marshall

martedì, novembre 23, 2010

Anniversari amari

Non mi risulta siano avvenuti fastosi festeggiamenti per i dieci anni di vita di Tiscali, eppure, le premesse perchè ciò sarebbe dovuto avvenire c'erano state tutte nel 2000. Offerta in prelazione ai suoi clienti, Tiscali era stata emessa ad € 4,9 per azione, e dopo adeguato "pompaggio" da parte di finanzieri, giornalisti, analisti finanziari, ecc., il prezzo era già a 11 € dopo 2 gg. dalla quotazione, e 21 € dopo 3 giorni. Dopo un paio di mesi era già oltre i 100 €; e i soliti "pompavano" il titolo dicendo che Tiscali costava così per quel che sarebbe venuta a valere, ma non per quel che valeva in quel momento. Una teoria strampalata! In pratica, comprare Tiscali era diventato l'equivalente di fare una rischiosissima scommessa sul futuro. I luminari della finanza e del giornalismo finanziario, facevano così il bislacco paragone con Terra (o un nome simile), un titolo analogo a Tiscali, quotato alla borsa di Madrid, che all'epoca capitalizzava 100.000 miliardi di lire (a proposito: che fine ha fatto?). Quindi, secondo i "grandi analisti" Tiscali sarebbe dovuta arrivare come minimo ai 100 mila miliardi di lire di capitalizzazione (5 volte quello che capitalizzava Fiat in quel momento!), e ci arrivò, superandoli pure. Finchè non fosse arrivata ai 100 mila miliardi di capitalizzazione, secondo i grandi lumi della finanza, Tiscali sarebbe stata regalata. E così, a furia di "pompare" in pochi mesi arrivò intorno ai 1100-1200 €, fintanto che la società, presieduta dal bocconiano Renato Soru, pervenne alla decisione di decuplicare il numero di azioni in circolazione, mediante frazionamento di 10 azioni nuove ogni azione vecchia posseduta. Il giochino durò fino a farle raggiungere i 130 € (l'equivalente di 1300 € ex frazionamento). Da lì, però cominciò l'inarrestabile discesa fino a farle raggiungere gli 0,088 € di oggi, e senza tener conto di successive operazioni di raggruppamento e di aumenti di capitale, che ne porterebbero praticamente a zero il valore di questi giorni.
Giusta quindi l'attribuzione di maglia nera della borsa italiana secondo una elaborazione di SOLDI su dati Bloomberg 2000 2010. Secondo la tabella Tiscali ha perso il 99,43% di valore dal suo collocamento, azzerando praticamente tutto il valore che le era stato attribuito all'atto del collocamento in borsa. Con buona pace dei poveri malcapitati!

Nota: salvo errori ed omissioni.


 

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