Da Facebook
da Alf Briganti
IL GRANDE VITTORIO FELTRI SCRIVE :
Noi siamo
probabilmente ritardati mentali. Per anni abbiamo cercato di capire come
mai l’Italia abbia un mostruoso debito pubblico, ma solo ora siamo
riusciti a svelare il mistero. La spiegazione è peggiore di quanto
potessimo immaginare. Il nostro attuale governo, come del resto i
precedenti, incassa una montagna di denaro attraverso la riscossione
delle nostre tasse, le più alte d’Europa, e la butta nel cesso, per
usare una espressione elegante. Gentiloni e la sua banda di simpatici
gaglioffi hanno deciso di finanziare una pletora di cittadini per
renderli felici evitando così grane sociali, che disturbano il
manovratore. Qualche esempio: soldi a pioggia ai rom per agevolare il
loro inserimento attraverso una partecipazione politica. Ciò che
richiede la formazione di associazioni di nomadi aspiranti alla
stanzialità, partiti e roba del genere. Notizia che rallegra. Miliardi a
iosa ai migranti desiderosi di rimanere in Italia: assegni mensili
distribuiti a capocchia allo scopo di favorire l’inserimento e la
sopravvivenza di coloro che arrivano qui in veste di clandestini.
Evviva. Come siamo buoni.*Poi, usando un linguaggio burocratico,
assicurare un reddito di inclusione a qualunque sfigato italiano o
straniero che sia. Palanche ai disoccupati, quasi che non gliene dessimo
abbastanza con la cassa integrazione guadagni. Palanche ai giovani che
rifiutandosi di lavorare la sera, il sabato e la domenica, hanno bisogno
di sostentamento per pagare il conto della discoteca. Poveri ragazzi,
non è lecito privarli della ricreazione. Insomma, euro distribuiti a
tutti senza badare a spese. Ci risulta che nel ramo alberghiero è
sufficiente adattarsi alle regole della stagionalità per garantirsi lo
stipendio dodici mesi. In che modo? Semplice. Tu ti fai assumere novanta
giorni dal un hotel e hai diritto alla disoccupazione per l’anno
intero. Non male, diremmo.Varie collaboratrici domestiche, alle quali
versi i contributi, chiedono il ricongiungimento della madre (ne hanno
diritto in base alle nostre leggi del menga, promosse dalla sinistra),
la quale madre al compimento del sessantacinquesimo anno di età, accede
automaticamente al pensionamento sociale: 600 euro e rotti. La vecchia
delega la figlia all’incasso della pensione e torna al Paese di origine
dove, grazie al denaro dell’Inps campa quale principessa.Ci sarebbero
altre storie analoghe da raccontare per indignarvi. Ma sono sufficienti
queste, suppongo, per fare il quadro della situazione in cui ci troviamo
a causa dei dementi da lustri seduti in Parlamento, fottendosene del
cosiddetto bene comune. Ecco perché siamo in bolletta marcia e
anneghiamo nei passivi di bilancio. Altro che spending review.
Seguitiamo a scialacquare capitali per ospitare scrocconi
extracomunitari e mantenere lazzaroni indigeni. Elargiamo quattrini a
tutti tranne ai connazionali che sgobbano. Di costoro non importa nulla a
nessuno. Quanto ai vecchi, crepino pure all’ospizio, ammesso che i
figli (raramente) provvedano a saldare la retta. Il debito pubblico è
figlio di una gran puttana.
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