marshall

mercoledì, ottobre 26, 2011

Avviso agli speranzosi


Non vorrei essere nei panni di Bersani. Nei sondaggi di ieri il suo partito è in rimonta sul PDL. Buon per lui che ha velleità di governo, Ma poi, dovesse vincere alle prossime elezioni, come la metterebbe con la questione del rientro dal debito pubblico? Non potrà certo far rientrare mattoni, o quote azionarie al posto dei soldi. Già, perchè non credo che agli stranieri, detentori dei nostri CCT, BTP, CTZ e quant'altro, piacciano quegli inconsueti mezzi di pagamento: buoni del tesoro in scadenza, contro immobili o azioni eventualmente espropriate (secondo la tesi bersaniana che i soldi van presi da chi li ha) a coloro che ne hanno la legittima proprietà. Già, perchè è noto che esistono tanti milionari i cui denari sono però investiti in attività. Comunque, supponendo le dovessero accettare, non resterebbe loro che tesaurizzarle, a meno di mettere in preventivo forti perdite in conto capitale. Infatti, qualora le dovessero accettare, e le dovessero immettere tutte quante in un sol botto sul mercato per cercare di trasformarle in denaro contante, si creerebbe una tale inflazione per quei mezzi, da renderne assolutamente sconveniente l'immissione sui mercati stessi. E' come la storia della bolla speculativa sui tulipani olandesi degli inizi del '600. E quindi, per non accusare grosse perdite in conto capitale se le dovranno tenere a babbo morto. Ecco perchè non vorrei comunque essere nei panni di chi ambisca a governare la Repubblica Italiana nei prossimi anni. Cosa racconterebbe ai detentori dei nostri titoli del debito pubblico? E cosa racconterebbe a chi gli ha dato fiducia confidando nelle sue capacità di grande stratega politico? Gli racconterebbe forse la storia della bolla dei tulipani?
E quindi, forse sarebbe meglio tenersi quel che c'è, e cercare di remare assieme a lui.


 

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