Un rientro infuocato

Un caro saluto di bentornato a tutti gli amici bloggers.

In un post dedicato, racconterò la disavventura che mi è capitata nel bel mezzo delle vacanze, rovinandomele e che sto ancora "scontando" sulla mia " pelle".

Qui, ancora fresco del rientro appena effettuato (e ancora semiacciaccato), voglio rispondere al commentatore dagored, che, il 2 agosto, a proposito di un mio post del 18/11/2006 "Educazione civica nelle scuole", consiglia: "va bene leggere, ma almeno scegliere dei buoni libri".

Il libro in questione - l'ho qui sotto i miei occhi - si intitola: IL LIBRO DISCESO DAL CIELO
Zayd, il ragazzo che scrisse la prima copia del Corano.

Autore: Ahmad 'Abd al Waliyy Vincenzo (nato a Napoli nel 1961. Fin da giovane si è dedicato allo studio delle scienze religiose. Nel 1990 ha aderito all'Islam e negli anni successivi è stato tra i fondatori della CO.RE.IS. italiana - Comunità Religiosa Islamica. Insegna - nel 2005, anno di uscita del libro - all'Università Federico II di Napoli e le sue lezioni sono state raccolte nel saggio "Islam, l'altra civiltà - Mondadori 2002". Dal 2001 dirige la rivista italo-francese Il Messaggio-Le Message dedicata all'intellettualità sacra. Vive a Milano).

Casa Editrice: Salani Editore.
Quindi, nessun dubbio sulla qualità dell'Editore.

Con questo, credo d'aver dato una risposta esauriente al commentatore dagored, circa la qualità sul che "cosa leggo" (a chi lo voglia, consiglio vivamente la lettura di tale libro: un romanzo per saperne di più sull'Islam).

Che poi io sia un convertito alle idee di Oriana Fallaci e che abbia preso con molta simpatia il programma politico della Lega Nord Padania, non vuol dire che mi sia rinchiuso nel guscio di tali idee. Anzi, cerco di documentarmi cercando "il buono" che potrebbe esserci anche in altre religioni che non siano "semplicemente" il cristianesimo, del quale sono sempre di più un convinto assertore e profondo seguace (Cristo, e non altri, è il mio "vessillo"). A tal proposito, voglio ricordare che tra i miei "Amici", c'è Omar, l'egiziano islamico buono (e molto moderato. Vedere il post a lui dedicato), col quale, ad ogni incontro, dedichiamo sempre qualche battuta sulle nostre rispettive religioni: ciò che ci divide, ma soprattutto ciò che ci potrebbe accomunare e far vivere in pace e letizia.