ITALIA MIA
L’Italia è come una famiglia fortemente indebitata, la quale ogni mese deve fare i conti anche con gli interessi da pagare. Parlo solo di interessi perché se dovesse pensare a come ridurre il debito, gli si parerebbe di fronte un ostacolo enorme, una montagna di debito tale che il solo sforzo necessario a pensare alla situazione, sarebbe tale da sottrarre le energie occorrenti al solo pensare ad altro. Sarebbe molto deprimente. E allora? Allora è meglio non pensarci e… tirare avanti. Tirare avanti finchè ci è concesso, finchè si può.
Ecco: finchè si può.
Ma pensare a come non aumentare più il debito, si può e si deve.
Si può.
Va cercata una soluzione a tutti i costi: ciò è dovere della politica.
Si deve.
A questo devono concorrere tutti.
Tutti devono sapere che, per dimensioni e popolazione, siamo lo stato più indebitato al mondo.
Di conseguenza sarebbe logico doverci comportare come quella famiglia di cui sopra.
In quella situazione il marito e la moglie, che abbiano a cuore il bene e il futuro della famiglia, cercano, nelle difficoltà in cui si dibattono, di andare d’accordo e perseguire, con tenacia, con costanza e con rigore, obiettivi comuni per la salvaguardia della famiglia.
Altrettanto dovrebbero fare il nostro governo e la nostra opposizione, di qualunque colore essi siano, nel momento di eccezionale difficoltà in cui ci trasciniamo da anni ed anni.
Perché è vero che i creditori finchè paghiamo loro gli interessi e finchè hanno le garanzie della nostra solvibilità, non ci richiederanno la restituzione del capitale. Ma se dovessero venir meno quelle garanzie perché rissosità, litigiosità, disaccordo su tutto, divisione interna, darebbero la sensazione di una famiglia allo sbando, ci verrebbe richiesta la restituzione del capitale. Allora sì, sarebbero guai seri. E quello che potrebbe accadere, lo lascio liberamente immaginare a ciascuno di voi.
Esempi illuminanti ne abbiamo molti!
Ecco: finchè si può.
Ma pensare a come non aumentare più il debito, si può e si deve.
Si può.
Va cercata una soluzione a tutti i costi: ciò è dovere della politica.
Si deve.
A questo devono concorrere tutti.
Tutti devono sapere che, per dimensioni e popolazione, siamo lo stato più indebitato al mondo.
Di conseguenza sarebbe logico doverci comportare come quella famiglia di cui sopra.
In quella situazione il marito e la moglie, che abbiano a cuore il bene e il futuro della famiglia, cercano, nelle difficoltà in cui si dibattono, di andare d’accordo e perseguire, con tenacia, con costanza e con rigore, obiettivi comuni per la salvaguardia della famiglia.
Altrettanto dovrebbero fare il nostro governo e la nostra opposizione, di qualunque colore essi siano, nel momento di eccezionale difficoltà in cui ci trasciniamo da anni ed anni.
Perché è vero che i creditori finchè paghiamo loro gli interessi e finchè hanno le garanzie della nostra solvibilità, non ci richiederanno la restituzione del capitale. Ma se dovessero venir meno quelle garanzie perché rissosità, litigiosità, disaccordo su tutto, divisione interna, darebbero la sensazione di una famiglia allo sbando, ci verrebbe richiesta la restituzione del capitale. Allora sì, sarebbero guai seri. E quello che potrebbe accadere, lo lascio liberamente immaginare a ciascuno di voi.
Esempi illuminanti ne abbiamo molti!
6 Comments:
Il problema è che siamo uomini. Siamo legati al nostro pezzettino d'orto che ci appartiene e degli altri non ce ne frega uno stracazzo.
E molte volte anche quelli che sembra che facciano del bene lo fanno solo per avere una tacchetta in più sul proprio curriculum. Come mai oggi è di moda andare in Africa o in zone di guerra a fare i volontari e poi ad aiutare i terremotati italiani non ci va nessuno?
Se non fossimo uomini l'utopia comunista non sarebbe stata tale, ma reale. Ma siamo uomini. E gli uomini sono animali. I più avidi che esistano.
By riccardo, at 25 marzo 2006 alle ore 23:31
Per Riccardo
Il tuo pensiero è chiaro e incisivo, di quelli che scuotono le coscienze, anche per la carica di rabbia in esso contenuto.
E' impossibile commentare il tuo scritto su due piedi perchè merita una approfondita meditazione.
Tornerò sull'argomento.
By marshall, at 26 marzo 2006 alle ore 18:27
Per Riccardo
torno brevemente sulla tua idea legata all'utopia comunista.
Sai quante volte, l'ho pensata e schematizzata? Erano i miei ideali giovanili, anche se non erano "etichettati" partito comunista.
Gesù e Francesco erano i leader di quel mondo fantastico.
Poi mi resi conto che un vero partito comunista, sulla terra, non possa esistere perchè esso è fatto solo per uomini "santi". E quindi andai alla ricerca di quella meta, cercandola altrove.
By marshall, at 31 marzo 2006 alle ore 10:08
chiaro! Gesù. Era davvero avanti, o indietro... nel senso di grande. Non credo, non vado a messa, non prego. Le manifestazioni mistiche terrene le scorgo negli occhi di mia nonna quando mi sorride o quando mi fa la predica.
Solo in quei momenti.
Ho un insensato sentimento di allergia nei confronti di preti, vescovie monsignori (a parte don CAmillo...).
Ma Gesù...
Veramente. Ha detto AMORE e lo ha fatto. In tutte le dimensioni. Rispettto e stima immensi.
Come per Francesco. Che mollava tutto. Ma non come fanno oggi i fighetti che tanto sanno che possono fare i figliol prodighi (o prodigi...boh).
Mollava tutto perchè non gli pesava come gli sarebbe potuto pesare il senso di non aver vissuto appieno. Perchè aveva capito che le cose in fondo non sono nulla se paragonate alla vita e ai rapporti di amore.
é vero.
Santi.
...
By riccardo, at 31 marzo 2006 alle ore 23:58
Per Riccardo
eppure tu,dai tuoi articoli, denoti un grande amore per l'ambiente e le minoranze etniche. E infatti, Francesco è stato il primo "Ambientalista" puro cui tu fai pensare di voler appartenere.
By marshall, at 1 aprile 2006 alle ore 16:23
La sosa fantastica di Francesco, la cosa che ho sempre apprezzato sin da quando alle medie ci avevano fatto leggere il Cantico è la totale assenza di scale, di gerarchie di importanza.
Che bello poter pensare che ogni cosa che popola il mondo abbia pari dignità. Sarebbe come affermare di fare parte della stessa grande famiglia. Che poi se ci pensiamo... nella città dell'universo, la vita terrestre potrebbe benissimo essere paragonata ad una famiglia che tutte le mattine si alza e decide di gustarsi la propria dose di luce... e la missione è quella di girare per un anno intorno al sole per fare fruttare i campi che ha coltivato
By riccardo, at 2 aprile 2006 alle ore 13:55
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