Radiografia di un infortunio domestico
Occorre premettere che a Ventimiglia non ci sono problemi d'acqua. Nella casa dove ho soggiornato - forse anche in virtù del fatto che abitassi a piano terra - nonostante i circa 300 metri dalla riva, e quindi in posizione abbastanza elevata rispetto al livello del mare, l'acqua dei rubinetti sgorga ad una pressione molto alta, è ottima e abbondante. Per me che abito ai piani alti di un palazzo dell'hinterland milanese, non ero abituato a simili pressioni. Essa è stata, però, una delle concause del mio infortunio, complice il tipo di bidè (vedi foto) incorporato nel water, dotato di acqua a getto, autonoma da quella dello sciacquone e comandata da un rubinetto a stantuffo (difficile da regolare al dosaggio voluto: in un attimo veniva lenta o di getto) dislocato nel muro fiancheggiante il water/bidè, all'altezza della spalla sinistra (anzichè di fronte o comunque in posizione più facilmente e prontamente raggiungibile). Ma la causa principale, è stata, in ogni caso, l'anomalo e difettoso funzionamento dello scaldaacqua ARISTON P30 che mi ha provocato l'ustione su circa il 5 percento del corpo. A 26 giorni dall'accaduto, sono ancora qui a curare le scottature subite!
Per inciso, dopo quanto accaduto, sarebbe il caso che MERLONI ARISTON -Fabriano inviasse una comunicazione ai possessori dei suoi boiler modelli P30, P50, P80, invitandoli a tenere a portata di mano il libretto d'istruzioni (nel caso nostro è stato irreperibile) e dissuadendoli dal non mettere mani al termostato in caso di blocco di funzionamento, perchè ciò potrebbe provocare il ripetersi del grave incidente occorsomi. Merloni dovrebbe inoltre provvedersi di una rete capillare di rivenditori, che assicurino il servizio anche in agosto (nel caso nostro, il termostato sostitutivo è stato reperito, dopo giorni di ricerca, a Bordighera, perchè a Ventimiglia è stato irreperibile). Inoltre è il caso di invitare i proprietari di case a servirsi da rivenditori e installatori professionali, autorizzati e di lunga e provata esperienza nel settore (nel mio caso, non essendo io il proprietario, ed essendo stati abbandonati a noi stessi, non sapevamo a chi rivolgerci: tutto per tentativi).
Ma veniamo ai dettagli dell'accaduto.
Il terzo giorno dall'arrivo a Ventimiglia, il boiler era andato in blocco. La telefonata al proprietario, a Milano, non aveva sortito alcun effetto. Si era mostrato impossibilitato e incapace di risolvere o di dare informazioni adeguate per risolvere il problema. Non sapeva nemmeno dove fosse il libretto d'istruzioni o chi gli avesse venduto o installato l'elettrodomestico. In pratica ci abbandonò a noi stessi, lasciandoci l'incombenza e l'onere di riparare o sostituire il boiler.
Il giorno dopo venne l'idraulico menzionato nel post precedene, il quale ce lo rimise in moto, fissandolo ad una temperatura di 40/50 gradi, con l'avvertenza di far sostituire il termostato difettoso. E per tre giorni funzionò in quel modo. Con i rubinetti messi al massimo di acqua calda, anche dopo una nottata di non utilizzo, essa usciva calda. Poi, subito tiepida e fredda. Ed essendo un boiler da 30 litri ad accumulo d'acqua, bisognava aspettare un certo lasso di tempo affinchè tornasse calda. In ogni modo, lunedì 11, dopo che i miei se ne erano andati in spiaggia, dopo aver atteso un paio d'ore affinchè la massa d'acqua si scaldasse per bene, mi accinsi a fare un bidè caldo. Misi la manopola sul massimo caldo, confidando che, com'era stato solito nei tre giorni precedenti, sarebbe arrivata calda/tiepida e...aprii di getto. Manovra assai imprudente!, mai e poi mai mi sarei immaginato di ricevere un'ondata d'acqua bollente!!
Mi sono seriamente ustionato le parti posteriori e, con gli schizzi di rimbalzo, anche parti anteriori. In quegli attimi, quasi frastornato, in preda al panico, non riuscendo a raggiungere prontamente la manopola del rubinetto, cercavo con tutte le forze residue di allontanarmi dal getto d'acqua bollente. Ma non ci fu nulla da fare! Devo aver avuto anche un attimo di mancamento perchè ad un certo punto avevo perso la forza di reagire. E così, cercando di divincolarmi il più possibile (non avevo nemmeno la capacità di raggiungere la manopola dell'acqua, posta di fianco la spalla, all'altezza della clavicola) ho atteso che il boiler scaricasse il suo carico d'acqua bollente. Finito lo scarico, ho trovato residue forze di riprendermi. Ho messo la manopola su acqua fredda e, alternando abbondanti insaponature, sono rimasto mezz'ora sotto il suo getto.
Era successo che il termostato aveva rismesso di funzionare correttamente. Non si era fermato alla temperatura fissata, ed era invece salito fino ad una temperatura prossima all'ebollizione. Dopodichè aveva smesso di funzionare del tutto. Acqua fredda per altri due giorni, fino alla riparazione. Ma che l'acqua sarebbe andata in ebollizione, era stata un'ipotesi inimmaginabile. Lungi l'idea che ciò si sarebbe verificato. E qui subentra un difetto nel sistema di sicurezza del boiler ARISTON P30, andato completamente in tilt, e a cui è da addossare parte della colpa. Se fossi un legale, farei causa.
Come da prescrizioni farmaceutiche, da 26 giorni faccio lavaggi di acqua bollita-raffreddata (per essere resa sterile) a cui aggiungo un misurino di Amuchina. Procedo poi alla completa asciugatura mediante asciugacapelli. Dopodichè spruzzo acqua termale lenitiva addolcente "Avène" (costo: € 7,9 il flacone da 150 ml a Ventimiglia; € 10 lo stesso flacone a Milano) e, dopo la sua asciugatura, applico un velo di pomata "Fitostimoline" 15% + 1% crema (estratto acquoso di Tricum vulgare + 2-fenossietanolo); titolare A.I.C. Farmaceutici DAMOR S.p.A. Napoli (€ 12,56 il tubetto da 32 g, a Ventimiglia). Essa è di ausilio all'organismo nella ricostruzione della pelle arsa dalla scottatura. Dove è possibile, poi, applico garze sterili.
Il giorno 24 agosto avrei dovuto lasciare l'appartamento, ma non ero in grado di affrontare un viaggio in macchina di 300 km, a causa delle scottature che sarebbero sangiunate in caso di sfregamenti sul sedile. Chiesi allora al proprietario di poter rimanere altri 6 giorni. Me lo concesse, ma pretende un supplemento prezzo per tale periodo.
Mi chiedo se sia giusto, dopo quanto successo (anche per sua colpa, perchè non ha provveduto con sollecitudine - come detto, si fece sentire telefonicamente 7 giorni dopo la segnalazione del guasto, a danno fatto e a riparazione avvenuta dietro nostro interessamento - alla riparazione o sostituzione del boiler, confidando che lo avremmo fatto noi), che gli debba pagare il supplemento per quei sei giorni, che sono stati di convalescenza, e non di piacere, o se invece non sia più corretto che lui mi rifonda, anche parzialmente, dei danni subiti e dei costi affrontati. In alternativa, che rinunci quantomeno al supplemento, e...amici come prima. Altrimenti io, in questa vicenda, diventerei come quello del famoso detto: mazziato e cornuto!
17 Comments:
Ma che roba, povero Marshall! E sopratutto quel proprietario é stato veramente meschino!
Se fossi stato in America, avresti potuto chiedergli un sacco di soldi di danni!
E anche l'Ariston!
Ti faccio tanti auguri di guarire presto, peccato per le tue vacanze!
Ciao,
Lontana
By Anonimo, at 7 settembre 2008 alle ore 06:35
nn sono esperta in qste cose, ma io lo denuncerei. fai un salto in una stazione della polizia e chiedi consiglio spiegando l'accaduto, forse ti posso indirizzare loro.
Karlita
By Anonimo, at 7 settembre 2008 alle ore 10:47
Lontana,
grazie e ben ritrovata.
Purtroppo, il proprietario in questione, pur essendo stato uno sportivo, ora ha problemi di deambulazione pari o forse peggio dei miei. Per altri motivi, altre patologie. E per questo non farò nulla contro di lui. Ma contro Merloni Ariston, sì. Consulterò il legale della mia assicurazione, e poi vedrò il da fare. Perchè la faccenda sta andando per le lunghe. E lì è stato il sistema di sicurezza del termostato inesistente o che non è entrato in funzione.
Ho letto e commentato il tuo ultimo articolo. Appassionante e ben costruito.
Ahimè, cosa mai pensare di sinistre siffatte!!??
Ciao.
By marshall, at 7 settembre 2008 alle ore 11:14
Karlita,
grazie per la solidarietà dimostrata anche nei post precedenti. Valga anche per te, quanto ho scritto a "Lontana" sull'argomento.
Ora sono dibattuto in famiglia, con mia moglie. Lei vorrebbe pagargli il supplemento...e chiuderla lì. Io, che sto ancora scontando sulla mia pelle gli effetti dell'accaduto, non vorrei, così facendo, passare come quello del detto riportato in calce al post.
By marshall, at 7 settembre 2008 alle ore 11:22
Mi risulta che prima di mettere un bimbo nel bagnetto si sente la temperatura dell'acqua- quindi ritengo che tu sia stato distratto o perlomeno imprudente (per essere gentile),,,,,,
By Anonimo, at 22 settembre 2008 alle ore 20:51
non rispondi chissà perchè.... solo a chi ti da ragione bravo
By Anonimo, at 22 settembre 2008 alle ore 20:55
La logica vorrebbe così. Ma è chiaro che tu non hai letto tutto e la tua fantasia non ti porta ad immaginare i retroscena e come ciò possa essere accaduto. Ad ogni modo, tu pensala come vuoi.
Tanto per essere gentile anch'io, Anonimo.
By marshall, at 22 settembre 2008 alle ore 23:38
Marshall io ho letto con molta attenzione,.. solo che, forse nelle tue condizioni... dovresti esssere più accorto,più attento... a meno che tu non abbia fatto lo scemo per non pagare il dazio
By Anonimo, at 23 settembre 2008 alle ore 13:53
Che mito che sei, bella scusa per farti altri sei gg a scrocco....
By Anonimo, at 23 settembre 2008 alle ore 14:14
Sai ho letto attentamente... allora innanzi tutto avresti dovuto andare all'ospedale e farti fare una visita e dignosi, e naturalmente tu te ne sei guardato bene. Per contro hai fatto una settimana gratis.... Sai mi puzza!!! Ah mi riferisco radiografia di un infortunio..
Miscia ....
By Anonimo, at 24 settembre 2008 alle ore 13:12
Anonimo,
non ci sono radiografie, ma visite mediche, foto e tante testimonianze. Del caso è stata richiesta la consulenza di un'associazione di cosumatori; ed è probabile, dato il prolungarsi della guarigione, che verrà avviato l'iter per la richiesta di risarcimento danni da vacanza rovinata e risarcimento danni da prodotto difettoso. In questo caso, se verra provato il difetto di progettazione del termostato (non è stato previsto il blocco di sicurezza per tali eventualità), ne beneficierebbe parzialmente anche il padrone di casa. Ma egli dovrà comunque rispondere per il danno da vacanza rovinata, per aver temporeggiato e per non aver provveduto prontamente alla riparazione o sostituzione di un elettrodomestico di basilare importanza (specie quando si è in vacanza, e si è pagato per tale servizio) come uno scaldaacqua o, in ultima istanza, per non aver installato tipi di rubinetteria a rilascio graduale, più consoni a quel tipo di boiler ad accumulo d'acqua. Esso è stato riparato dopo l'avvenuto incidente, grazie anche all'interessamento casuale di un fratello del padrone di casa, che si trovava lì in vacanza, il quale si è interessato per reperire il termostato adatto. Al resto abbiamo dovuto provvedere noi (cercare e pregare idraulici affinchè venissero; e non è stato facile, essendo in pieno agosto). I disagi momentanei e le conseguenze dell'infortunio, sono rimaste a totale nostro carico.
Spero di essere stato esaustivo, e l'esempio del bambino nel bagnetto te lo potevi risparmiare. Non fosse altro che per un certo chè di forma. Io con le persone che non conosco non sono mai così ineducato. E anche quel riferimento a quel "tanto per essere gentile", con quello che precede, avrei omesso di scriverlo.
By marshall, at 24 settembre 2008 alle ore 15:51
x Anonimo
credo che poi tu non sia così anonimo..........
Sicuramente è stato un incidente,ma il comportamento del padrone di casa è assolutamente deprecabile. Io penso che ci siano gli estremi,oltre che per i danni fisici anche per quelli di vacanze rovinate.
Mi sembra che adopri un linguaggio assurdo a meno che tu non sia direttamente interessato alla vicenda.....
Cmq vorrei vedere se fosse accaduto a te!!!!cosa avresti detto e fatto!! si parla bene quando a soffrire sono gli altri...
Indubbiamente la casa non era a norma e, affittarla in quelle condizioni, potrebbe avere anche risvolti penali.
Pretendere poi un pagamento per i giorni successivi,io non l'avrei fatto,anzi adoprando il cervello avrei cercato di fare un accordo e chiuderla lì!
Fa bene ora Marshall a chiedere i danni! e generalmente i giudici su queste cause sono propensi a condannare il padrone di casa...
sarc.
Marshall
ma che razza di gente deve esistere!!
hai tutta la mia comprensione.
ciao
By Anonimo, at 24 settembre 2008 alle ore 17:33
Sarc.,
grazie per la partecipazione alla vicenda.
Ho anche già spiegato, ma non è stato preso in considerazione, un altro elemento non trascurabile nella vicenda. Installato il nuovo termostato ho voluto simulare la situazione che si era venuta a creare col vecchio termostato, quando era stato riattivato e bloccato ai 40-50 gradi (altrimenti non avrebbe più funzionato).
Ho messo l'indicatore di temperatura a circa 45 gradi, la stessa a cui era stato fissato il termostato accidentato. Non abbiamo utilizzato acqua calda per nessun uso per quattro ore. Dopo questo tempo di non utilizzo, ma con creazione e accumulo di acqua calda all'interno del boiler, aperto il rubinetto di getto e al massimo dell'apertura, l'acqua usciva calda; un caldo sopportabile ma non bollente come quando era avvenuto l'infortunio.
Senza conoscere a fondo la storia, quell'anonimo interlocutore si è permesso di darmi dello scemo (credo sia lo stesso che ha fatto quei quattro commenti), di snocciolarmi quel suo catalogo di epiteti offensivi e di fare quel puerile paragone del bimbetto a cui si fa il bagnetto.
A quell'anonimo voglio dire che se anche fossi stato un imbecille, come a colui lui mi paragona, ma ci fossero stati rubinetti a mandata graduata (il clssico rubinetto a vite) l'infortunio non sarebbe comunque successo. Ad una eventuale perizia l'ASL troverebbe senzaltro questa incompatibilità di rubinetti con quel tipo di boiler elettrico ad accumulo di acqua calda.
Caro Sarc., qui tu alludi al fatto che quell'anonimo, da come scrive, non sia poi tanto anonimo, e che, quanto meno possa essere un interessato. E dato che mi hai messo la pulce nell'orecchio, ora comincio a crederlo anch'io. Posso anche aggiungerti che avevo lui proposto l'abbuono di quei sei giorni (che a me sono serviti per far rientrare un pò le piaghe post ustione, prima di affrontare il viaggio di ritorno: altro che vacanze a sbafo, come dice Anonimo !!), e in cambio mi sarei accollato (come è stato comunque) le spese e i costi di riparazione (tante telefonate col cellulare, tanto tempo sottratto alle vacanze per telefonate e attese per i quattro idraulici intervenuti, e i costi per gli stessi, oltre ai costi dell'infortunio) e avrei soprasseduto sulle conseguenze del danno subito. Cioè, avrei detto, amici come prima.
Grazie del tuo preciso intervento.
Ciao.
By marshall, at 24 settembre 2008 alle ore 19:51
Non credo che tu ti possa permettere di fare una causa. Allora... il proprietario ti contesterà il fatto che tu abbia fatto toccare un impianto a ben 4 e dico 4 persone...,,,,,,!!! I quali naturalmente negheranno..di essere responsabilidi avere manomesso in qualche modo l'elettrodomestico. L'Ariston ti contesterà di aver fatto toccare il boiler da una persona non di loro fiducia....,,,,Ergo!! mi dispiace per quello che ti è capitato, ma tuo malgrado ti stai mettenndo in un ginepraio che non finirà mai...Studente in legge.
By Anonimo, at 27 settembre 2008 alle ore 13:48
Studente in Legge,
lo vedremo!
By marshall, at 27 settembre 2008 alle ore 19:42
egr.Sig.Marchall
Ho seguito in questi giorni, con interesse, la Sua Corrispondenza senza però mai intervenire.
Ripenso spesso ai ns.brevi colloqui, ai fatti della sua vita e delle mia, e della sensazione rimastami di come due persone che non si conoscono, che abitano in contesti e professioni diverse, abbiano però avuto negli anni inconsapevoli punti di contatto
Sono stato recentemente dalle Sue parti ed ho constatato il buon lavoro fatto da Comune con la costruzione della pista a latere del Canale
Passiamo oltre.....
Mi permetto intervenire nell'epistolario perchè Lei possa fugare quella sensazione che la persona "anonima..che pare abbia interesse" sia riconducibile a mio fratello.
Purtroppo in questi tempi egli ha ben altre preoccupazioni a causa della sua condizione e inoltre non ha confidenza con i computer e quindi non in grado di accedere ad internet e quindi tanto meno alla ricerca del suo blog.
Nella visita che gli ho fatto giorni fa gli ho fornito una stampata della corrispondenza: ne è rimasto scosso e amareggiato, dicendomi addirittura che non si ricordava più neanche a chi avesse dato l'appartamento.
Avendo potuto apprezzare la sua onestà intellettuate credo che saprà dare un giusto peso agli scacalli informatici.
Gradisca i migliori saluti e auguri di pronta guarigione.
sergio botto//
By Anonimo, at 2 ottobre 2008 alle ore 17:26
mah!!!!!!!
By Anonimo, at 31 ottobre 2008 alle ore 20:02
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