Milano in gondola
"Un fossato di sorprendente bellezza e larghezza circonda questa città da ogni parte e contiene non una palude o uno stagno putrido, ma l'acqua viva delle fonti, popolata di pesci e di gamberi. Esso corre tra un terrapieno all'interno e un mirabile muro all'esterno, il cui circuito, misurato con estrema accuratezza, è risultato corrispondere a diecimilacentoquarantuno cubiti. La larghezza del fossato, lungo l'intero circuito intorno alla città, è di trentotto cubiti. Al di là del muro del fossato vi sono abitazioni suburbane tanto numerose che basterebbero da sole a formare una città".
Con tale ammirazione, Bonvesin de la Riva, dotto frate degli Umiliati, nel 1288 descriveva la bellezza di un fossato che i suoi posteri avrebbero poi chiamato cerchia interna dei Navigli di Milano. Nel secolo scorso, la sua larghezza variava dagli 8 ai 12 metri. Comparando questi dati con le misurazioni lasciate da Bonvesin de la Riva, possiamo ricavare che la lunghezza di quel "fossato interno" del dodicesimo secolo fosse di circa 2670 metri.
In vista di Expo 2015, alla quale Milano è candidata in concorrenza con la città di Smirne, l'amministrazione meneghina ha elaborato un ambizioso programma di abbellimento della città, comprendente anche il recupero e il ripristino di una parte di quei navigli della cerchia interna, dislocati a sud, ad est e a nordest del Duomo di Milano.
Per far fronte al nascente traffico automobilistico, quei navigli furono interrati, a partire dal 1925, per ricavare famose vie di Milano: via Molino delle Armi, via Santa Sofia, via Visconti di Modrone, via Francesco Sforza, via San Damiano, via Senato, via Fatebenefratelli, via San Marco. Al di la di via San Marco, oltrepassata la zona dove un tempo c'era il Ponte delle Gabelle, di manzoniana memoria, c'era una sorta di laghetto, con tre mulini, nel quale confluivano le acque del Naviglio della Martesana e quelle dei Navigli interni. Questo laghetto, e il tratto di Naviglio della Martesana, fino a Gorla, è stato ricoperto; ed ora ci corre sopra lo stradone di via Melchiorre Gioia. Da Gorla, il Naviglio della Martesana, corre libero e a cielo aperto, conferendo alla città di Milano un aspetto magico, da favola.
Far rivivere i Navigli in quelle vie, non richiederebbe grossi costi perchè sarebbe una operazione di ripristino, con costi relativamente contenuti. I problemi di viabilità, che si verrebbero a creare, potrebbero essere risolti costruendo tunnel e strade sotterranee, seguendo la tendenza in atto presso grandi metropoli del mondo o, per stare ad esempi casalinghi, imitando quanto è stato fatto per il tunnel di San Siro, quello di Lecco e quello della Seriate-Nembro. Il ripristino dei Navigli potrebbe fornire anche un grosso contributo alla lotta contro l'inquinamento atmosferico del centro storico, e della città di Milano, in generale. Si creerebbe inoltre una nuova opportunità di lavoro, con la creazione dei gondolieri di Milano. Gondole dimensionate a seconda dei tratti navigati; in ogni caso, gondole vere e proprie, come quelle che si sarebbero potute vedere, ancora negli anni trenta, nel più ampio Naviglio Grande, nel tratto che va dalla Darsena di Milano ad Abbiategrasso.
La riapertura dei Navigli, che i promotori vorrebbero riportare alla luce entro il 2015, farebbe balzare Milano tra le primissime città più vivibili e più belle del mondo.
Sono numerosi i sostenitori del progetto. Un mio conoscente, pensionato da tempo, ricorda con profonda nostalgia l'epoca dei Navigli e di quando vi si buttava a nuoto: la sua abitazione è tutta tappezzata da quadri, stampe, foto dei Navigli, e non vi ha appeso nient'altro. Un distaccamento del sindacato CISL ha le pareti di uffici e sala d'attesa adornate da stampe d'arte del Corsera, riproducenti quei tratti di navigli che si vorrebbero riaprire, fotografati com'erano prima della ricopertura; il tratto più bello è risultato essere quello di via Senato.
Navigando nella RETE, ho scoperto di trovarmi nel mezzo di una marea di sostenitori del progetto Navigli aperti. La più nostalgica di tutte, mi è sembrata una signora argentina, certa Maria Rodriguez, o simile, di cui ho perso le tracce, la quale ha scritto una sorta di poesia, nella sua lingua, dall'emblematico titolo "Nostalgia de la nostalgia", nella quale riversa tutta la sua profonda nostalgia per la città di Milano e la sua cerchia interna dei Navigli, di inaudita bellezza, ma che ora non ci sono più. E lo precisa testualmente, nel suo componimento: la sua grande nostalgia non è per il Duomo, o per La Scala, bensì per quei Navigli che non ci sono più.
A questo punto, vorrei chiedere l'interessamento di Silvio Berlusconi, in qualità di privato cittadino, affinchè prenda a cuore questo progetto. Lui che è così amante del bello, costruttore di mirabili opere; Lui, che è così attaccato e affezionato alla sua città di Milano, potrebbe dare un vigoroso contributo, con la sua personale sponsorizzazione, alla realizzazione del sogno: Navigli aperti di Milano.
20 Comments:
I gondolieri di Milano...che bel termine. Speriamo che davvero si avvererà!
By Lunatika, at 2 febbraio 2008 alle ore 19:24
Ottima descrizione, bel sogno. Chissà se potrà realizzarsi, ma renderebbe MIlano più ... umana :-)
By Massimo, at 3 febbraio 2008 alle ore 17:53
Grande Marshall! Già , i navigli e le sue meravigliose orchestrine jazz. Ho fatto in tempo a frequentare i gloriosi tempi de Il Capolinea. Milano ha bisogno di ritrovare i suoi specchi per rispecchiarsi nel suo rinnovamento. Sei lumbard anche tu? Anch'io , di ...adozione e vivo nell'Insubria. Ciao, ora sono un cigno, come vedi.
By Hesperia, at 4 febbraio 2008 alle ore 22:30
Lunatika,
...sognare non costa nulla; se poi il sogno si dovesse avverare...?
By marshall, at 4 febbraio 2008 alle ore 23:41
Massimo,
anche a te, come a Lunatika.
By marshall, at 4 febbraio 2008 alle ore 23:42
Hesperia,
il tuo nome, appena lo vidi, nei post precedenti, mi riportò alla mente una tipografia di Milano, che era stata mia cliente, e non esiste più da diversi anni. Era, precisamente, una "Arti Grafiche"; il tutto con iniziali maiuscole perchè era un "Signor" stampatore: qualità eccellente, impeccabile. E pensare che aveva macchine obsolete, invecchiate, superate. Quando mi cambiarono zona, lo salutai, con occhi lucidi dalla commozione. Mi regalò un libro d'arte, che conservo gelosamente; e quando lo sfoglio, sempre mi chiedo come possa aver stampato una tale opera d'arte con quei macchinari: d'altronde, era famoso per la sua qualità.
Tutto questo, cara Hesperia, per dirti che ti sei data un nome "impegnativo".
Sono anch'io un lombardo d'adozione, come ho già avuto modo di raccontare nel corso dei miei post, ma ormai Milano c'è l'ho nel sangue, e, come avrai notato dai miei post, so trovarle e vederle punti belli, anche dove altri vedono brutture.
Insubria? Ecco perchè hai conosciuto la Sottrici.
By marshall, at 5 febbraio 2008 alle ore 00:11
Esatto! E non lontana dalla Svizzera, per mia fortuna :-) Ed eccoti spiegato pure il mistero della Nessie dei 7 laghi. :-)
By Hesperia, at 5 febbraio 2008 alle ore 09:55
Hesperia,
7 laghi? Nessie? ...ecco altri argomenti da sviscerare, da ricercare.
By marshall, at 5 febbraio 2008 alle ore 19:58
Mi sembra un ottimo progetto.
ciao
sarc.
By Anonimo, at 6 febbraio 2008 alle ore 19:27
salve marshall!
intanto la saluto con affetto perche' è da tanto che non ci si sente...
milano... la nostra milano... io ho vissuto in via dnnunzio, proprio li' sulla darsena. I navigli sono magici, che nostalgia.
nel tempo mi sono documentato, ho conosciuto un signore divertentissimo che mi ha fatto da cicerone in giro per milano e mi ha svelato delle chicche e dei segreti gustosissimi... ma purtroppo nessuno li conosce. o nessuno ci fa caso.
sogniamo marshall! io ho il sogno dei navigli da anni... sarebbe fantastico.
La saluto!
Riccardo
By riccardo, at 7 febbraio 2008 alle ore 22:28
p.s.: una cosa che avevo scritto nel 2005 sul vecchio blog... che ne pensa?
http://quadre10.blogspot.com/2005/10/milano-odi-et-amo.html
By riccardo, at 7 febbraio 2008 alle ore 22:33
Riccardo,
ho riletto volentieri il tuo post dell'ottobre 2005. Bella quella foto pubblicata, che mi sembra la Martesana.
Rispetto a quanto hai scritto, quasi due anni e mezzo fa, mi sembra che non sia cambiato gran chè alle Colonne di San Lorenzo o in Corso Como.
Ormai, da tre mesi sto seguendo il filo dei miei ricordi, e, come vedi, sto parlando sempre meno di temi politici, per buttarmi sui temi che riguardano i luoghi e le città lombarde che ho frequentato. Per quanto riguarda Milano, poi, ogni giorno scopro cose nuove che non conoscevo, che non mi sarei sognato che esistessero in una città come Milano. Agli scempi fatti dai milanesi, che oltre a interrare i navigli, hanno demolito le Mura Spagnole, Ottava meraviglia, che avrebbe fatto di Milano una delle prime cinque metropoli più belle del mondo.
Da quando mi occupo di storia di Milano, ho messo in secondo piano la politica.
Ciao.
A risentirci.
By marshall, at 9 febbraio 2008 alle ore 23:56
Vero, la ristrutturazione dei Navigli riporterebbe un po' di bellezza a Milano. Perché no? :-)
By Anonimo, at 11 febbraio 2008 alle ore 14:41
sono sicuro che lo saprà già, ma se le capita si legga qualcosa delle storie della costruzione del Duomo... il trasporto del marmo rosa da Laveno e il Lago Maggiore sino in centro a Milano grazie ai Navigli...
e poi una cosa... Io a milano abito (purtroppo abitavo) di fronte alla basilica di s. eustorgio... Questo che nessuno conosce e' uno dei monumenti piu' importanti della cristianita'... non so se ne conosce la storia, ma in questa chiesa sono custodite le reliquie dei...
...Magi...!!! e nessuno lo sa...
se fosse in Francia ci sarebbero le code fino fuori confine per accedervi...
invece quando si entra in questa chiesa nn cè scritto nulla!
Solo arrivati di fronte alla cripta si vede un foglio ingiallito stampato a computer con scritto che vi sono custodite queste incredibili reliquie...
e il come ci sono arrivate li' questo non glielo dico perche' scoprirlo da solo e' ancora piu' bello
buon viaggio
p.s.: non sa quanto sono contento che sta abbandonando il discorso politico in favore di un discorso rivolto alla vita e al tempo e alle cose.
By riccardo, at 12 febbraio 2008 alle ore 09:11
Riccardo,
mi dai una notizia che ha dell'incredibile: le Reliquie dei Magi a Sant'Eustorgio! Una notizia che avvolge di ulteriore fascino e di magia questa città. Non la sapevo: farò profonde ricerche.
In questo momento, per esempio, sono concentrato sul periodo spagnolo: "Le Mura Spagnole" e gli edifici costruiti a Milano in quell'epoca. Sono quegli edifici che hanno resa bella Milano, per come la conosciamo.
Prova a farti un giro su
verdinavigli.org
skyscrapercity.com
e fammi sapere cosa ne dici.
A risentirci.
Ciao.
By marshall, at 12 febbraio 2008 alle ore 17:54
Riccardo,
la storia sull'utilizzo del Naviglio Grande per il trasporto di materiali per la costruzione del Duomo, la conosco; e sò anche molto di più, grazie alle ricerche in corso sui Navigli. Nel frattempo, ho letto la storia della Basilica di Sant'Eustorgio; e che storia! e i Re Magi!!
Ma tu come hai potuto abbandonare quel luogo? Avresti potuto fare l'accompagnatore turistico per i pellegrini in visita alle due Basiliche. Che posti pieni di storia!
By marshall, at 12 febbraio 2008 alle ore 22:09
pensi che sulle "transenne" di pietra a fianco del naviglio se si fa particolare attenzione e ci si sporge leggermente si puo' notare un particolare incredibile... si vedono i solchi profondi scavati nella roccia dal continuo strisciare delle funi che trainavano i barconi!!!
solchi profondi addirittura 3 o 4 centimetri... piu' lisci del marmo!
appena posso le posto una foto di questo particolare
buona notte!
By riccardo, at 12 febbraio 2008 alle ore 22:58
consiglio visitare:
www.cuoredimilano.org
By Anonimo, at 1 giugno 2010 alle ore 16:32
Anonimo,
m'avvedo solo ora del commento.
Ringrazio per l'indicazione; ho visionato le 18 foto del sito Cuore di Milano che inserirò in un apposito post.
By marshall, at 23 marzo 2011 alle ore 14:33
OK,
linkato qui.
By marshall, at 23 marzo 2011 alle ore 15:02
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