Lettera aperta al Ministro Poletti di un giovane italiano emigrato a Dublino.
Tanta solidarietà e vicinanza a Domenico Gatti, autore di questa lettera, ai suoi genitori e a sua sorella. Dopo questa lettera se il perito agrario Ministro Poletti avesse un pò di amor proprio si dimetterebbe.
“Sig. Perito agrario Poletti (eh si,/ in un Paese che richiede la
laurea/ anche per servire caffè in un bar, Lei e’ l’ennesimo caso di non
laureato che raggiunge poltrone d’oro, vertici di rappresentanza delle
istituzioni e stipendi pazzeschi), ho dato un’occhiata al suo curriculum
e le garantisco che lei non verrebbe assunto neanche all’Arlington
Hotel della mia Dublino a servire colazioni come io, giovane avvocato
laureatomi in Italia, ho fatto per pagare le spese di sopravvivenza in
un Paese straniero che mi ha dato una possibilità che il Suo Paese mi ha
negato.
Lei, ministro del lavoro, il lavoro non sa neanche cosa
sia, lei che non ha lavorato neanche un giorno della sua vita (il suo cv
parla chiaro). Lei, che si rallegra di non avere tra i piedi gente come
me, non ha la piu’ pallida idea di quanto lei sia un miracolato. Lei
non sa, perito agrario Poletti, che dietro ogni ragazzo che si
trasferisce all’estero, ci sono una madre e un padre che piangono
QUOTIDIANAMENTE la mancanza del figlio, c’e’ una sorella da vedere solo
un paio di volte all’anno, degli amici da vedere solo su “facetime” e i
cui figli probabilmente non ti riconosceranno mai come “zio”, c’e’ una
sofferenza lancinante con la quale ci si abitua a convivere e che
diventa poi quasi naturale e parte del tuo benessere/malessere
quotidiano.
Il Suo, perito agrario Poletti, e’ un paese morto,
finito, senza presente ne’ tanto meno futuro e lo e’ anche per colpa sua
e di chi l’ha preceduto. Chi e’ Lei per parlare a noi, figli e fratelli
d’Italia residenti all’estero, con arroganza, con spocchia, con offese e
mancando del più basilare rispetto che il suo status di persona, oltre
al suo status di ministro, richiederebbe?! O forse pensa che le sue
pensioni d’oro, i suoi stipendi da favola possano consentirle tutto
questo nei confronti di ragazzi, in molti casi più titolati, preparati e
competenti di lei?!
Ha mai provato a sostenere un colloquio in
inglese? Ha mai scoperto quanto bello, duro e difficile sia conoscere
tre lingue e lavorare in realtà multiculturali? Ha mai avuto la
sensazione di sentirsi impotente quando le parlano in una lingua che non
e’ sua e ha difficoltà a comprenderla al 100%? Questo lei, perito
agrario Poletti, non lo sa e non lo saprà mai. E’ per questo che il suo
ego le permette di offendere 100.000 ragazze e ragazzi che l’unica cosa
che condividono con lei e’ la cittadinanza italiana.
Lei e’
l’emblema di una classe politica e partitica totalmente sconnessa con la
realtà, totalmente avulsa dal tessuto sociale che le porcate sue e dei
suoi amici “compagni” hanno contribuito a generare. Io, e gli altri
99.999 ragazzi che siamo scappati all’estero dovremmo essere un problema
che dovrebbe toglierle il sonno, lei dovrebbe fare in modo che questa
gente possa tornare a casa, creare condizioni di lavoro e di stabilita’
economica che possano permettere a 100.000 mamme di non piangere più per
la lontananza dei figli.
Lei, perito agrario Poletti, padre dei
voucher e del precariato, e’ il colpevole di questo esodo epocale e
quasi senza precedenti di questa gente che lei vorrebbe fuori dalle
palle.
Si sciacqui la bocca, perito agrario Poletti, prima di
parlare di gente che parla piu lingue di lei, che ha avuto il coraggio
di non accontentarsi, e di cercare altrove ciò che uno stato che fa
davvero lo stato avrebbe dovuto garantire al proprio interno.
E si
tolga rapidamente dai coglioni per favore, prima lo farà e prima questo
paese, visto dalla fredda e super accogliente Irlanda, sembrerà più
bello e gentile. Firmato da uno di quelli che lei vorrebbe fuori dalle
palle”.
Dedicato ai Paraculi, figli di Papà e porta borse della Politica italiana .
Domenico Gatti
Non è la prima volta che Poletti apre bocca senza riflettere. Come scrive il giovane Gatti il curriculum vitae del ministro parla chiaro sulle sue "competenze". E' lì perchè è un birocrate delle coop rosse. Punto. Ma non è il solo ministro ad essere fuori posto. Penso al ministro della giustizia, neppure laureato, figuriamoci la competenza in materia giuridica. Penso al ministro dell'Istruzione che ha cercato di far credere di essere laureata "breve" un decennio prima che tale laurea fosse istituita e forse non ha neppure la maturità superiore. Penso al predecessore di Gentiloni che non so quando abbia lavorato visto che è passato da presidente della provincia di Firenze a sindaco di Firenze a segretario del pci/pds/ds/pd e presidente del consiglio dopo una breve esperienza ... alla Ruota della Fortuna. Eppure, con una faccia di bronzo inossidabile continuano a presenziare, ammonire, pretendere di comandare. E l'Italia si sfascia sempre più.
RispondiEliminaSenza tema di smentita, sono lì tutti per fare i loro interessi e non quelli della nazione. Tasse ne paghiamo tante e quindi dovrebbero avere i soldi per risolvere i problemi dei giovani costretti a cercare un posto di lavoro all'estero. Ma se poi quei soldi devono servire in primis per pagare privilegi e pensioni d'oro dei circa 250.000 funzionari ed ex funzionari dello stato, nonchè i loro eredi, ecco spiegato dove vanno a finire i soldi delle tasse.
RispondiEliminabravo Domenico ,la lettera che hai inviata al ministro zoticone mi è piaciuta.A te tanti auguri con stima dino cavallone
RispondiEliminabravo Domenico,hai tutta la mia stima anche se non ti conosco personalmente mi è piaciuto il tuo scritto indirizzato a poletti ,ti abbraccio
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