Da Lourdes a Ventimiglia
Oggi il Papa è a Lourdes. E' da poco terminata la diretta televisiva per trasmettere la Santa Messa dalla Piana del Santuario, officiata da Benedetto XVI, in occasione del Giubileo per la celebrazione dei 150 anni dalle apparizioni della Madonna a Santa Bernadette.
Mi ha preso un velo di malinconia, ripensando alla mia visita dell'agosto 1996. L'occasione mi fu propiziata dall'evento nuziale di un amico. Con sua moglie, una ragazza di Tolosa, avevano deciso di convolare a nozze in una graziosa chiesetta (spero di rintracciare foto e filmato), molto bella e ricca di stupendi affreschi e di un coro ligneo di pregevole fattura (ora non ricordo il nome della chiesa, dedicata a un celebre santo) di una località paradisiaca e tranquilla: Castillon (Pirenei Centrali, Francia). Essa aveva, e penso abbia ancora, una peculiarità caratteristica di quella zona pirenaica: il cimitero davanti e intorno la chiesa. Da quella località mi sarei poi spinto fino a Lourdes: il tragitto era stato breve.
Per recarmi a Tolosa, e poi a Castillon, dovetti percorrere forzatamente l'Autostrada dei Fiori, la Milano-Ventimiglia. Eppure, nell'84 avevo giurato che in Liguria non vi avrei più rimesso piedi, tanto fu tragico il viaggio di ritorno di quella vacanza. Eravamo a Loano, e non a Ventimiglia, che è a circa 100 km ancora più in là (con numerose più gallerie da percorrere) ciò nonostante dovemmo sorbirci un lungo, stressante e pericoloso viaggio di ritorno: i caselli intermedi, allora esistenti, le carreggiate più strette delle attuali, strettoie e curve pericolose rallentavano o bloccavano esasperatamente la viabilità autostradale; andar per statali sarebbe stata ancor più una follia. Ricordo ancora il blocco di quasi un'ora in una delle lunghe gallerie (senza aerazione forzata, se non in quella più lunga, e solo ai suoi ingressi; in quelle condizioni si sarebbe rischiata l'asfissia, infatti veniva consigliato lo spegnimento dei motori, in caso di soste prolungate in galleria) dei pressi dello svincolo per Loano. Impiegammo 10 ore per rientrare a Milano. Era stato lì che giurai di non mettere più piede in Liguria. Cambiammo lidi, e da allora scegliemmo Cesenatico, Rosolina Mare, Lignano Sabbiadoro. Fu quel viaggio del '96 a farmi riscoprire direttamente i miglioramenti di quel tratto fatidico di autostrada, nettamente migliorato e in fase di grande rinnovamento. La migliore innovazione fu senzaltro l'eliminazione dei caselli intermedi e l'aggiunta della terza corsia nelle due direzioni, da e per Varazze fino allo svincolo per la Milano-Alessandria.
E quella fu l'occasione per la riscoperta della Liguria. Ripresi ed intensificai così i miei viaggi verso località caratteristiche di quella regione, fin quando, nel '99, scoprii, in un angolo di Ventimiglia, il luogo adatto per le mie vacanze future.
Ritengo che quella chiesa di Castillon sia questa: http://ariege-catholique.cef.fr/site/243.html
(a seguire)
Mi ha preso un velo di malinconia, ripensando alla mia visita dell'agosto 1996. L'occasione mi fu propiziata dall'evento nuziale di un amico. Con sua moglie, una ragazza di Tolosa, avevano deciso di convolare a nozze in una graziosa chiesetta (spero di rintracciare foto e filmato), molto bella e ricca di stupendi affreschi e di un coro ligneo di pregevole fattura (ora non ricordo il nome della chiesa, dedicata a un celebre santo) di una località paradisiaca e tranquilla: Castillon (Pirenei Centrali, Francia). Essa aveva, e penso abbia ancora, una peculiarità caratteristica di quella zona pirenaica: il cimitero davanti e intorno la chiesa. Da quella località mi sarei poi spinto fino a Lourdes: il tragitto era stato breve.
Per recarmi a Tolosa, e poi a Castillon, dovetti percorrere forzatamente l'Autostrada dei Fiori, la Milano-Ventimiglia. Eppure, nell'84 avevo giurato che in Liguria non vi avrei più rimesso piedi, tanto fu tragico il viaggio di ritorno di quella vacanza. Eravamo a Loano, e non a Ventimiglia, che è a circa 100 km ancora più in là (con numerose più gallerie da percorrere) ciò nonostante dovemmo sorbirci un lungo, stressante e pericoloso viaggio di ritorno: i caselli intermedi, allora esistenti, le carreggiate più strette delle attuali, strettoie e curve pericolose rallentavano o bloccavano esasperatamente la viabilità autostradale; andar per statali sarebbe stata ancor più una follia. Ricordo ancora il blocco di quasi un'ora in una delle lunghe gallerie (senza aerazione forzata, se non in quella più lunga, e solo ai suoi ingressi; in quelle condizioni si sarebbe rischiata l'asfissia, infatti veniva consigliato lo spegnimento dei motori, in caso di soste prolungate in galleria) dei pressi dello svincolo per Loano. Impiegammo 10 ore per rientrare a Milano. Era stato lì che giurai di non mettere più piede in Liguria. Cambiammo lidi, e da allora scegliemmo Cesenatico, Rosolina Mare, Lignano Sabbiadoro. Fu quel viaggio del '96 a farmi riscoprire direttamente i miglioramenti di quel tratto fatidico di autostrada, nettamente migliorato e in fase di grande rinnovamento. La migliore innovazione fu senzaltro l'eliminazione dei caselli intermedi e l'aggiunta della terza corsia nelle due direzioni, da e per Varazze fino allo svincolo per la Milano-Alessandria.
E quella fu l'occasione per la riscoperta della Liguria. Ripresi ed intensificai così i miei viaggi verso località caratteristiche di quella regione, fin quando, nel '99, scoprii, in un angolo di Ventimiglia, il luogo adatto per le mie vacanze future.
Ritengo che quella chiesa di Castillon sia questa: http://ariege-catholique.cef.fr/site/243.html
(a seguire)
2 Comments:
Pensa che io il Ponente ligure non lo faccio che in sporadiche occasioni e quando c'è di mezzo un viaggio in Francia. Per il resto per me la LIguria significa Levante. Eppoi località come Camogli, Santa Margherita, POrtofino, Sestri Levante, Zoagli, Lerici, Portovenere ecc. Mi sembrano infinitamente più belle delle altre ponentine. Ma forse parlo per campanislismo :-) Però adesso là verso LOano si viaggia e hanno aggiustato bene il tratto stradale.
By Nessie, at 17 settembre 2008 alle ore 18:40
Nessie,
Da Arma di Taggia (e quindi Sanremo) a Montecarlo, e poi Nizza, è tutto un rifiorire al bello. Il problema è la distanza da Milano, e quindi era la viabilità a lungo raggio; ma da quando è stata risolta mi sembra che quelle località si siano messe a gareggiare tra di loro a chi fa meglio, a chi riesce ad attrarre più villeggianti e vacanzieri. Io, per esempio, in 10 anni di frequentazione di Ventimiglia, ho visto notevoli miglioramenti in questo lasso di tempo; e lo si è visto anche nel costo delle abitazioni schizzate esponenzialmente all'insù (a parte la stagnazione di prezzi attuale sugli immobili): da cenerentola, questa città è diventata una delle più care del ponentino, forse alla pari di Sanremo e Mentone. Di Loano, in unione con Finale Ligure e Pietra Ligure, so che hanno fatto un'encomiabile opera di abbellimento, con notevoli strutture di percorribilità e intrattenimento estivo anche per disabili.
Fino a dieci anni fa, nessuno avrebbe scommesso sul destino turistico di Ventimiglia, che invece si sta concretizzando anche grazie ad un'amministrazione di Centrodestra che vi governa da anni. Il sindaco Gaetano Scullino, che ho conosciuto di persona, è un uomo grintoso che si da parecchio da fare.
By marshall, at 18 settembre 2008 alle ore 09:02
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