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domenica, marzo 10, 2013

I Remondini di Bassano del Grappa

Santi Crispino e Crispiniano in una stampa dei Remondini - da Wikipedia

In questo tempo di grande crisi economica, dovuta essenzialmente all'assenza di nuove idee che diano stimolo per la creazione di nuova occupazione e nuovi posti di lavoro, ci potrebbe venire in aiuto la singolare storia di Giovanni Antonio Remondini, un ragazzo del XVII secolo.
Nato a Padova nel 1634 il Remondini non era certo uno di quelli che stanno ad aspettare la manna dal cielo. A 22 anni, per costruirsi un futuro, lascia la città natia e si trasferisce a Bassano del Grappa, a 50 kilometri di distanza, l'equivalente odierno di almeno 500 km, dato i mezzi e le strade di allora. Qui, nel centro cittadino compra casa e, per procurarsi un lavoro, compra anche un negozio di merceria-cartoleria, forse l'unico della zona, e forse anche poco redditizio. Nel negozio si vendono anche immaginette sacre, e lui, per incrementarne la redditività, decide subito di prodursele in proprio. Per tale scopo compra un torchio usato, diventando anche uno stampatore.
E' l'inizio di quella che diventerà la ormai poco conosciuta "dinastia" dei Remondini di Bassano del Grappa , alla quale la città veneta ha dedicato il Museo della Stampa Remondini.
La singolare storia di questo giovane intraprendente, del contesto e del momento storico in cui essa è avvenuta, a me è piaciuta molto, facendomici molto fantasticare: ci tornerò sopra con più calma per raccontarla.


 

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