marshall

martedì, maggio 09, 2006

Il profumo dei soldi

Sempre dal programma Libero di sera trasmesso l’8 maggio alle 20,30 sulla rete televisiva Odeon Telereporter, il direttore del quotidiano “Libero”, Vittorio Feltri, ha affrontato il tema della ricchezza di alcuni leader politici del mondo.

E’ emerso che dalla classifica degli uomini più ricchi della terra, pubblicata sulla rivista “Forbes”, il leader Maximo Cubano è più ricco della regina Elisabetta.
Si è poi soffermato a discutere sull’enorme ricchezza accumulata in vita dai defunti leader palestinese e rumeno.
Insomma, tre esempi di “campioni” del comunismo, arricchitisi personalmente a spese del loro popolo, tenuto nella miseria.

Vittorio Feltri si è quindi posto la domanda sul perché il nostro onorevole Bertinotti, e altri leader della sinistra, si ostinino a guardare con grande simpatia e profonda ammirazione all’isola di Cuba.

A me personalmente, balena per la testa questa idea che voglio liberamente esprimere.
Se costoro sono così innamorati dell’isola di Cuba e non hanno nessun problema finanziario e non hanno nessun impedimento fisico, come il sottoscritto, perché non pensano di trasferirvisi o, quantomeno, di crearvisi una residenza secondaria?
C’è “gente” di parola che ha vissuto col sogno di compiere quel passo ed era in procinto di farlo: come lo scrittore Tiziano Terzani.

Scorgo, nel pensiero di quei nostri leader, troppe anomalie, troppi controsensi. Predicano il comunismo, ma lo predicano per la “massa”. Non vedo, da parte loro, alcun segno di condanna per le ricchezze accumulate a titolo personale da chi comanda o comandava in quei paesi.
Vorrei, in definitiva, che mi spiegassero chiaramente, senza giri tortuosi di parole, il loro pensiero politico a riguardo di quei regimi e dei loro “leader”.

Concludendo, mi sia “consentita” questa libertà d’opinione.
Come io sono un ammiratore di Berlusconi perché è “uno” che “si è fatto” con il lavoro e con esso è riuscito a costruirsi la propria fortuna, così concedo ai nostri leader di sinistra di avere tra i loro ideali, coloro che ho nominato prima. Però non mi vengano a “predicare” che quei leader sono o sono stati anche campioni di libertà e di democrazia, come invece è, ed è stato, dalla prova dei fatti, Silvio Berlusconi.

38 Comments:

  • Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    By Blogger Pie®, at 9 maggio 2006 alle ore 10:03  

  • "Un ingranaggio così assurdo e complicato
    così perfetto e travolgente.
    Un ingranaggio fatto di ruote misteriose
    così spietato e massacrante.
    Un ingranaggio come un mostro sempre in modo
    che macina le cose, che macina la gente"

    Marshall, questo è il LORO ingranaggio..i soldi per loro fanno la felicità, per LORO che ne hanno fatti a palate spalando anche sui cadaveri se necessario.

    la ns "inteligentia" sta nel non far parte del loro ingranaggio..non voglio essere nè bullone nè chiave inglese.

    By Blogger aroti, at 9 maggio 2006 alle ore 10:15  

  • e poi: visto la magnanimità del Grande Silvio, Zar d'Italia e intelligente imprenditore di milano, "self made man", potresti anche ringraziarlo per aver eliminato ,o comunque diminuito, le "ostiche barriere architettoniche"...

    By Blogger aroti, at 9 maggio 2006 alle ore 10:23  

  • Riesci sempre a parlarne male di Berlusconi.
    Comunque non riesci a trascinarmi dall'altra parte perchè non vedo nulla di nulla che riesca a farmi spostare. Vedo solo parole, parole, e pochi fatti concreti.
    La legge sulle barriere architettoniche è stata promulgata nel 1989. Quindi non si può certo addebitare a Lui eventuali inefficenze dovute alle amministrazioni comunali.

    By Blogger marshall, at 9 maggio 2006 alle ore 10:59  

  • Sei patetico, marshall.
    Credi che B. si sia fatto da solo, credi che sia faro nella nebbia della democrazia.
    Ma cosa guardi, il Tg4?

    By Blogger Pie®, at 9 maggio 2006 alle ore 11:04  

  • io non voglio trascinarti dall'altra parte, ci mancherebbe...
    ma la mia domanda è: se le amministrazioni comunali non dipendono da un "certo potere legiferativo" del premier, come poteva eliminare l'ICI?

    Su una cosa siamo d'accordo: vedo anche io parole parole parole.

    By Blogger aroti, at 9 maggio 2006 alle ore 11:12  

  • Un asino non diventerà mai un cavallo,ape

    By Anonymous Anonimo, at 9 maggio 2006 alle ore 12:37  

  • Ragazzi, ma meno male che siamo noi che dovremmo cambiare l'italia.
    Ha vinto le elezioni la sinistra e siamo ancora qua a parlare di Berlusconi. Ma vi rendete conto?
    Diamoci una regolata!
    Berlusconi non è il Diavolo.
    E sapete chi sono i primi ad averlo capito?
    Quelli della sinistra. Ma le vedete le facce che hanno? hanno vinto le elezioni e sembra che sia piombato loro addosso un macigno.
    Non hanno un programma.
    Erano in vantaggio di 20 punti percentuali e appena hanno esposto un punto del loro programma (le tasse) sono quasi riusciti a sputtanarsi.

    A me Berlusconi non sta simpatico per diversi motivi.
    Come ho già detto secondo me è accerchiato da gente incompetente: Bondi in primis, Fini e Casini che gli hanno remato contro, poi è troppo sicuro di se e non accetta le critiche.
    Non è disponibile al dialogo sulla legge Biagi. E per questo non lo perdonerò mai.
    Così come sul discorso del fare l'amicone di Bush.

    Noto però con piacere che la fiat non ha più ricevuto un soldo dallo stato, ha ricominciato a produrre auto decenti (la grande punto è proprio ok) ed è ritornata bene sui mercati.
    Nei locali non si fuma più. E per uno che ha l'asma come me è una figata.
    La salerno reggio calabria anche se fa ancora cagare sta cominciando ad essere una specie di autostrada.
    La patente a punti sembra che abbia salvato qualche vita.
    Alcuni ecomostri sono stati abbattuti.

    Oar ripeto... Berlusconi fa e farà un sacco di errori... ma smettiamo di pensare che sia il diavolo.
    Ha creato mediaset, che secondo me sono tv che funzionano e danno da lavorare a un sacco di gente.
    E poi non dimentichiamoci le due grandi tragedie che ci hanno investito:
    11 settembre
    e
    entrata dell'Italia nell unione europea (un istituzione fallimentare) così come l'Euro.

    Io ho davvero paura che le grosse critiche che piovono su berlusconi siano dovute all'invidia che si prova nei confronti delle sue enormi ricchezze.

    Proviamo a pensare con la nostra testa. E cerchiamo di capire che se vogliamo fare andare bene le cose dobbiamo partire dalle piccole cose, ma sopratutto dal rispetto per l'ambiente.
    Quando consumate troppa acqua, quando gettate una cartaccia, quando sprecate detersivo e luce elettrica... in quel momento siete venti volte peggio di Berlusconi.

    Ciao.

    P.S: Marshall... ma sul discorso Australia diceva davvero?
    Nel senso che vuole trasferirsi?

    By Blogger riccardo, at 9 maggio 2006 alle ore 13:53  

  • Riccardo, con tutto il rispetto, economicamente me la passo benissimo; non posso provare quindi invidia per il signor B.

    la sinistra italiana si sa: non sa fare altro che criticare, senza organizzarsi per una sfida leale e seria.

    se entrare in Europa è stato un errore, lo si saprà tra un decennio: politiche monetarie e fiscali esplicano i loro effetti solo nel lungo periodo.

    By Blogger aroti, at 9 maggio 2006 alle ore 14:27  

  • Concordo praticamente su tutto quello che ha detto Riccardo eccetto sull'UE che è una cosa molto positiva a patto che ci rendiamo conto che non bisogna essere divisi e litigare sulle cavolate come, ancora , stiamo facendo. L'Unione Europea è l'unica che ha la tecnologia, una tradizione storica e le potenzialità per essere la prima nazione al mondo o quantomeno competere a pari livello con gli USA. Deve però mettere da parte le sue divisioni interne. Cina, Russia, India & Co non riusciranno mai per una semplice ragione e cioè che hanno sviluppi grandiosi in poche grandi città e poi un'arretratezza medioevale nel resto del paese.

    Ape, fammi capire, hai un sacco di soldi e voti a sinistra? (non mi dire che sei comunista perchè allora, politicamente, ti squalifichi).

    By Blogger Grissino, at 9 maggio 2006 alle ore 19:47  

  • Ape non voglio essere frainteso. Ovviamente quando parlo di invidia non parlo di te. Primo perchè non mi permetterei mai e poi perchè non ti conosco, se non per il tuo blog, che trovo davvero bello.
    Il mio discorso parte dall analisi e dall osservazione quotidiana. E ripeto che molti criticano Berlusconi a priori. Sopratutto perchè ha molti soldi.
    Spero solo che la gente maturi un senso più critico nei confronti delle informazioni che riceve. Tutto qua.

    Riguardo il discorso della UE ci sarebbe molto da discutere.
    Io credo che una vera unione per essere tale debba condividere degli ideali, un sentire comune. E mi sembra che all europa questo manchi nel DNA.
    Secondo me questa era la nostra fortuna: non solo un portoghese è diversissimo da un polacco, ma la cosa davvero strabiliante è che un piemontese è diversissimo non solo da un cagliaritano, ma addirittura da un ligure.
    Era ed è la nostra ricchezza: una diversità unica.
    L unione aveva senso come unione economica, ma le hanno cambiato pure nome per mascherare il reale intento: da CEE a UE.

    MA si è spinto troppo sull acceleratore, ad esempio la lira è stata svenduta.

    Mi piacerebbe un confronto su questo punto.

    Ciao

    By Blogger riccardo, at 9 maggio 2006 alle ore 20:45  

  • Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    By Blogger aroti, at 9 maggio 2006 alle ore 21:19  

  • per Riccardo: ho parlato di me perchè solo di me posso dare conto.
    Mi piacerebbe anche un confronto sulla Ue, se ne può parlare...chissà tra i prossimi post.

    Grissino:non ho detto di avere un sacco di soldi, ho detto di passarmela benissimo. Le due cose sono nettamente differenti: potrei amministrare benissimo quei 1.000 euro che entrano in casa tutti i mesi..anche questa è ricchezza.


    Passarsela bene economicamente e votare centro sinistra sono concetti disgiunti.
    La politica è partecipazione di ideali e non ricerca di ricchezza.

    buona serata a tutti.

    By Blogger aroti, at 9 maggio 2006 alle ore 21:24  

  • Rispondo al commento di Riccardo che è il più sensato fra questi.
    Ha fatto un'osservazione molto intelligente sulla Fiat.
    Con Berlusconi la Fiat non ha più preso un soldo dallo Stato: ha cominciato a camminare sulle proprie gambe. E guarda caso ha ripreso ad andare bene. Ha ripreso perfino a fare nuovamente utili, ciò che non succedeva da almeno 5 anni.
    Spostate questa teoria, quella della riduzione o azzeramento degli aiuti, in altri ambiti, in altri settori e poi traetene le conclusioni.
    Conosco la storia e la vita della Fiat da almeno il 1980, da quando acquistai un piccolo quantitativo di sue azioni e che rivendetti in forte perdita nel 2002.
    la nostra *ape*, che mi pare studi materie economiche, conoscerà bene la storia della Fiat da quando il compianto Gianni Agnelli aveva riacquistato le azioni Fiat dalla Lafico, la finanziaria di Gheddafi. E saprà benissimo, ape, che le azioni Fiat non erano mai state così basse fino al Febbraio 2005.
    In quel periodo la citta di Torino era come se stesse aspettando il diluvio universale. Tutti erano al capezzale della Fiat: autorità dello stato ad ogni livello, sindacati di qualsiasi colore, i dipendenti che avrebbero accettato qualsiasi copndizione pur di aiutare la Fiat a restare a galla. Si, a galla, perchè c'era la concreta possibilità che la Fiat fallisse.
    Tutti quanti i lavoratori dipendenti si sono rimboccati le maniche e hanno cominciato a lavorare di comune accordo per l'azienda Fiat. Ed essa come s'è visto ha ripreso a funzionare.
    Ma c'è una categoria di persone che in futuro non metterà più un centesimo nella Fiat: sono quelle centinaia di migliaia di piccoli azionisti che hanno perso gran parte dei loro risparmi investiti nelle sue azioni e rivendute come me negli anni dal 2000 al 2004.
    Quindi in futuro la Fiat non potrà più contare su questa parte di risparmiatori. Non potrà più contare neanche sui soldi dello stato, per i motivi che sappiamo. Dovrà, d'ora innanzi, contare solo su se stessa. All'interno dell'azienda, penso che lo sappiano, e si comporteranno di conseguenza.
    Questo discorsetto ha una sua morale che lascio a ciascuno la libertà di immaginarsela

    By Blogger marshall, at 9 maggio 2006 alle ore 21:51  

  • Riccardo,
    sulla tua domanda finale.
    L'Australia fa parte di quei sogni ai quali ti aggrappi quando vedi che non c'è speranza di cambiare.
    Per fortuna non siamo ancora senza speranza. E quando dico cambiare sappiamo ormai, io e te, a cosa ci riferiamo.
    In ogni caso, amo troppo l'Italia, e quindi morirò qui: comunque andranno le cose.
    Da quando me l'hai messa in testa, l'Australia, mi sono documentato abbastanza su di lei.
    Comincia a fare quel viaggetto che desideri tanto....e poi vedremo.

    By Blogger marshall, at 9 maggio 2006 alle ore 22:06  

  • grissino,
    il tuo commento è entrato mentre davo la prima risposta a Riccardo.
    E' interessante il discorso della UE, che sicuramente affronteremo.

    By Blogger marshall, at 9 maggio 2006 alle ore 22:13  

  • Comunque vadano le cose, si parla sempre di B. Se lui se ne va l'interesse per la politica calerà del 200%. Per quanto riguarda Fidel Castrato, beh, che anche chi inneggia il comunismo fosse un accanito capitalista che "nasconde" il suo capitalismo sotto falsi ideali si era già visto dai tempi di stalin... La storia dovrebbe insegnare! I veri "comunisti" sono quelli che per questo ideale hanno combattuto. Sul serio. Fidel è un antiamericano. Stop

    By Blogger Niccoló, at 10 maggio 2006 alle ore 00:14  

  • Bravo imhotep,
    mi hai tolto le parole di bocca.
    Anche chi inneggia al Sol dell'Avvenire lo fa in primis per il suo solo scopo personale.
    L'unico idealista veramente comunista che ho conosciuto è stato San Francesco.

    By Blogger marshall, at 10 maggio 2006 alle ore 08:35  

  • imhotem hai perfettamente ragione in merito al comunismo.
    Infatti sono il primo a non sostenere il comunismo e/o qualsiasi partito inneggi ad esso.
    Lo stesso per qualsiasi totalitarsimo.

    L'unica cosa di cui molti non si rendono conto è in italia non hanno vinto i comunisti ma la coalizione di centro sinitra.

    Mi sembra che fra queste due cose ci sia una bella differenza e sentire la gente mettere accanto berslusconi, che comandava sino a qualche gg fà, ed il comunismo che nn c'è e nn c'è mai stato in Italia.

    jimmy

    By Anonymous Anonimo, at 10 maggio 2006 alle ore 12:13  

  • Ah, ah, ah, ah.... non c'è mai stato il comunismo in Italia?: SIAMO uno stato comunista. Prima che tu ti metta a dire chissà cosa, aggiungo che LO ERAVAMO ANCHE QUANDO C'ERA BERLUSCONI AL GOVERNO.

    Ti sembra che le nostre politiche interne ed estere siano come quelle di Gran Bretagna e Stati Uniti? QUELLI sono paesi che non conoscono la parola comunismo.

    Poi se vogliamo giocare sui termini, giochiamoci. La sostanza non cambia.

    By Blogger Grissino, at 11 maggio 2006 alle ore 21:27  

  • Ah, ehm, il mio intervento non voleva essere polemico verso di te Jimmy, voleva solo essere lo spunto per capire il vero senso della parola "stato comunista". In confronto all'URSS siamo capitalisti ma in confronto con gli Stati Uniti siamo comunisti...

    By Blogger Grissino, at 11 maggio 2006 alle ore 21:29  

  • Bello sviscerare il significato di una parola. Bello nasconderlo e sotterrarlo nel relativismo che fa affogare i nostri tempi. Quello dove tutto è relativo e qualunque cosa dici è vera sotto almeno un punto di vista. Bello no?

    Almeno per me no.

    In italia credo il comunismo abbia rappresentato qualcosa di diverso dall'eccesso prodotto in russia. O almeno questo è quello che credo. Penso che sia stato più un'ideale (come diceva Rossana Rossandi) di eguaglianza quello che tentava davvero di trasmettere. Che poi i metodi usati per ottenerlo o le persone che lo seguissero fossero sbagliati probabilmente appartiene ad un altro ramo di discussione. Ma non dimentichiamolo.

    Ed ora voglio girare un attimo questa visione : Durante il governo Berlusconi si diceva che si parlava unicamente di lui. (lo dicevano quelli di destra ed un pò quelli di sinitra). Io dico che s'è sempre parlato di comunismo. Che molte persone hanno usato il termine comunismo, toghe rosse, cooperative rosse, i fascisti rossi (grande calderoli... doveva fare lo scrittore), abusando di termini e concessioni politiche. Usandolo a scopo pubblicitario e per infondere timore.
    Si dice si dice, ma alla fine ho sentito di più la parola "Comunista" che la parola "Berlusconi", e l'ho sentita echeggiare in tv e dalle persone.

    E la cosa fa sorridere perchè di comunisti adesso non cen'è l'ombra. C'è L'ideale del comunismo. Ma i comunisti come tali, se esistessero davvero, sarebbero un grosso problema. L'ideale può rimanere, ma il modo di metterlo in pratica deve viaggiare coi tempi. E mentre nel passato tutto ciò poteva aver senso, oggi non ne ha più.

    Inoltre un ultimo appunto.
    Ritengo antiproduttivo dire "Sempre a parlare di Berlusconi". Primo perchè tenta di chiudere bruscamente un discorso che può risultare interessante, anzi, non un discorso ma un confronto. Secondo perchè anche questo è finito con il diventare un manifesto o forse una scusa, per girare la padella, l'opinione, o il punto di vista...

    Andrea (sdl)

    By Blogger Andrea (sdl), at 11 maggio 2006 alle ore 21:43  

  • Sono d'accordo con te Andrea, ma allora dovrebbe smetterla di chiamarsi "Comunista" o almeno sganciarsi definitivamente, non inneggiare più, non riconoscersi più in quei partiti comunisti che nel mondo hanno prodotto solo miseria, dolore, disperazione.

    By Blogger marshall, at 11 maggio 2006 alle ore 22:00  

  • Io direi che sarebbe il caso di aprire gli occhi sul fatto che questi partiti portano avanti idee economiche che causano solo danni alla società e che ,è dimostrato, sono fallimentari. Il capitalismo, ammorbidito adeguatamente con un pò di umanità, è l'unica via percorribile. Il comunismo con un pizzico di capitalismo francamente mi puzza tanto di miseria collettiva con premio di produzione a Natale. No grazie.

    By Blogger Grissino, at 11 maggio 2006 alle ore 22:56  

  • @Marshall : In realtà lo sgancianciarsi è già avvenuto. E comunque il comunismo ha avuto effetti differente sui paesi che l'han visto. Il fascismo a sua volta ha prodotto effetti complementari e per nulla diversi (con l'unica differenza che in italia il fascismo ha fatto danno, il comunismo, almeno popolarmente, no).
    Comunque ti ricordo che sono generalmente esponenti del centrodestra ad inneggiare al comunismo etc etc. Difficilmente ci sono politici del centrosinistra che lo tirano in ballo. (con ciò non lo escludo, ma se esistono sono una minoranza).

    @Grissino : sia il comunismo che il capitalismo soffrono di problemi infrastrutturali. Questo non dipende dall'ideale (oddio...il capitalismo non ha un ideale. E sotto questo punto di vista è sicuramente meno umano del comunismo) ma dipende dalle persone che lo mettono in atto e dalla mentalità del paese in cui viene proposto. Siamo un paese fallimentare sotto entrambi i punti di vista. Questo è il grosso problema dell'italia. Abbiamo una mentalità troppo individuale e troppo poco collettiva. Non riusciamo a guardare fuori dal giardino di casa. Questo blocca pesantamente una giusta evoluzione di un qualsivoglia ideale politico.

    Poi c'è da dire che sia il comunismo che il capitalismo appunto han grossi problemi e sbilanciamenti che non meritano di esistere. E non bisogna pensarli come metodi fermi. L'unica grande differenza tra i due è che il primo nasconde dietro di se un pensiero più ampio che si estende anche alla filosofia e alla visione del mondo. Il capitalismo no.

    tra i due, sinceramente, non mi sento di valorizzare un processo che esalta unicamente i miei capitali senza farmene prendere ragione. Ritengo che servano ideali di fondo per esistere e che tuttora molta gente li stia dimenticando di fronte al dio denaro.

    Andrea (sdl)

    By Blogger Andrea (sdl), at 12 maggio 2006 alle ore 07:25  

  • D'accordo con grissino,
    il capitalismo "dal volto umano" che premia e incentiva il merito, sono le uniche strade che possono portare progresso, benessere diffuso, socialismo "vero". Tutto il resto sono fantasie letterarie per convincere la gente a restare nell'ignoranza delle cose, lontana dalla politica "vera" - "tanto c'è chi pensa per loro" -.
    Così avviene o è avvenuto nei paesi citati dal Post e in più aggiungiamoci i passati regimi iugoslavi o cinesi dove la gente era tenuta sottomessa anche con le minacce e con il terrore.
    La conclusione del tuo commento, quella del "comunismo capitalista", ricalca perfettamente questo mio pensiero. Ecco perchè la gente libera e intraprendente guarderà sempre con sospetto e con distacco a quei partiti che testardamente vogliono
    "affratellarsi" alle "dittature" di quei popoli.

    By Blogger marshall, at 12 maggio 2006 alle ore 08:33  

  • "Da Stettino nel Baltico a Trieste nell'Adriatico una cortina di ferro è scesa attraverso il continente. Dietro quella linea giaciono tutte le capitali dei vecchi stati dell'Europa Centrale ed Orientale. Varsavia, Berlino, Praga, Vienna, Budapest, Belgrado, Bucarest e Sofia; tutte queste famose città e le popolazioni attorno ad esse, giaciono in quella che devo chiamare sfera Sovietica, e sono tutte soggette, in un modo o nell'altro, non solo all'influenza Sovietica ma anche a una altissima e in alcuni casi crescente forma di controllo da Mosca".

    no, il comunismo non è esistito, avete ragione voi, era Churchill ad aver torto.

    By Blogger aroti, at 12 maggio 2006 alle ore 08:46  

  • la frase "il comunismo non è esistito o in Italia è stato un fenomeno meno rilevante che in Russia" detta da un comunista, è come sentirsi dire da un sommelier che il Brunello è buono.

    la storiografia e la storia non si studiano così e soprattutto il metodo non è questo.
    La storia è "la ns storia" e credo che sentendo un pò in giro, le persone "di età certa" direbbero il contrario. L'influsso sovietico c'era, eccome se c'era,tanto da renderci dipendenti dalle sezioni locali sovietiche.

    I miei genitori nel 71 sono andati in Urss accompagnati dal direttore di banca della città dove viviamo.
    Ricordano, da alcuni traffici, discorsi e percorsi fatti, che questo buon uomo era iscrtto al partito comunista in Urss e che forse, e dico forse,era una sorta di spia in Italia.

    Durante le escursioni era altamente competente e li ha fatti girare Mosca e Leningrado per ogni angolo. Un amore spassionato per la Russia che si espletava in viaggi trimestrali nella terra della perestroica giustificata dall'amore per una donna.

    Forse il comunismo nn è esistito, ma l'italietta del 45, uscente sconfitta dal conlitto mondiale, era facile terreno di influenza, vista la precedente esperienza con il fascismo.

    andrea: il comunismo e il capitalismo non sono METODI!
    in più: non solo il comunismo si allarga a dottrine e filosofie, bensì anche il capitalismo: pensa alle teorie mercantiliste e al liberalismo classico. Tutte le teorie economiche hanno alla base una cultura filosofica e organizzativa scaturite dalla vita quotidiana.

    buona giornata.

    ps: sto concludendo Sc.Politiche, ma del caso Fiat non abbiam mai parlato. Quindi non so dare certezze ulteriori a quelle che ho tramite la lettura dei giornali.

    consiglio una lettura:la ricchezza delle nazioni di Adam Smith.

    By Blogger aroti, at 12 maggio 2006 alle ore 09:07  

  • Per completare la risposta ad Andrea, voglio andare sul termine "fascisti rossi".
    Sai quanti fascisti "al quadrato", si sono riciclati in "rossi" o comunisti, alla fine della guerra?
    Lo avranno fatto per salvare la pelle, lo avranno fatto per convenienza o che altro. Sta di fatto che si sono riciclati.
    Per primo, l'idolo degli adolescenti "comunisti", il Nobel Dario Fo, che da iscritto Repubblichino, è diventato un "osannato" comunista di razza.
    Certo che a Stoccolma devono aver preso un granchio quella volta, perchè mai e poi mai hanno dato un nobel per la letteratura ad un non comunista. Figuriamoci poi ad un ex fascista.

    By Blogger marshall, at 12 maggio 2006 alle ore 15:34  

  • Oddio quante risposte devo dare :D

    Allora, prima di tutto, in ordine contrario a Marshall : Devo ricordare il nome "Bondi"? annoverato in forza italia. Di voltafaccia cen'è tanti...

    Comunque penso che ci sia un abuso del termine comunista, ben oltre il termine Berlusconi, e su questo ancora nessuno mi ha dato nè torto nè ragione. e vorrei capire un pò se siete contrari o a favore.

    @Ape : mi sono perso il punto dove qui qualcuno ha affermato che il comunismo non è esistito.
    O non ho capito a cosa ti riferivi.
    Se era diretto a me penso di aver detto che il comunismo ha avuto effetti e conseguenze diverse da quello sovietico e russo.

    Il comunismo ed il capitalismo non sono certo metodi Ape. E scusami se questo è emerso da ciò che ho detto. Sono bensì le persone che determinano i metodi per "realizzarli", anche se questo è un termine ugualmente sbagliato.
    Sono ben felice di sapere che il Capitalismo ha un filo di base dietro a livello filosofico.
    Mi inquieta allora il fatto che tutti i "Capitalisti" sembra non si ricordino molto di questa base che li ha prodotti. Questo ideale o questa filosofia (mi riferisco ovviamente alla parte più umana della cosa. Non certo ai vari studi di settore).

    Non sono invece d'accordo con chi propone unicamente le due strade. Capitalismo umanizzato e comunismo capitalista.
    Primo perchè sono due strade "comode". Nel senso che la seconda è un ovvia contraddizione, la prima un pò di meno.
    RItengo esistano più strade che questa cerchia ristretta. Ritengo che il capitalismo possa umanizzarsi (ma ritengo che per farlo serva uno sforzo inumano, perchè, finora almeno, sui soldi ho visto solo speculazione e umano non era certo. E dato che il capitalismo per metterlo in atto hai bisogno di un pò di denaro e che quelli che hanno i soldi sono in pochi e speculano appunto, mi domando come si umanizzi una cosa così...), come ritengo che l'ideale del comunismo possa trovare un espressione tale da non limitare l'individuo rendendolo incapace di uscire dal collettivo. E queste due ipotesi con tutte le sfumature del caso più o meno graduali.

    Ps : ape, apprezzo molto i tuoi commenti che si dilungano oltre la sporadica risposta, fanno apprezzare quello che si dice un confronto e non un banale quiz a domande. :)

    Andrea (sdl)

    By Blogger Andrea (sdl), at 12 maggio 2006 alle ore 17:27  

  • Andrea,
    mi hai costretto a leggere un fatto che non sapevo.
    Sandro Bondi ex comunista!!
    Ha rinnegato il PCI!!
    Vuol dire che d'ora innanzi mi sarà doppiamente simpatico.
    Pensa quanto mi sarebbe simpatico Bertinotti se la smettesse di chiamarsi rifondazione comunista, ma si chiamasse, per esempio, partito bertinotti.
    Perchè lui di comunista ha ben poco se non il fatto che riesce a calamitare i voti di quelli che corrono a dietro all'ideale comunista.
    Se solo dessero a me un ventesimo della pensione che prende lui (la pensione che prende da ex sindacalista), farei i saldi di gioia, anche se non sono più in grado di farli.

    By Blogger marshall, at 12 maggio 2006 alle ore 18:32  

  • E ai partiti che utilizzano riferimenti al fascismo marshall? a quelli diresti nulla?

    Andrea (sdl)

    By Blogger Andrea (sdl), at 12 maggio 2006 alle ore 19:23  

  • andrea: se a 26 anni non facessi ragionamenti simili...

    By Blogger aroti, at 13 maggio 2006 alle ore 11:36  

  • non credo certo che l'età determini certe prerogative come questa ape.

    Andrea (sdl)

    By Blogger Andrea (sdl), at 13 maggio 2006 alle ore 12:38  

  • Non riesco a capire come mai qualcuno che da destra passa a sinistra, un fascista rosso, è da disprezzare mentre un Bondi che ha fatto il percorso opposto debba essere ammirato due volte?

    Due pesi e due misure?

    jimmy

    By Anonymous Anonimo, at 13 maggio 2006 alle ore 12:54  

  • Ritorno ai fascisti rossi ricordati da Andrea, e nel quale ha citato Calderoli.
    Forse io e Calderoli abbiamo vissuto gli '70 gli anni dove imperversavano le brigate rosse.
    Un conto è aver ascoltato la narrazione di certi eventi, un conto è averli vissuti di persona.
    Come io non ho esperimentato la guerra, ma l'ho solo sentita narrare, così voi degli anni '80 non avete vissuto "gli anni di piombo", gli anni '70.
    Avevano preso di mira i giudici, i politici, i giornalisti contrari alle loro idee sovversive.
    Non c'era sera che, accendendo il televisore, non ascoltassi di qualche personaggio di quelli, morti ammazzati. Le strade di Milano, per averle viste con i miei occhi, erano imbrattate di scritte con sotto o sopra la firma con la stella delle brigate rosse.
    Io giravo per lavoro, in quegli anni. Giravo in lungo e in largo le provincie di Milano, Pavia, Varese, ed ero sempre guardingo e attento a schivare eventuali pericoli che potessero venire da incontri di fantomatici gruppi di quelli e che, per fortuna, non ho mai incontrato.
    E se le brigate rosse giovanili, di estrazione comunista, non hanno preso completamente piede, lo si deve ad una moltitudine di giovani che, come me, non si sono fatti "accalappiare" nelle reti di quella propaganda politica rivoltosa.
    Ecco perchè molti giudici sono poi diventati rossi, come li descrive Berlusconi. LO SONO DIVENTATI PER NON SOCCOMBERE FISICAMENTE AI ROSSI, come poi e' successo anche ad Aldo Moro.
    Quindi voi restare pure con la vostra ideologia, ma auguratevi che non ritorni un periodo come quello.
    La libertà e la democrazia, sono beni inestimabili che vanno mantenute battendosi e andando, molto spesso, controcorrente.

    By Blogger marshall, at 13 maggio 2006 alle ore 12:57  

  • questi post mi stimolano a farne uno su comunismo, fascismo, ideologie e politica italiana...al vetriolo!

    Non c'è stato il regime comunista in italia, perchè anche il più fervido dei comunisti ora presenti non rinuncerebbero alle loro auto-blu, alle comode poltrone. Comunque esprimero meglio i concetti sul post che farò!

    By Blogger Niccoló, at 14 maggio 2006 alle ore 14:49  

  • Bene imhotep,
    ti aspetto col post per lasciarti una mia raffica di commenti e darò anche una risposta più convincente ad andrea sugli intellettuali "di convenienza".

    By Blogger marshall, at 14 maggio 2006 alle ore 18:34  

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