Finalità della lotta all'evasione fiscale
Questa sera, 3 aprile 2006, Prodi sfrutterà il tema dell’evasione fiscale, per cercare di recuperare o aumentare i consensi: l’ha fatto intuire ieri, nel programma di Lucia Annunziata.
Si cita l’agenzia Tal dei Tali, e si dice che l’evasione è 200 miliardi di euro (400.000 miliardi di lire). Comunque, parecchia confusione su questo dato, chi dice 100, chi 200, chi di più, chi di meno. In realtà, nessuno lo sà. Si sparano cifre a caso, sperando di colpire nel segno, attirando così qualche voto nella rete della disinformazione.
Si dice che l’evasione è di quella entità, ma non si fa mai nessun riferimento "serio" a come si è giunti a quel dato; e men che meno lo fa il leader di turno, che lo espone al pubblico, additandolo come il più grosso crimine, “complice il governo in carica”.
Tutti siamo sensibili a questo problema, perché, citando il luogo comune, se pagassero tutti, pagheremmo, di meno, tutti.
E qui sta il punto.
Ecco.
Se pagassero tutti, le maggiori entrate servirebbero per far pagare di meno a chi adesso paga troppo. E quindi qualunque governo “serio” non dovrebbe fare previsioni di spesa basandosi sulle maggiori entrate che deriverebbero dalla lotta all’evasione fiscale. Primo, perché esse sono ipotetiche, e quindi anche la previsione di spesa che su ciò si baserebbe, diverrebbe ipotetica. Secondo, tale introito deve servire, come s’è detto, a far pagare meno tasse a coloro che adesso pagano troppo.
In ogni caso, se proprio si deve pensare a come spendere parte dei soldi ricavati dalla lotta all'evasione fiscale, si pensi anche ai disabili, e agli invalidi. Intendendo, per essi, anche le famiglie di questi soggetti portatori di handicap.
(segue)
Si cita l’agenzia Tal dei Tali, e si dice che l’evasione è 200 miliardi di euro (400.000 miliardi di lire). Comunque, parecchia confusione su questo dato, chi dice 100, chi 200, chi di più, chi di meno. In realtà, nessuno lo sà. Si sparano cifre a caso, sperando di colpire nel segno, attirando così qualche voto nella rete della disinformazione.
Si dice che l’evasione è di quella entità, ma non si fa mai nessun riferimento "serio" a come si è giunti a quel dato; e men che meno lo fa il leader di turno, che lo espone al pubblico, additandolo come il più grosso crimine, “complice il governo in carica”.
Tutti siamo sensibili a questo problema, perché, citando il luogo comune, se pagassero tutti, pagheremmo, di meno, tutti.
E qui sta il punto.
Ecco.
Se pagassero tutti, le maggiori entrate servirebbero per far pagare di meno a chi adesso paga troppo. E quindi qualunque governo “serio” non dovrebbe fare previsioni di spesa basandosi sulle maggiori entrate che deriverebbero dalla lotta all’evasione fiscale. Primo, perché esse sono ipotetiche, e quindi anche la previsione di spesa che su ciò si baserebbe, diverrebbe ipotetica. Secondo, tale introito deve servire, come s’è detto, a far pagare meno tasse a coloro che adesso pagano troppo.
In ogni caso, se proprio si deve pensare a come spendere parte dei soldi ricavati dalla lotta all'evasione fiscale, si pensi anche ai disabili, e agli invalidi. Intendendo, per essi, anche le famiglie di questi soggetti portatori di handicap.
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