marshall

sabato, aprile 08, 2006

Fiumi: portatori di Pace

Dalla puntata odierna di Ambiente Italia, è emerso che, nel mondo, ci sono in corso 32 conflitti internazionali per il controllo o il possesso di fiumi o corsi d’acqua, primo tra questi il fiume Giordano, una delle cause del conflitto Israelo-Palestinese.
Si è poi soffermato sui problemi che stanno per interessare i fiumi Po, Piave, Isonzo, Tagliamento e, al centro-sud, il Tevere e il Sele.
Tra i fiumi del mondo, ha parlato del Rio Grande. E poi del fiume Indiano che sta per essere cementificato con la costruzione di 1200 dighe per la produzione di energia idroelettrica.
Del fiume giallo, con la diga delle tre gole, che tanti drammatici problemi sta causando.
La puntata è terminata con un auspicio.
Facciamo sì che i fiumi diventino portatori di pace e non di guerra, come è attualmente.

Insomma, per chi è interessato di ambiente, ecologia, può rivedere questa puntata a computer, digitando
www.ambienteitalia.rai.it

3 Comments:

  • In una delle ultime interviste, Tiziano Terzani disse che una volta chi cercava di emergere lo faceva per uno scopo: avvocato per difendere, professore per insegnare, fotografo per raccontare e così via...
    Nessuno, o pochi avrebbero studiato per diventare Broker o politicanti.
    Quando il fine non saranno più i soldi, allora cesseranno le guerre, e cesseranno gli scempi e i disastri ambientali e idrici.

    Quando si tornerà a fondare un esistenza basata sull'essere e non sull'apparire. Sul condividere e non sull esclusiva. Sull'utilità delle cose e non sul consumismo allora cambierà qualcosa.

    Che brutto vedere un fiume che muore. In fondo ogni fiume è una vena. E inquinare un fiume, o deviarlo, o imbrigliarlo è come dissanguare un essere vivente.

    Basterebbe così poco. Ma poi ti fermi ad un semaforo e vedi gente che butta la carta dal finestrino.
    E questa per me è una cosa tra le più gravi e terribili del mondo. Non tanto per l'impatto ambientale... in fondo passano i camio pulitori, ma perchè manca l'educazione: l'unica base che resta a un paese che non produce più beni fisici.

    By Blogger riccardo, at 8 aprile 2006 alle ore 20:39  

  • Ecco. Sull'utilità delle cose e non sul consumismo.
    Consumismo: i politici impostano le loro strategie di attacco agli avversari, sugli indici derivati dal consumismo.
    Indice di produzione, di arricchimento o impoverimento, ecc.
    E guai se chi sta al governo si lascia sorprendere da un regresso di tali indici: l'opposizione è pronta a colpire.
    Eppure verrà un giorno, non troppo lontano, che non sarà più possibile parlare di un continuo incremento di tali indici. Non sarà più possibile fare a gara a chi sarà più capace di altri di inrementarli all'infinito.
    E non si parlerà più nemmeno di progresso sostenibile, ma di lotta contro l'impoverimento della Terra.

    By Blogger marshall, at 9 aprile 2006 alle ore 11:09  

  • E, a proposito di Cina, è di oggi un altro allarme: il deserto, lì in Cina, sta avanzando di centinaia e centinaia di kilometri quadrati all'anno. Ciò vuol dire che ci sarà meno possibilità di produzione di cibo.
    Ecco, quindi, qual'è la priorità delle priorità, per chi non l'avesse capito.

    By Blogger marshall, at 10 aprile 2006 alle ore 15:22  

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