Un Premio Bamba "segreto"

Mi viene difficoltoso dare una definizione esatta della parola bamba. Per i lombardi, ed i milanesi in particolare, il significato è già implicito nel termine; per loro non c’è bisogno di spiegazioni o giri di parole: il significato lo sentono, lo palpano, è insito nella parola stessa: bamba.
Sfido chiunque a giurare di non essere stato un bamba almeno una volta, nella vita; io stesso ritengo di esserlo stato anche più di una volta, soprattutto in gioventù.

Non c’è quindi intendimento offensivo verso chicchesia; solamente sano divertimento nello scrivere quasi settimanalmente la cronaca dei premi bamba assegnati da Vittorio Feltri, in compagnia di Roberto Vallini, con tanto di doviziosi spunti di comicità.

A chi non volesse entrare a far parte di questa classifica, suggeriamo di non comportarsi da bamba. Se poi, invece, si viene beccati "con le dita nel vasetto della marmellata": pazienza! Per una settimana si dovrà pagare pegno, sorbirsi e pazientare nel dover portare, per una settimana, "il peso" dello scettro di bamba.

Prima di passare al Bamba di ieri sera, è doveroso, da parte mia, elencare quelli che ho trascurato di segnalare agli "onori della cronaca" negli scorsi mesi di aprile e maggio.

- GiamPiero Silvestri: un signore di Rifondazione Comunista che "ama i disertori", stando a quanto scritto tra le righe della motivazione ufficiale.

- Alberto Asor Rosa : per la sua contrarietà alla costruzione di altri villini, nel paese, sulle colline senesi, dove si è ritirato per trascorrervi la vecchiaia.

- Circolo ARCI Giovani – Arcore: per il loro manifesto che scherzava pesantemente (maleducatamente) sull'immagine di Bossi in preda alla grave malattia che lo ha colpito.

- Fulco Pratesi: per i consigli dati in tema di risparmio idrico.

Dunque, il Bamba di ieri sera, che è stato assegnato a Pio Pompa, ex 007 del SISMI.

A Pompa perchè per "scoprire" chi fossero i giornalisti di destra e di sinistra, aveva riempito, per ognuno di loro, faldoni ricolmi di ritagli di giornali con i loro articoli.

Il Bamba gli è stato assegnato perché, secondo la "giuria", non era necessario che lui facesse tutto quel "lavoro" di ritagli, incollature, accatastamenti: gli articoli si leggono. Bastava leggere qualche articolo di ogni giornalista per scoprire di quale tendenza politica fosse.

Faccio un esempio estremo e a titolo personale.
Se leggete un qualunque articolo di Padellaro e uno di Belpietro, non avrete alcuna difficoltà ad individuare l’area di appartenenza; così per tutti gli altri.
Se poi il signor Pompa avesse mandato una mail alla "nostra" Monica o al "nostro" Siro, chiedendo la loro collaborazione, dato che sono molto bravi in questo genere di lavoro, questi gli avrebbero compilato l’elenco completo ed aggiornato, senza alcuna difficoltà ed a costi veramente contenuti, se non addirittura gratis.

Nei faldoni ci sarebbero anche ritagli di giornali, con articoli riguardanti magistrati, per poterli presumibilmente classificare in base alla loro appartenenza politica (a parte il fatto che i magistrati dovrebbero essere al di sopra delle parti, indipendenti dalla politica!).
Anche qui, lavoro inutile. Vittorio Feltri ha spiegato un trucco di come fare per individuare l'area politica di appartenenza di ciascun magistrato, senza scervellarsi troppo. Basta andare sul sito Magistratura Democratica e vi si trova un elenco di magistrati che sono sicuramente di sinistra.

Sarebbe stato molto semplice anche per Pio Pompa, senza bisogno di fare tutto quel lavorio di ritagli e senza sprecare tutta quella colla Coccoina.