Lettera aperta al Prof. Amato
Prof. Amato, a dispetto del Suo cognome Lei non è affatto “amato” dagli italiani. I motivi sono arcinoti: 1) nel 1992, nottetempo, impose un prelievo forzoso del 6 per mille dai nostri conti correnti. Personalmente non mi adirai, pensai ad una situazione di drammatica emergenza finanziaria; 2) sempre nell’anno 1992 Lei varò una riforma delle pensioni piuttosto dura. Anche in quella occasione non me la presi e pensai: non importa se la mia pensione sarà più bassa di quella dei colleghi che mi hanno preceduto, quello che conta è che L’INPDAP sia in grado di pagarmela a vita; 3) dal libro di Mario Giordano “SANGUISUGHE” si apprende che dal 1° gennaio 1998 Lei Prof. Amato incassa dall’INPDAP una pensione mensile lorda di 22.048 euro, 12.518 netti. I professori universitari, suoi colleghi, con il più alto grado di carriera e la massima anzianità percepiscono un vitalizio che non arriva neppure alla metà del Suo. Come mai prof. Amato una pensione così eclatante? Come mai Lei che ha sempre avuto una posizione di assoluto rigore sulle pensioni, che non si stanca di ripetere che i sacrifici sono necessari, Lei nemico giurato dei baby pensionati è andato in pensione a 59 anni ? Mario Giordano ci spiega il mistero. Nell’anno 1996, quando stava scadendo il Suo mandato a presidente dell’Antitrust, Lei fece in modo che la ricca indennità mensile che percepiva, non fosse considerata indennità, come era avvenuto fino allora, ma fosse considerata come un vero stipendio e quindi pensionabile, ottenendo pure il parere favorevole DEL CONSIGLIO DI STATO. Stando così le cose, se lei fosse ritornato alla Sua cattedra non avrebbe percepito la ricchissima pensione, ma avrebbe dovuto accontentarsi dello stipendio da docente. Spiega ancora Mario Giordano che siccome dopo questa brillante operazione le casse pubbliche rischiavano un tracollo, il governo d’Alema fu costretto a correre ai ripari con la Finanziaria del 2000. Lei, quale ministro del Tesoro, eliminò per il futuro questa anomalia. Giordano parla di cavillo, io, che sono una pensionata INPDAP, quindi una danneggiata dalla Sua geniale operazione dico che si tratta di un abuso. Quella indennità non avrebbe dovuto essere pensionabile, tanto è vero che nel 2000 è stata abolita. Questa non è neppure l’unica occasione in cui Lei, approfittando della sua posizione di ministro, ha fatto approvare una legge che favoriva i Suoi interessi. La legge da Lei voluta ha autorizzato la cumulabilità dell’indennità da ministro e/o sottosegretario con qualsiasi trattamento pensionistico, (la sua pensioncina da 22.000 ero mensili). Prof. Amato lo sa che cosa succede a noi comuni mortali pensionati INPDAP o INPS quando, per errore dell’Ente, (errore dell’’Ente e non per nostra furbizia), abbiamo ricevuto somme che non ci spettavano? Dobbiamo restituire tutto fino all’ultimo centesimo, anche se quei soldi li abbiamo incassati e spesi in buona fede. L’INPDAP, senza tanti complimenti, ce li trattiene un tanto al mese, fino all’estinzione del debito. Ho sentito che sono stati trattenuti importi elevati a persone anziane. Alcuni, quando ricevono la comunicazione, cadono in depressione pensando che potrebbero lasciare ai figli un debito da pagare. Questi casi avvengono soprattutto con le pensioni di reversibilità. Fortunatamente per Lei prof. Amato la pensione dell’INPDAP non è la Sua unica pensione, Lei gode anche di un vitalizio da ex parlamentare che supera le 9000 euro nette mensili. Con il Suo libro “Il gioco delle pensioni”, invita tutti a rinunciare all’egoismo, inoltre si è dichiarato sostenitore della rivolta giovanile contro l’egoismo dei vecchi. Bene, sia coerente e restituisca tutte le somme percepite in più, come le devono restituire tutti coloro che si sono trovati nella sua stessa condizione. QUANTI DI NOI DEVONO LAVORARE PER MANTENERE LA SUA PENSIONE SUPER E QUELLA DEGLI ALTRI PERSONAGGI CHE RIENTRANO NEL SUO CASO? L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, non sulla schiavitù. Noi siamo il popolo italiano a cui la Costituzione ha concesso la sovranità. Personalmente faccio a meno della “sovranità” che tanto non c’ è modo di esercitarla. Che sia chiaro a tutti, invece, che i contributi INPS e INPDAP appartengono ai lavoratori e non appartengono né ai politici, né ai sindacati, né ai furbetti di turno. Vogliamo Uguaglianza e Giustizia nelle pensioni.
Giuliana Tofani ved. Rossi Comitato per la Difesa delle Pensioni di Reversibilità
4 Comments:
Il problema delle pensioni di reversibilita' e' un problema morale ed economico non indifferente;vi e' una parte di cittadini che non e' assolutamente tutelata nei suoi diritti;tutti sembrano volere interessarsi della famiglia ma in realta' la famiglia viene vista come sussidiaria dello stato;ad essa si chiede molto, in tutti i campi, ma si da molto poco; senz'altro la legge riguardante la pensione di reversibilita', cosi come e' concepita, e' profondamente ingiusta e forse anticostituzionale
By Anonimo, at 16 aprile 2011 alle ore 11:26
è ora che si modifichi la legge. Noi abbiamo versato e pagato regolarmente le tasse perciò dobbiamo vivere dignitosamente anche da vecchi.Lasciate le nostre pensioni. Voi signori ONOREVOLI e DEPUTATI tagliatevi le vostre e fate anche il cumulo di quello che percepite: ci vorrebbe la galera per voi!!! Molta gente viene a conoscenza di questa legge solo quando gli viene a mancare un coniuge e allora sono dolori. AIUTATECI AD abrogare questa legge che ci deruba dei nostri diritti
By Anonimo, at 11 giugno 2011 alle ore 18:59
Questi signori non sanno neanche cosa sia la morale! Si arrogano diritti con arroganza e ostentazione facendosi beffa della costituzione e con l'apoggio della politica dei partiti e dei sindacati.Siamo rimasti soli noi cittadini qualunque e dobbiamo portare avanti la battaglia per far cadere dal loro piedistallo queste sanguisughe.
Susy
By Anonimo, at 28 giugno 2011 alle ore 15:12
Susy,
benvenuta nel mio blog, attenta ed appassionata lettrice e commentatrice dell'istruttivo libro di Mario Giordano, Sanguisughe. Benvenuta in questo blog nato per trattare di economia, politica e finanza, ma anche di storia letteratura e di un pò di tutto in generale.
E' emblematico che tu abbia scelto proprio il post in cui parlo della lettera aperta al Prof.Amato. Un bell'esempio di sanguisuga n.1, non c'è che dire!!!
By marshall, at 28 giugno 2011 alle ore 21:03
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