marshall

sabato, gennaio 09, 2010

Come si vive a Cuba

Nota di aggiornamento, prolusiva alla lettura dei due seguenti post abbinati: essi sono stati pubblicati anche su Aquaeductus/Attualità, e sono già corredati di commenti contenenti altre informazioni sul tenore di vita dei cubani.

Qui di seguito, pubblico il commento di risposta a Sarcastycon, relativamente al post precedente.
Trascrivo alcune notizie su Cuba, ascoltate durante la trasmissione.
Per un blogger come noi, la vita è molto difficile e costosissima. L'accesso a Internet è lentissimo e costosissimo. Non ci sono Internet Caffè. Postare è impresa ardua, difficile e molto costosa, per cui ci si rinuncia. Bisognerebbe andare negli uffici postali e sobbarcarsi oneri di spesa non indifferenti, e fare code di ore. I turisti lo possono fare senza problemi dagli alberghi, dovendo però disporre di una password d'accesso controllata. La Sanchez non può pubblicare direttamente da Cuba i suoi post; li manda via mail all'estero, da amici o corrispondenti, i quali la traducono e la pubblicano su loro blog. Ormai è famosissima in tutto il mondo (nota personale: credo che se non fosse per tale fama, sarebbe già stata arrestata dal regime cubano). A Cuba impera il Mercato Nero. Cuba non produce nulla: l'arredo di casa Yoani Sanchez arriva tutto (o quasi tutto) dal mercato nero. e costa tutto carissimo. Un computer - credo di quelli usati - costa l'equivalente di un anno e mezzo di stipendio (n.p.: me ne sono regalato uno nuovo a Natale, con 500 euro). I cubani non possono possedere automobili, a meno che non siano funzionari statali.

Cuba non ha elenchi telefonici: per reperire il numero di telefono della Sanchez, Marta Serafini - la giornalista di Sette, del Corsera - ha dovuto fare mille peripezie, e, per poterle fare l'intervista, ha dovuto ricorrere a mille sotterfugi. L'incontro è avvenuto in una sorta di barretto/pizzeria, dove fanno la pizza "chimica", una sorta di pizza immangiabile, per un europeo, della quale però il popolo cubano va pazzo. L'intervista è avvenuta a casa della Sanchez, con la polizia in borghese, in anonimo, piazzata fuori portone di casa; per cui la Serafini aveva creduto che sarebbe stata arrestata, una volta terminata l'intervista e uscita in strada (per fortuna non era avvenuto). Si è tutti ipercontrollati (nota personale: le nostre derise ronde padane farebbero sorridere nei loro confronti).
Per altre cose, andiamo sul politico abbastanza tosto. Preferisco perciò non parlarne, rimandandoti invece a quanto dice in proposito la giornalista Marta Serafini, a seguito dell'intervista fatta.
Devi andare su http://www.radio24/, ed accedere al palinsesto della trasmissione Nova Lab, giorno 7 gennaio 2010, ore 16: è tutto molto facile.

Nota personale: questo è il comunismo castrista.
Alla faccia di quei ministri e personaggi di casa nostra, che inneggiano e stravedono per Cuba e per Fidel Castro (c'è chi, a parole, lascerebbe l'Italia, perchè governata da Berlusconi, e andrebbe a vivere a Cuba. Che vadano pure: buon viaggio e buona permanenza a Cuba). Ma penso che se vedono il blog della Yoani Sanchez, o ascoltano questa trasmissione di Radio24, si ricrederanno atrocemente e si andranno a nascondere nelle caverne più segrete. A meno che non abbiano una faccia di tolla spessa come una corrazzata.

A seguire - forse

4 Comments:

  • bel post marshall!!!

    l'immagine che abbiamo in occidente su cuba è molto spesso completamente distorta, viene descritto come un paradiso ma in realtà è una dittatura...

    ma tu hai mai notato le bandiere di che guevara alle manifestazioni per la pace e contro la guerra senza se e senza ma?!

    comq associazioni serie quali amnesty international mettono a nudo cuba, come la turchia come chiunque non rispetti i diritti umani.
    (anche italia e usa quando meritano ovviamente, ma siamo sempre messi meglio di avana o ankara)

    By Blogger LL, at 9 gennaio 2010 alle ore 15:08  

  • Luca,
    vado fuori tema perchè la tua presenza mi ricorda che devo venire a leggere quella storia sul petrolio, dal 1964 in avanti, se non ricordo male. E' una storia molto interessante, ed essendo una tesi di laurea sulla storia del petrolio, è sicuramente ben scritta e ben documentata. Ma, finora, ho letto solo l'inizio.
    A proposito, so che volevi pubblicarla a puntate, dov'è arrivata?
    --------
    Andando al post sul popolo cubano, anch'io non pensavo fossero ridotti così male. Per quel che mi riguarda, alla distorta immagine di Cuba che m'ero fatta, aveva contribuito anche il giornalista/scrittore Tiziano Terzani - del quale lessi con passione il lungo libro documentario di viaggi "Un indovino mi disse" - il quale decise di passare a Cuba gli ultimi anni della sua vita.

    By Blogger marshall, at 9 gennaio 2010 alle ore 16:13  

  • Non mi pare tu abbia detto come stanno a Cuba... Hai solo parlato di password e di controllo di regime. Sarebbe bello sapere se la gente mangia a sufficienza, se hanno le cure adeguate ,se hanno almeno un televisore ogni 3 case, se non ci sono la malaria, l'AIDS e tutte quelle brutte bestie che in africa ancora esistono e che i nostri padroni del vapore fomentano.

    By Anonymous Anonimo, at 9 maggio 2011 alle ore 22:12  

  • Oddrats,
    io a Cuba non ci sono mai stato, quindi non ho sperimentato come ci si vive. Ho solo scritto un riassunto di quello che avevan detto in quella trasmissione radiofonica.

    By Blogger marshall, at 9 maggio 2011 alle ore 22:42  

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