marshall

venerdì, giugno 15, 2012

La chimera della felicità diffusa

Un mio amico sente insistentemente parlare di un ritorno di Prodi sulla scena politica, e a lui andrebbe anche bene perchè così risolverebbe i problemi legati al sonno, senza dover ricorrere a sonniferi, dagli effetti collaterali insidiosi. Mi racconta, infatti, che quando ascoltava i discorsi di Prodi, riusciva ad addormentarsi quasi subito.
Anch'io ricordo di questo particolare: quando Prodi parlava in Tv, mi conciliava il sonno. Quel mio amico ha quindi pienamente ragione.
Con le sue belle teorie, pronunciate con l'enfasi del salumaio di quartiere, ricordo che Prodi metteva sonno anche a me, e come se mi metteva sonno. Di Prodi mi torna in mente la bella e poetica frase pronunciata alla fine dell'incontro/scontro con Berlusconi, al termine della campagna elettorale 2006: "Saremo felici, se saremo felici tutti" (Vedi post)

A proposito di chimera della felicità, credo che a furia di dare addosso alla parte imprenditoriale/produttiva del paese, strangolandola e vessandola in tutti i modi con tasse, assurda burocrazia e quantaltro, e sul fatto che una parte politica considera l'arricchimento privato, frutto però di laboriosità, alla stregua di un furto  (conosco molti che per questo han voglia di piantare lì tutto, e altri a cui non passa neanche più per l'anticamera del cervello di andarsi ad imbarcare in un avventura imprenditoriale: presagio questo ad una futura miseria diffusa), alla fine non resterà più nessuno a sostenerlo: resteranno solo i parolai, i politici "fancazzisti magnaccioni", per usare parole sue, e il popolo bue. E così, stando ai vecchi desideri di Prodi, saremo felici tutti, arriveremo alla sua tanto agognata felicità diffusa.

 


 

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