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domenica, novembre 03, 2013

Più fumo che arrosto - origini del detto

 
Corneliano Bertario (Parco Adda Nord) - Castello Borromeo XIV sec.

Di "più fumo che arrosto" ai nostri giorni ne abbondano, e forse molti più che nel passato. Si potrebbe fare una carrellata di nomi di tali personaggi, ma, a titolo di esempio, ci limitiamo a quei 32 politici, facenti parte di una schiera di 42 onorevoli deputati che il 16 ottobre scorso  firmarono il documento per una proposta di legge intesa a far pagare l'IMU sulla prima casa per tutti coloro la cui rendita catastale fosse superiore a 750 euro. I 42 si vantavano della genialità, e, orgogliosi della "brillante idea", andavano a sciorinarla in tutti i talk show televisivi di quei giorni. Di questi firmatari faceva parte anche la onorevole Paola De Micheli, ospite settimanale, e a volte bisettimanale, del programma Quinta Colonna e Quinta Colonna - Il Quotidiano. Ma dal giorno in cui di quella schiera di onorevoli fu smascherata la furbizia, Paola De Micheli non s'è più fatta vedere nei programmi di Paolo Del Debbio. Ma cos'era successo? Si scoprì che 32 di quei 42 avevano la prima casa con rendita catastale di poco inferiore a 750 euro, e gli altri 10 la superavano, ma hanno una cerchia di amici e parenti proprietari di prime case con rendita catastale al di sotto di tale limite.
 
In pratica, i furbetti onorevoli avevano creduto di poter passare per salvatori della patria, senza però pagare di tasca propria per il loro colpo di genio. Ma gli andò male, e da quel giorno in fatto di IMU per chi ha rendita catastale prima casa superiore a 750 non se n'è più parlato. 
  
Ed eccoci alla prassi che ha dato origine al detto "più fumo che arrosto": il "launechild".

Il launechild è voce longobarda ch'ebbe molta fortuna. Il termine ebbe dapprima un significato di dono vicendevole o in certo qual modo il prezzo o la caparra della cosa donata. Poi assunse il significato sempre più simbolico: un pizzico, un riccio di capelli, un uovo e perfino il fumo d'un cappone cotto. Il che valse a introdurre il detto "in quella faccenda c'è più fumo che arrosto".
 
In una Cartula promissionis (compromesso) redatta in Corneliano (Milano) nel gennaio 1023 (documento citato anche in questa pagina di Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Corneliano_Bertario) dal notaio Arnaldo, e giudice della Casa imperiale, 
 
tal Oddone figlio del fu Bertario del luogo di Cornegliano, di legge longobarda, promette a Ugo, suo fratello e pure figlio del predetto Bertario, di non far causa per la metà dei beni posseduti da esso Ugo nei luoghi e fondi di Rovolo (Rogolo) Travanula (Traona) e Melle (Mello) in Valtellina. Come pegno della promessa si pratica il launechild.

I fratelli erano in lite per una questione di eredità sui suddetti beni di loro padre. Si rappacificarono e, come simbolo della promessa pace, praticano il launechild, con un capello, che Oddone consegna al fratello Ugo come pegno della promessa fatta.  

Post ispirato da una pagina del libro "La sepolta Olonio e la sua Pieve" - di Martino Fattarelli.    




 

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