marshall

lunedì, settembre 15, 2008

Sul caso Alitalia

Intervengo sul caso Alitalia, visto che c'è gente che non sa o non vuol guardare in faccia la realtà. Che è egoista ed incapace di informarsi di ciò che avviene al di là del proprio orticello.

Premetto che, a questo punto, sarei più propenso per il fallimento della flotta con la bandiera nazionale. Alitalia è stata una macchina mangia soldi per numerosi incauti italiani, e, di questo passo, poichè si sta snaturando quello che era il progetto di salvataggio iniziale, lo diventerà per gli incauti azionisti del Pool di aziende che se la accolleranno, o/e comunque dei contribuenti italiani. Di soldi agli italiani ne ha già mangiati tanti questa compagnia: basti pensare che chi avesse comprato azioni Alitalia ai prezzi massimi della sua "avventura" borsistica, e le avesse tenute fino ad oggi, si ritroverebbe con circa un centesimo (o forse meno) del capitale investito. Ricordo infatti che all'inizio vennero quotate solo azioni privilegiate (primi anni '80), le quali raggiunsero la stratosferica cifra di circa 25 euro (dato da controllare e verificare), alla fine anni '90, in occasione della conversione in azioni ordinarie. E poichè nel recente passato sono state fatte operazioni di raggruppamento (ogni tot azioni del costo originario di 25 euro?, per chi le avesse acquistate ai prezzi massimi, divennero 1 azione), il conto stimato circa la perdita subita dall'ipotetico incauto investitore diventa così grossomodo del 99,9999 %.

Lavoravo anch'io in un grande gruppo cartario (con circa 4000 dipendenti!) nato dall'incorporazione di molte aziende in una sola. Per me, che facevo l'agente di commercio (con partita iva, in proprio, e quindi senza tutele sindacali) e facevo parte di una di quelle aziende incorporate, venne presto il momento del benservito, e con me tutti i miei colleghi che erano alla mia stessa stregua. E non ci fu ricorso a sindacati, legali ecc.: il benservito era legittimo. In ogni caso, sappiamo come andò a finire quella storia: anche quel grande gruppo cartario finì nelle ceneri. Io ne ero già uscito e non so che fine abbiano fatto i 4000 lavoranti originari (di parecchi lo so e ne seguo le disavventure e le vicissitudini). Una cosa però è certa: nessuno di loro ha avuto o sta avendo i riguardi e il trattamento che stanno avendo le maestranze tutte di Alitalia.

Quindi per me, a questo punto, e di come stanno andando le cose, che fallisca pure, Alitalia.

4 Comments:

  • Sono assolutamente d'accordo caro Marshall. E nel mondo é cosi', quando un azienda non funziona la si vende o la si chiude.

    By Anonymous Anonimo, at 15 settembre 2008 alle ore 16:15  

  • Non sarà stata mica la cartiera di Sottrici? :-)

    Su Alitalia scrissi anch'io ai tempi del governo Prodi:
    http://sauraplesio.blogspot.com/search?q=italia+senza+ali

    nal quale post inserii l'ottimo documento di Minoli su Alitalia tratto da La storia siamo noi, di cuji ti propongo la visione:
    http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/pop/schedaVideo.aspx?id=1504

    Io però penso che la compagnia di bandiera andrebbe salvata. E le 16 sigle sindacali, buttate a mare. E' solo che una cosa non può escludere l'altra :-) Ciao marsh.

    By Blogger Nessie, at 16 settembre 2008 alle ore 12:42  

  • Nessie,
    si.
    Per quanto riguarda Alitalia, non l'ho scritto nel post per non passare per antisindacale, ma la realtà vera è che la rovina di Alitalia, secondo me, è stata il sindacato.
    Se penso alle vicende di questi ultimi anni che l'hanno portata al declino, vi vedo sempre lo zampino del sindacato.
    Ma daltronde, lo sappiamo, essi sono stati la rovina anche di altri fiori all'occhiello italiano.
    Basta, ho detto troppo, non faccio nomi.

    Piuttosto, so che tu sei esperta della Francia meridionale. Potrai notare quel velo di nostalgia che c'è nel mio post su Lourdes, a riguardo della Francia Pirenaica Centrale. Durante la ricerca del luogo dove s'è sposato l'amico del post, ho notato che quell'area è molto cattolica e disseminata di basiliche, chiese, chiostri, conventi, monasteri, ecc., molto ricchi di storia e che sono tuttora una bellezza da vedere e da scoprire. Se conosci quella realtà, e ti ci vorrai cimentare, diventerò un tuo accanito lettore.

    Prendo nota dei suggerimenti, in merito ai post segnalati.

    Ciao.
    p.s.
    anche se non ti ho commentato, ho letto quasi tutti i tuoi ultimi post, compresi quelli di Hesperia.

    By Blogger marshall, at 16 settembre 2008 alle ore 14:24  

  • Lontana,
    infatti. E questa soluzione è condivisa anche dalla maggioranza dei commentatori del tuo post su Alitalia. Altro che silviaccio, come dice qualcuno di costoro!!. Ma forse questi non hanno capito ancora niente di dove andrà l'Italia se non si farà qualcosa di quello che sta cominciando a fare il Silvio e la Destra. Altro che "la Destra è la rovina dell'Italia!", come dice Veltroni sproloquiando assieme a qualcun altro!!

    By Blogger marshall, at 16 settembre 2008 alle ore 14:36  

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