marshall

lunedì, marzo 04, 2013

Un paese allo sbando

Quando, negli anni '80, percorrevo in lungo e in largo il vimercatese, vedevo straripare bellezza dai suoi paesaggi e con essa vedevo trasudare ricchezza da ogni suo pur piccolo borgo. Faccio solo qualche nome di città e paese, tanto per interderci di cosa sto parlando. Al centro di questa escursus c'è Vimercate con la sua frazione di Oreno, Agrate Brianza, Bernareggio, Usmate-Velate, Arcore, Villasanta, Trezzo d'Adda, ecc.ecc. tralasciando di parlare di Monza perchè troppo nota a tutti gli italiani. Tutte località che ho cantato in vari post, tra i quali Leonardo al MUST di Vimercate .
Per me, soprattutto all'arrivo della bella stagione, era un immenso piacere il percorrerle. Ieri sera invece, nel vedere da quel programma Presa diretta - visibile, cliccando qui, fino all'11 marzo 2013 la tristezza per la desolazione in cui sta precipitando la zona, a causa della chiusura di numerose aziende leader mondiali, tra le quali IBM e Alcatel, mi ha trafitto il cuore. E questo, secondo me, è avvenuto a causa dell'aver demonizzato la classe imprenditoriale di questa nazione, combattendo il ricco. E il mio pensiero in questo momento va a Berlusconi, creatore in queste zone di parecchi di quei 56.000 posti di lavoro di cui lo stesso ha parlato. Si abbia l'onestà intellettuale di dire che - da parte di chicchesia - da quando Berlusconi è entrato in politica le azioni delle sue controllate sono precipitate: un nome su tutti Mediaset, che nel 1999 erano arrivate ad un valore di 25 euro ad azione ed ora valgono 1,5 euro. La stessa percentuale di crollo le hanno avuto le Mondadori, e non so con quale criterio il giudice della causa Lodo Mondadori abbia stabilito che esse valgono 4 volte di più di quello che la borsa assegna loro. Bah! Misteri! 
Vimercatesi, tenetevi buono Berlusconi finchè c'è, dopo saranno guai per voi e per le vostre famiglie, perchè se vorrete il lavoro ve lo dovrete creare, inventandovelo, e rischiando di persona, come fecero 300 anni fa i Remondini di Bassano del Grappa, che da un'idea semplice e insignificante crearono lavoro per 1000 persone, e fu lavoro che nella zona durò 200 anni (1650-1850).


 

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