavi? Mi ero dimenticata di questa cosa ---- che mio malgrado ho fatto anche io per compiacere ad un'amico.. naturalmente senza nessun risultato!!! Certo i soldi non si fanno con facilità.... a meno che non si raccolgano per qualche cosa benefica... che sono convinta che dia beneficio ad una o due persone furbette... (la maggior parte delle volte) hai notato quanti bambini vogliono aiutare
vari enti in questi periodo'?? Personalmente credo che i bimbi in questione .... poco ricevano ... se non il nulla assoluto Ciao--- ah sono Sara ....buona serata
By Anonimo, at 22 dicembre 2008 alle ore 21:39
Sara,
ci sono post che mi vengono quasi spontaneamente, di getto; sono quelli che mi vengono meglio. E quando sento un complimento a loro riferiti, come il tuo, ne resto molto lusingato ed appagato per la fatica che devo comunque fare per scriverlo.
Nella prima parte della mia gioventù (non che ora sia vecchio, tuttaltro), vendevo carta da stampa a tipografie ed editori. Quindi, sono sempre stato a contatto con carta stampata e libri, di cui ho una discreta collezione, che ho iniziato a creare in quel periodo.
Ma per leggere ci vuole tempo, tempo che quand'ero in attività non avevo. Ci ha pensato la sorte a procurarmelo, creandomi una disabilità che mi concede tempo per leggere e scrivere.
Ma anche per arrivare a questo passo, c'è voluto del tempo.
Ora, le mie giornate su libri e computer mi stancano molto più di quando facevo cento chilometri al giorno, girando in macchina da un cliente all'altro, ma ne ho un appagamento diverso e forsanche superiore; e la notte riesco a dormire per la stanchezza.
Come vedi, da cosa nasce cosa. E anche questa potrebbe essere la trama per un mio prossimo racconto.
Benvenuta nel blog, e, un caro saluto.
By marshall, at 22 dicembre 2008 alle ore 22:24
Marshall
non ho idea perché si chiamino di Sant'Antonio,sai dirmi qualcosa in proposito?
ciao
sarc.
By Anonimo, at 23 dicembre 2008 alle ore 00:00
Sarc.,
posso andare per immaginazione.
Forse era nata a scopo benefico. In questo senso.
Per raccogliere soldi per i poveri, gli emarginati, gli ammalati, i disagiati e quantaltro, è possibile che religiosi dalla mente sopraffina, con la passione per i numeri, la statistica (anche se ancora non esisteva nella forma scientifica che conosciamo), e per il calcolo delle probabilità, avessero ideato tale meccanismo della "catena". E, per imprimergli il "marchio" di religiosità, finalità benefica, assistenziale e caritatevole l'avessero chiamata, per l'appunto, CATENA DI SANT'ANTONIO.
E' verosimile che le cose siano andate veramente così, ma poi, nel corso dei secoli, c'è stata la "degenerazione" che tutti conosciamo.
Sono certo che meccanismi del genere ne avvengavo di svariati in tutte le parti del mondo; soprattutto dove vige l'ignoranza popolare più completa e dove menti "eccelse", votate al male, ideano di tali meccanismi per "derubare" la povera gente disistruita.
Va da sè che, chiunque dotato di un pò di cervello, e volesse "partecipare" alla catena nella speranza di "far soldi", deve sapere che se non è ai primissimi posti di quella lista di sant'antonio (e quindi tra i cinque o sei buontemponi iniziali), ha quasi zero probabilità di vedersi arrivare qualche "offerta" dai partecipanti alla catena.
Se non ricordo male, infatti, mi sembra dovetti fare tre vaglia, di cui due andarono a buon fine (non mi tornarono indietro, come invece l'altro), ma a me non arrivò mai il becco di un quattrino, perchè la catena si era interrotta dopo di me, mentre i primi incassarono l' "obolo" di tutti quelli prima di me nella lista: e quindi milioni!
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Devi essere stato suggestionato da questo racconto, tanto che ieri, in un tuo commento, hai confuso la figura di San Giuseppe con quella di Sant'Antonio.
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A tal proposito, ho in mente un post sulla figura di San Giuseppe, partendo dal tuo quadro e dai commenti al tuo post.
Ti chiedo l'autorizzazione a inserire la foto del tuo quadro nel mio racconto, che penso di pubblicare domani.
Resto in attesa.
Ciao.
By marshall, at 23 dicembre 2008 alle ore 08:26
Ciao Marshall .sono Sara non speravo di avere una risposta. Sai sono qua ferma.... e aspetto con ansia di vedere quello che succederà, a proposito delle intercettazioni del figlio di Di Pietro,,, un po' per uno in braccio alla mamma.... dicono i saggi!!! Che goduria!!!! Scusa se divago dall'argomento ( catena del SANTO) ma sono curiosa di sapere che pensi tu, buona giornata ..Sara
By Anonimo, at 23 dicembre 2008 alle ore 13:09
marshall
confuso? speriamo che sia suggestione...e non vecchiaia eheheh
Non essendo superstizioso non ho mai dato importanza al fatto di interrompere la catena: l'ho sempre interrotta.....
La tua spiegazione sul nome è plausibile.
Sull'uso dell'immagine del mio quadro fai pure quello che ritieni opportuno.La potevi usare anche senza chiedermelo,come del resto tutte le altre mie immagini e/o scritti qualora ti servissero
ciao
sarc.
By Anonimo, at 23 dicembre 2008 alle ore 14:34
Sara,
se non sono oberato d'impegni, come in questo periodo, rispondo, e anche celermente.
Del caso di Di Pietro, mi sono limitato alla notizia flash; quindi non entro nel merito.
Se invece vuoi sapere cosa ne penso del personaggio, ti dico che, contrariamente ad altri che lo osannano come un "santo", per per me è un gran furbone. E ne ho dato prova in numerosi pezzi che ho scritto su di lui.
Ha cavalcato a suo vantaggio personale l'onda lunga del successo derivatogli da "Mani pulite". Non lo ritengo quel puro e casto che vorrebbe far apparire di se. Per esserlo, dovrebbe restituire allo Stato i contributi elettorali incassati dal suo partito (che è tutto nelle sue mani). Contributi che vorrebbe far abolire, ma che, a quanto pare, si guarda bene dal farlo. Altrimenti, non aspetterebbe la prima mossa in quel senso da parte di altri partiti: sarebbe lui per primo a muoversi, a prescindere da quello che poi farebbero gli altri.
Altri argomenti su di lui, li troverai in altri post, digitando la parola chiave "Di Pietro", nell'angolino in alto a sinistra (cerca nel blog).
Buon Natale.
By marshall, at 24 dicembre 2008 alle ore 11:50
Sarc.,
come noterai, l'ho usata. E l'ho fatto per il motivo, scaturito dal tuo post, legato all'età anagrafica di San Giuseppe.
Ciao.
By marshall, at 24 dicembre 2008 alle ore 12:01
MA DICO IO!!!!!!!! PERCHè NON VI TELEFONATE TU E SARCATYICON SIETE COSI LEGATI COMPATIBILI COMPAGNONI,,,, E VI SCAMBIATE LE VOSTRE IDEE SENZA PASSARE PER QUESTO MEZZO???? AAAAA!!!!!!!!!!! HO CAPITO VOLETE FAR VEDERE AL MONDO QUANDO SIETE PREPARATI E COLTI, QUANTO SIETE LOGORROICI, MA NON POTETE FARLO IN PRIVATO NATURALMENTE...,,,, MI CHIEDO SE SIETE MAI ANDATI A MANGIARE UNA COSA INSIEME, SE CONOSCETE I VOSTRI RISPETTIVI COMPAGNI,,,,,,,,-SOLI SOLI SOLI
By Anonimo, at 24 dicembre 2008 alle ore 14:12
Anonimo,
devi aver preso lucciole per lanterne. Stò al gioco, pubblico ugualmente e...lascio correre, anche perchè.....
"assomigli tanto ad una persona di mia conoscenza" :-)
By marshall, at 24 dicembre 2008 alle ore 14:21
molto intiresno, grazie
By Anonimo, at 3 novembre 2009 alle ore 19:13
quello che stavo cercando, grazie
By Anonimo, at 3 novembre 2009 alle ore 19:16
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