Il Paese dei Polli
Ieri sera mi sono soffermato a guardare il programma Rai, Ballarò, quando ho visto che tra gli ospiti c’era Maurizio Belpietro, il battagliero direttore de Il Giornale.
Ballarò è un programma che fino a ieri sera consideravo un programma spazzatura perché nei mesi pre elettorali aveva fatto trasmissioni, secondo il mio punto di vista, preconfezionate ad uso ed in favore solo della sinistra all’opposizione. Ora che la sinistra è al governo, sembra che si sia ammorbidito e democratizzato, stando a quel poco che ho visto ieri sera. Per cui tornerò a guardarlo.
Per quanto riguarda Belpietro, è quel direttore direttore di giornale che, coraggiosamente aveva pubblicato la lista dei parlamentari superpensionati, cioè con pensioni da capogiro, oltre ai ricchi emolumenti da parlamentari. E’ quel direttore de Il Giornale che ha pubblicato la notizia dei 17 condoni edilizi chiesti dal figlio di Dario Fo per il suo agriturismo in Toscana e che per andare a presenziare i dibattiti pubblici in tema di ambiente, in quel di Padova, si era fatto pagare parcelle milionarie. E’ quel direttore de Il Giornale che ha avuto il coraggio di pubblicare la notizia che, quando Marrazzo era conduttore Rai, andava a presenziare ai dibattiti pubblici comunali, in tema di giustizia sociale, facendosi elargire parcelle da un milione l’ora solo per presentare il programma e i conferenzieri.
Insomma tutti soldi che i comuni avrebbero potuto spendere meglio e veramente per quelle opere per cui si stava dibattendo in quelle conferenze.
Ieri sera mi sono fermato a guardare Ballarò perché catturato dal battibecco sorto tra Maurizio Belpietro e Renato Soru, governatore della Sardegna, sulla tassa che la sua regione vuole imporre ai proprietari di case o seconde case possedute in Sardegna da non residenti sardi. Insomma, una sorta di patrimoniale diceva Belpietro, e l’altro a smentire, dando la sua versione.
Io non ho case in Sardegna né sono mai stato lì, per cui quel tipo di tassa non mi tocca minimamente.
Ho solo amici sardi ammalati della mia stessa malattia, la sclerosi multipla, che in Sardegna ha una percentuale di diffusione più che doppia rispetto al resto d’Italia.
Renato Soru ora fa il governatore arrabbiato, ma quando dirigeva la sua creatura, TISCALI, gongolava tutto dalla gioia, fino ad un certo punto. Fino a quando, cioè, le azioni di Tiscali, dalle vette stratosferiche di prezzo a cui erano arrivate, rispetto al prezzo di collocamento, precipitarono a tal punto da rasentare il fallimento societario.
Tanto per dare un’idea, erano state collocate a euro 4,9 ed erano salite fino a 130 euro, senza che lui nel frattempo mettesse in guardia i compratori dall’effetto bolla speculativa che si era innescato sul suo titolo.
E intanto il titolo aumentava di valore e si gonfiava, aumentava e si gonfiava, aumentava e si gonfiava finchè un bel giorno il palloncino scoppiò, causando perdite più o meno grosse agli incauti compratori delle azioni Tiscali, me compreso tra quei “polli”, e compreso amici e conoscenti miei, dei quali posso fare nome cognome e indirizzo.
Nelle tasche di chi, sono andati i soldi persi da quegli incauti “polli”?
Comunque ieri sera Maurizio Belpietro ha anche accennato a condoni edilizi fatti dall’ex o anche prossimo ministro Visco, condoni dei quali vorrei sapere qualcosa in più.
Insomma, come si può vedere, in questo paese ci sono tanti predicatori, tanti moralizzatori, tanti ammonitori. Ma a razzolare male, a quanto pare, ci sono anche loro stessi.
Predicare bene e razzolare male. Insomma siamo proprio
UN PAESE DI POLLI.
Ballarò è un programma che fino a ieri sera consideravo un programma spazzatura perché nei mesi pre elettorali aveva fatto trasmissioni, secondo il mio punto di vista, preconfezionate ad uso ed in favore solo della sinistra all’opposizione. Ora che la sinistra è al governo, sembra che si sia ammorbidito e democratizzato, stando a quel poco che ho visto ieri sera. Per cui tornerò a guardarlo.
Per quanto riguarda Belpietro, è quel direttore direttore di giornale che, coraggiosamente aveva pubblicato la lista dei parlamentari superpensionati, cioè con pensioni da capogiro, oltre ai ricchi emolumenti da parlamentari. E’ quel direttore de Il Giornale che ha pubblicato la notizia dei 17 condoni edilizi chiesti dal figlio di Dario Fo per il suo agriturismo in Toscana e che per andare a presenziare i dibattiti pubblici in tema di ambiente, in quel di Padova, si era fatto pagare parcelle milionarie. E’ quel direttore de Il Giornale che ha avuto il coraggio di pubblicare la notizia che, quando Marrazzo era conduttore Rai, andava a presenziare ai dibattiti pubblici comunali, in tema di giustizia sociale, facendosi elargire parcelle da un milione l’ora solo per presentare il programma e i conferenzieri.
Insomma tutti soldi che i comuni avrebbero potuto spendere meglio e veramente per quelle opere per cui si stava dibattendo in quelle conferenze.
Ieri sera mi sono fermato a guardare Ballarò perché catturato dal battibecco sorto tra Maurizio Belpietro e Renato Soru, governatore della Sardegna, sulla tassa che la sua regione vuole imporre ai proprietari di case o seconde case possedute in Sardegna da non residenti sardi. Insomma, una sorta di patrimoniale diceva Belpietro, e l’altro a smentire, dando la sua versione.
Io non ho case in Sardegna né sono mai stato lì, per cui quel tipo di tassa non mi tocca minimamente.
Ho solo amici sardi ammalati della mia stessa malattia, la sclerosi multipla, che in Sardegna ha una percentuale di diffusione più che doppia rispetto al resto d’Italia.
Renato Soru ora fa il governatore arrabbiato, ma quando dirigeva la sua creatura, TISCALI, gongolava tutto dalla gioia, fino ad un certo punto. Fino a quando, cioè, le azioni di Tiscali, dalle vette stratosferiche di prezzo a cui erano arrivate, rispetto al prezzo di collocamento, precipitarono a tal punto da rasentare il fallimento societario.
Tanto per dare un’idea, erano state collocate a euro 4,9 ed erano salite fino a 130 euro, senza che lui nel frattempo mettesse in guardia i compratori dall’effetto bolla speculativa che si era innescato sul suo titolo.
E intanto il titolo aumentava di valore e si gonfiava, aumentava e si gonfiava, aumentava e si gonfiava finchè un bel giorno il palloncino scoppiò, causando perdite più o meno grosse agli incauti compratori delle azioni Tiscali, me compreso tra quei “polli”, e compreso amici e conoscenti miei, dei quali posso fare nome cognome e indirizzo.
Nelle tasche di chi, sono andati i soldi persi da quegli incauti “polli”?
Comunque ieri sera Maurizio Belpietro ha anche accennato a condoni edilizi fatti dall’ex o anche prossimo ministro Visco, condoni dei quali vorrei sapere qualcosa in più.
Insomma, come si può vedere, in questo paese ci sono tanti predicatori, tanti moralizzatori, tanti ammonitori. Ma a razzolare male, a quanto pare, ci sono anche loro stessi.
Predicare bene e razzolare male. Insomma siamo proprio
UN PAESE DI POLLI.
12 Comments:
- siamo polli di allevamento.
- non capisco perchè quando si favorisce la sinistra allora si tratta di programmi sciocchi e quando si favorisce la destra si tratta di programmi interessanti e belli da vedere.
- a mio avviso, qualunque programma o quotidiano o dossier,a favore di una o l'altra parte, non può che essere da lodare...tenendo ben presente che le PORCHERIE da parlamentare le fanno tutti QUELLI LI' DENTRO.
- Belpietro SANTO SUBITO.
- in conclusione, dal post:non ho capito chi ha detto cosa a chi.
Ti sei soffermato a vedere, solo perchè sei stato truffato?
marshall: gli investimenti in borsa se ne devono fare pochi e buoni. Per il resto del patrimonio: obbligazioni.
that's it
By aroti, at 17 maggio 2006 alle ore 08:48
Su Tiscali ho perso poche decine di euro, ma c'è gente di mia conoscenza che ha perso tutto.
Il mio post è dedicato ai predicatori che predicano per gli altri ma non per se stessi.
By marshall, at 17 maggio 2006 alle ore 09:03
allora anche Belpietro predica per gli altri e non per sè.
By aroti, at 17 maggio 2006 alle ore 09:16
Non lo conosco e non posso escluderlo.
Ma qui è dedicato a politici, intellettuali, conduttori, amministratori, tutti quelli che, in definitiva, svolgono una mansione pubblica.
By marshall, at 17 maggio 2006 alle ore 09:26
mansione pubblica o privata...c'è del losco in ogni dove.
By aroti, at 17 maggio 2006 alle ore 15:09
Polli, capre, asini... sigh sigh. Ebbene, devo darti ragione.
By Grissino, at 17 maggio 2006 alle ore 21:34
Sai qual'è il problema Marshall? Che molti giornalisti competenti cercano il "pelo" nell'uovo solo nei nemici, facendo così c'è chi non li caca di striscio(per usar un termine oxfordiano). Vittorio Feltri credo sia un esempio per tutti, perchè chi legge quotidianamente Libero vede che lui critica tutti. Ha tirato certe bordate alla Cdl che neanche l'Unità poteva dire.
Siamo Polli, è vero, però più che polli molti sono pecore. Anzi pecoroni. Ma non perchè stupidi ma perchè pigri, con poca voglia di pensare.
By Niccoló, at 17 maggio 2006 alle ore 22:49
la maggior parte, non tutti, ovvio.
By Niccoló, at 17 maggio 2006 alle ore 22:50
quoto imhotep
By aroti, at 18 maggio 2006 alle ore 05:57
grissino,
il tuo commento positivo era già scontato, da parte mia: abbiamo tanti punti di visione in comune (se non ricordo male, avevo scritto 70 - 80 %, nel tuo post).
imhotep,
nonostante la tua giovane età - hai solo pochi anni più di mio figlio - riesci sempre a stupirmi per i tuoi post e commenti, a volte, molto acuti.
Quei giornalisti competenti che cercano il pelo nell'uovo solo per i loro "nemici" personali, e quindi per un loro tornaconto personale, a me stanno proprio sulle scatole. Alla lunga si sputtanano e non li seguo neanche più. Li ignoro.
Non ti faccio i nomi per non tirarmi addosso le loro ire, ma tu puoi ormai immaginare chi potrebbero essere.
Vittorio Feltri, lo leggo sporadicamente (in agosto tutti i giorni), so come la pensa ed è una garanzia. Infatti nel programma televisivo di lunedì sera, ha lanciato serie critiche alla CDL, da me ampiamente condivise.
By marshall, at 18 maggio 2006 alle ore 09:10
Chi ha perso con le Tiscali, si consoli pensando a quanto hanno perso quelli che hanno dato fiducia Tanzi (Parmalat) o a De Benedetti (Cir, Olivetti, Sabaudia) ...
By Massimo, at 20 maggio 2006 alle ore 14:24
Monsoreau,
tante grazie per la visita della quale mi onoro, avendo letto i tuoi post.
Su Parmalat, fortunatamente non ho perso nulla, perchè non sono caduto nella sua trappola. Trappola consistente nel dichiarare tutti quei soldi depositati alle Antille, e qui, invece, pienezza di debiti stratosferici. Puzzava troppo di losco.
Ma del comunista multimiliardario, non gli perdono le perdite personali di qualche milione che mi ha procurato nel '92, proprio con i titoli che hai accennato. Perdite che non ho più recuperato.
Comunque è vero: il lupo perde il pelo, ma non il vizio.
Guarda lo scherzetto che ha fatto l'agosto scorso con la CDB webtech. Ha millantato l'avvicinamento e il ritorno di amicia con Berlusconi per attirare qualche altro "pollo" nella sua gabbia, per poi uscirsene con le sortite e il portafoglio riempito di milioni (di euro). Fosse stato coerente col suo ideale comunista, avrebbe dovuto, una volta ritenuto impraticabile il suo progetto, restituire il mal-sottratto agli ingenui seguaci.
A suo beneficio va comunque detto che poi, il titolo CDB ha ripreso quota.
By marshall, at 20 maggio 2006 alle ore 15:54
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