marshall

giovedì, luglio 28, 2011

Le candide Sanguisughe


In tema di Sanguisughe, dal blog Paolo's Version
Da Giordano Mario a D’Alema Massimo
Caro D’Alema, mi scusi se oso disturbarla nell’alto della sua imperturbabile intelligenza, ma avrei una cosa importante da dirle. Perché, vede, forse è vero che noi giornalisti siamo delle «iene dattilografe», come ci ha gentilmente definiti, ma lei è una sanguisuga; forse è vero che noi siamo «tecnicamente fascisti», per usare un’altra sua espressione, ma lei è praticamente un mantenuto. Gliel’ha ricordato sul Fatto di ieri il suo coetaneo e diversamente estimatore Oliviero Beha, chiedendole proprio per questo motivo di rinunciare alla pensione dell’Inpgi, l’istituto di previdenza di tutte le iene dattilografe, comprese quelle tecnicamente fasciste. Ecco, questo volevo dirle: dia retta a Beha, rinunci alla pensione dell’Inpgi. Non le dovrebbe essere difficile, penso: considerato che lei ci tiene tantissimo a distinguersi, a tenerci a debita distanza e a non mescolare la sua suprema arguzia con le nostre modesta capacità, le offriamo un’ottima occasione per dimostrare al mondo che lei è davvero diverso da noi giornalisti. E con noi non ha nulla da spartire. Nemmeno i contributi figurativi.



Eh sì, caro onorevole D’Alema. Se non sbaglio lei è parlamentare dal 1987. Come parlamentare prende una bella indennità (15mila euro al mese) più gli altri benefit, compreso un ricco vitalizio che comincerà a scorrere nelle sue tasche nel malaugurato caso dovesse abbandonare l’onorevole poltroncina. Non le manca proprio nulla, insomma. A conti fatti credo che lei possa dirsi sia ben ricompensato dalle istituzioni per l’alto servigio reso al Paese sottraendo, con enorme sacrifici personali, tempo e energie altrimenti destinate alla sua Ikarus. E allora mi chiedo: perché nel frattempo, oltre a queste ricompense, lei sta anche maturando, senza versare una lira di contributo, una pensione da giornalista presso l’Inpgi? Non le sembra un privilegio di troppo, un’offesa alla sua nota modestia (scarpe a parte) e soprattutto una pericolosa dichiarazione d’appartenenza alla tribù delle iene dattilografe?
Il meccanismo dei contributi figurativi, per altro, è una delle più scandalose regalie concesse ai parlamentari. Se uno, per dire, fa l’operaio prende la pensione in base ai contributi che versa; se uno fa l’impiegato pure. Se uno fa l’onorevole o il senatore, invece no: oltre al vitalizio parlamentare, infatti, prende anche la pensione relativa alla professione (che non esercita) in base ai contributi versati dagli altri. Oscar Luigi Scalfaro, per fare un esempio, ha versato i contributi da magistrato solo per tre anni, dal 1946 al 1948: ebbene dal 1988 prende una pensione da magistrato di 7.796 euro al mese (grazie ai contributi versati da tutti i dipendenti pubblici). Non le sembra ingiusto? In un periodo in cui tutti debbono tirare la cinghia, una prebenda dallo Stato può bastare. I parlamentari, dunque, scelgano: o il vitalizio da parlamentare, o i contributi figurativi. Le pare, caro (carissimo) D’Alema?
Nel suo caso, poi, c’è un particolare che rende il tutto più odioso: i contributi figurativi, a lei, infatti, glieli versano proprio i giornalisti. Non è il solo politico, si capisce, a godere del benefit Inpgi: sono nella sua stessa situazione, per esempio, Fini, Gasparri, Veltroni e Mastella. Ma loro, vede, non hanno mai usato nei confronti della categoria le parole sprezzanti che le sono consuete. Non hanno mai invitato i lettori a lasciare i giornali nelle edicole. Lei invece sì, l’ha fatto. Lo continua a fare. Continua a ergersi a giudice morale della nostra categoria, bistratta il nostro lavoro e non perde occasione per darci lezioncine.
Mi pare che del nostro mondo non le piaccia proprio nulla. A parte i nostri contributi, s’intende. E allora siamo sicuri che, dall’alto della sua leggendaria intelligenza, ne trarrà subito le immediate conseguenze e si distinguerà con un beau geste: «Io, Massimo D’Alema, rinuncio alla pensione Inpgi…». Non è difficile, ce la può fare. Quella lettera la può scrivere. E così, forse, finalmente potremo trovare un accordo: noi dimenticheremo i suoi insulti, lei dimenticherà i nostri soldi. Ognuno versi i suoi contributi, ognuno si paghi la sua pensione. Perché, vede, le sembrerà strano, ma la cosa brutta, di questi tempi, non è tanto essere delle iene. Quanto piuttosto essere dei parassiti.

4 Comments:

  • Grazie per il Suo impegno Sig. Giordano. Andiamo avanti, speriamo di arrivare a qualche risultato non troppo tardi. Può pubblicare in seguito un elenco completo anche degli altri fortunati ... vincitori della citata pensione?
    Armando

    By Anonymous Anonimo, at 29 luglio 2011 alle ore 00:11  

  • Mi piacerebbe avere una lista degli ammiratori di Ezra Pound tra i tuoi amici (una volta me ne parlavi). Vorrei dedicargli un libro con le mie traduzioni dei due canti italiani LXXII e LXXIII (queste due traduzioni le ho fatte 12 anni fa, ma son ancora inedite) ho scritto i commenti legati a questi due canti per anni... Volevo proporti di scrivere per questo libretto un commento sull'incontro di Dante con il padre di Guido Cavalcanti e sul fatto che Ezra Pound mette Guido Cavalcanti nel Paradiso. Ti prego scrivimi alla mia e-mail: emimira@hotmail.com

    By Blogger emilia, at 29 luglio 2011 alle ore 03:06  

  • Armando,
    giro il tuo ringraziamento al diretto interessato Dott.Mario Giordano.
    Ringramento che giro direttamente nel suo sito.
    Grazie del passaggio.

    By Blogger marshall, at 29 luglio 2011 alle ore 09:20  

  • Emilia,
    ben tornata.
    Puoi trovare una lista di ammiratori di Ezra Pound tra i commentatori di di questo post (cliccare per leggere), dell'amica Hesperia.
    Anzi, se credi, su questo blog faremo una recensione del tuo prossimo libro, facendola scrivere dalla stessa Hesperia che è molto più brava di me.
    Un'altra "sfegatata" ammiratrice è Eleonora del seguente blog (cliccare qui).
    Un aforisma di Ezra Pound a cui Eleonora è particolarmente affezionata è il seguente:
    Sospettate di qualsiasi persona che voglia distruggere un' immagine, o voglia sopprimere una pagina della storia.
    Per la seconda parte del tuo commento ci sentiamo a settembre, dopo il mio rientro da una vacanza sul lago di Como.

    By Blogger marshall, at 29 luglio 2011 alle ore 09:37  

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