marshall

domenica, maggio 28, 2006

Ricorso al Sindacato

Leggendo i post dei bloggisti del gruppo ilcastello1.blogspot, e di altri bloggisti individuali, mi vengono spontanee queste considerazioni.
L’Italia è divisa in 3 gruppi di persone.
C’è il gruppo di persone che si danno da fare, che impegnano il loro cervello per creare e produrre ricchezza, a beneficio generale, non solo di loro stessi, e pagare le tasse.
C’è invece gente che si ingegna a depauperare lo stato e ad arraffargli il più possibile.
Vi è poi un gruppo di persone, gli idealisti e quelli che vanno a ruota, che tifano e stravedono molto di più per quest’ultima categoria che non la prima.
Nel secondo gruppo di persone ci sono anche politici. Politici che già poco più che quarantenni hanno iniziato, e iniziano, a prendere fior di pensioni dall’INPS, e quindi dallo stato (decine e decine di milioni di lire a testa, e al mese, già negli anni ’90).
Chiedo ai moralisti e agli idealisti: è morale e ideale tutto questo?
Se per dare una smossa al “sistema”, la categoria dei produttivi, coloro che vedono buttare al vento i soldi delle loro tasse, si decidesse di mettere in atto uno sciopero fiscale “sindacalmente” organizzato, e quindi in regola con la costituzione, non sarebbe moralmente accettabile e plausibile?

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