marshall

giovedì, maggio 25, 2006

La parola di un leader

Pubblico la poesia che avevo scritto di getto il 18 marzo, in occasione di qualche evento particolare che non ricordo. Poesia che non avevo pubblicato per scaramanzia, ma con la promessa, che feci a Riccardo, di pubblicarla successivamente.
Il tempo è maturo per la sua pubblicazione.
Sò che Riccardo è all'estero, agli antipodi dell'Italia, alla ricerca di lidi migliori.
La dedico anche a lui, nella speranza che la possa leggere, e gradire, dal luogo dove si trova.
Il titolo originario, che cambierò su vostre indicazioni e segnalazioni, anche per quanto riguarda il titolo del post, era:

Futurismo

Or s’è avverato il sogno Tuo più bello
lo stato de l’Italia a comandare.
Or dei mostrar le Tue capacitate
tener assiem’ la fede col profano;

cangiar Tuoi conti in atti di realtate
e manovrar sul cuneo del fiscale.
Vien poscia l’Irap che T’aspetta al varco
e i conti pubblici da gran risanamento.

Più di tremila son poi gl’asili nido,
che t’hai promesso e ch’or tu dei fare.
Ai giovani hai giurato gran lavoro,
non più precario, ma a tutte l’ore.

Dei poi tu smantellar tutte le leggi,
c’ha fatto in prima quell’altro governo.
T’aspetta poi la Tav e ‘l grande Ponte,
ancor più lì mostrar dovrai tuo pugno.

Hai ben mirato, e Tu farai di meglio
visti gli errori, Tu li rimedierai
non ci saran più fermi ne la neve
e gas in quantità noi tutti avremo

E la benzina costerà di meno
con autostrade sempre senza ingorghi.
Prezzi e inflazione, sotto’l tuo controllo.
Ricchi, sarem' felici, alfin' noi tutti.


 

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