Un poderoso autogol
E' passata in sordina la notizia che il Consiglio Regionale Lombardo ha approvato, martedì 19 giugno 2007, la sua proposta di legge sul federalismo fiscale: Rifondazione e comunisti italiani, da bastian contrari, hanno votato contro il provvedimento. E mi sarebbe parso strano se questi due partiti avessero votato a favore di una proposta di legge voluta dal Carroccio. Proposta della quale è stata relatrice Rosi Mauro, battaggliera sindacalista della Lega, invisa ai sindacati di sinistra perchè "rompe loro le uova nel paniere", denunciando tutte le loro manchevolezze e magagne.
Comunque, i media nazionali, compresi quelli targati Mediaset, hanno fatto la loro bella parte nel non aver dato maggior risalto alla notizia: ciò che invece sarebbe avvenuto per una qualsiasi proposta di legge avanzata da un qualsiasi partito di sinistra.
Questa è discriminazione politica!
Oltretutto questi due partiti, se avessero votato compatti con la maggioranza, si sarebbero resi simpatici ai lombardi perchè avrebbero dato loro l'impressione che si vogliono impegnare, anche a livello nazionale, a dar manforte a combattere gli sprechi e i privilegi!: vera piaga nazionale, altrocchè evasione fiscale. Problema che si esiste da sempre, e che ora tiene banco tra gli onori della cronaca perchè così l'opinione pubblica viene distolta dal discutere dei privilegi di cui gode la classe politica: privilegi da abolire.
La popolarità di Prodi è scesa al 26 %.
Pensate invece come sarebbe popolare se anzichè perdere tempo ed energie con le finte liberalizzazioni, l'indulto, i dico, lo smantellamento della Bossi-Fini, lo smantellamento della Biagi, ecc.ecc.ecc., si fosse impegnato a mettere in atto quello che promise agli italiani quando li invitò a votare contro la revisione della Costituzione: "io, Prodi, ridurrò il numero dei parlamentari in misura maggiore di quello che intende fare Berlusconi con la modifica della Costituzione".
Fece invece esattamente il contrario, aumentando il numero dei ministeri e dei sottosegretari.
Bugia enorme!
Poderoso autogol che gli è costata la credibilità, il prestigio, la sua fine politica.
Comunque, i media nazionali, compresi quelli targati Mediaset, hanno fatto la loro bella parte nel non aver dato maggior risalto alla notizia: ciò che invece sarebbe avvenuto per una qualsiasi proposta di legge avanzata da un qualsiasi partito di sinistra.
Questa è discriminazione politica!
Oltretutto questi due partiti, se avessero votato compatti con la maggioranza, si sarebbero resi simpatici ai lombardi perchè avrebbero dato loro l'impressione che si vogliono impegnare, anche a livello nazionale, a dar manforte a combattere gli sprechi e i privilegi!: vera piaga nazionale, altrocchè evasione fiscale. Problema che si esiste da sempre, e che ora tiene banco tra gli onori della cronaca perchè così l'opinione pubblica viene distolta dal discutere dei privilegi di cui gode la classe politica: privilegi da abolire.
La popolarità di Prodi è scesa al 26 %.
Pensate invece come sarebbe popolare se anzichè perdere tempo ed energie con le finte liberalizzazioni, l'indulto, i dico, lo smantellamento della Bossi-Fini, lo smantellamento della Biagi, ecc.ecc.ecc., si fosse impegnato a mettere in atto quello che promise agli italiani quando li invitò a votare contro la revisione della Costituzione: "io, Prodi, ridurrò il numero dei parlamentari in misura maggiore di quello che intende fare Berlusconi con la modifica della Costituzione".
Fece invece esattamente il contrario, aumentando il numero dei ministeri e dei sottosegretari.
Bugia enorme!
Poderoso autogol che gli è costata la credibilità, il prestigio, la sua fine politica.
2 Comments:
Quei boiardi irizzati non muoiono mai. Per loro c'è sempre pronta un'altra poltrona come accadde allo stesso Prodi nel 1998, spedito a far danni a Bruxelles (e si vede !).
By Massimo, at 24 giugno 2007 alle ore 19:13
Massimo,
su CorrierEconomia di ieri, 25 giugno, c'è un bell'articolo sul tema da te menzionato, firmato dal giornalista Sergio Rizzo.
Titolo: "Il miracolo-poltroncine".
L'ho letto attentamente. Ne è valsa la pena.
By marshall, at 26 giugno 2007 alle ore 22:08
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