marshall

mercoledì, settembre 03, 2008

Una bella vacanza rovinata






Le premesse per fare una buona vacanza, c'eran tutte. Dopo sette estati trascorse a Ventimiglia a mobilità sempre più ridotta, a causa della mia patologia (i due anni precedenti a questi, li trascorsi invece alla grande: senza problemi), quest'anno, attrezzato di tutto puntino, con la mia "sedia mobile" avevo preso a girare in lungo e in largo sul lungomare - un rettilineo rifatto anni fa alla perfezione e non più ingombrato da venditori ambulanti che solevano stendere lenzuolate cariche delle loro mercanzie, lungo i marciapiedi, costituendo fastidio, ingombro e pericolo per i passanti (figurarsi per chi fosse costretto a districarsene, dovendo muoversi con l'ausilio di una sedia a rotelle!: e ne ho contati diversi, quest'anno, in tali condizioni!: persone come me che hanno scelto Ventimiglia per le vacanze) -, e per le vie centrali della città, soprattutto nel tratto che va dai Giardini Pubblici al Mercato coperto (vedere post "Ventimiglia mon amour").

Anche la casa presa in affitto, secondo gli intendimenti doveva rientrare nel programma di vacanze perfette; e lo sarebbe quasi stato se non fosse stato per il grave infortunio occorsomi proprio tra quelle mura. Stando alle foto che c'erano state inviate, doveva essere priva di barriere architettoniche; il proprietario, residente a Milano, ha anch'egli seri problemi di deambulazione; e in effetti non ci sono barriere, se si esclude la posizione assai infelice della porta d'accesso; non ci sono gradini, se si esclude quello da 22 cm. per poter accedere al bagnetto (un piccolo locale di cm 82 x 200, ma confortevole e ben attrezzato, ricavato nel sottoscala d'accesso agli appartamenti dei due piani superiori) dotato però di due solidi maniglioni (senza dei quali non avrei potuto accedervi autonomamente), posti dalla parte interna del bagno, ben ancorati nella volta del muro portante dove è ricavata la porta. Un maniglione è posto vicino alla maniglia della porta, e l'altro è dislocato sul lato opposto, un poco più in alto, nei pressi della cerniera superiore. Dalla strada, si accede all'ingresso dell'appartamentino di piano terra tramite uno scivolo che parte dal cancello e scende fino all'inizio di un bel porticato immerso nei fiori e nelle piante tipiche della Riviera Ligure. La foto di tale scivolo era stata però ingannevole: non aveva dato modo di percepire la sua effettiva pendenza; tant'è vero che attraverso di esso è impossibile parcheggiare in cortile, come invece era stato ipotizzato, con macchine di dimensioni superiori ad una certa entità; ma, soprattutto, chi si trova su una sedia a rotelle ha sempre bisogno di qualcuno che lo spinga all'insù di quello scivolo (pena, pericolo di ribaltamento e impossibilità di farcela) o che lo trattenga in discesa (pena, il pericolo di andarsi a schiantare contro muro o pilastro).

L'appartamento è dotato di ogni possibile confort. Oltre alla normale dotazione, vi sono televisori in ogni stanza (due), con televideo e videoregistratore, forno a microonde e forno elettrico supplementare; lavatrice (c'è stata molto utile, dopo quanto successo) e lavastoviglie; un efficientissimo climatizzatore silenzioso e regolabile con telecomando (chi abita sul lungomare non ha bisogno di tale elettrodomestico, ma, essendo la casa all'interno della città, e a piano terra, e quindi con finestre chiuse la notte, c'è stato di grande utilità); zanzariere a maglia fittissima in ogni stanza.

Insomma, come detto all'inizio, c'erano tutte le premesse per una buona vacanza, anche se, purtroppo, non eravamo dislocati a vista mare (ciò che mi è mancato di più). Invece, per colpa dello scaldabagno elettrico andato in tilt il terzo giorno, ci siamo poi tutti rovinati la vacanza.

Lo scaldabagno "galeotto" è del modello Ariston P30.
Cos'è successo?

Il mercoledì, terzo giorno dall'arrivo, egli ha smesso di funzionare. Informato prontamente, il proprietario, dato che eravamo ad agosto inoltrato (6 agosto!) ci fece intendere che lui da Milano non sapeva che pesci pigliare, per risolverci il problema; non ricordava nemmeno dove e quando l'aveva acquistato e da chi l'avesse fatto montare. Insomma ci lasciò quasi nella palta, tant'è vero che si fece vivo sette giorni dopo, ad operazione e "disastro"compiuti (il "quasi" è riferito ad un suo fratello, residente anch'egli a Milano e soggiornante a Ventimiglia in uno di quei piani superiori, il quale si adoperò, pare disinteressatamente, per cercare di sbrogliare la matassa del fratello infermo.

Non sapendo come muoverci, ci fu indicato un idraulico che stava facendo un lavoro in un condominio in ristrutturazione lì vicino. Venne subito. Individuò il difetto nel termostato. Ma data l'impossibilità, da parte sua (men che meno da parte nostra), di un suo reperimento, riuscì a riavviarlo, trovando, nel manovrare la manopola del termostato, un punto in cui lo scaldabagno si rimetteva in funzione. Tale punto era posto ad una temperatura bassa; posso ipotizzare tra i 40 e i 50 gradi: tant'è vero che per i quattro giorni successivi, in cui aveva ripreso a funzionare, mettendo la manopola del rubinetto (del tipo a stantuffo, e non a vite) sul punto massimo di acqua calda, usciva acqua tiepida, leggermente calda per breve tempo per poi diventare tiepida e quasi subito fredda. Una situazione che, se fosse durata per tutta la vacanza, avrebbe dato diritto ad esigere una riduzione del prezzo d'affitto. In ogni caso, avendo poi provveduto noi alla riparazione, oltre ad aver subito un grave danno fisico mio personale, sarebbe stato comunque motivo per esigere una riduzione di prezzo. L'idraulico si congedò con la vertenza di non toccare più la manopola della temperatura, altrimenti sarebbe stato difficile riavviarlo da parte nostra, e di far sostituire al più presto il termostato per ripristinare la funzionalità ottimale dello scaldabagno.

(a seguire, le modalità dell'infortunio)
Foto in alto: Ingresso principale al Mercato dei Fiori di Ventimiglia, da via Repubblica. Sono ben visibili i pannelli, posti sopra gli ingressi latelali, che riproducono foto storiche del Mercato e della zona e vie circostanti.
Per chi fosse interessato alla storia e cronaca del comprensorio di Ventimiglia, acceda al sito:

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